Pipes Feed Preview: Il Fatto Quotidiano

  1. Caso Michele Prestipino, l’inchiesta di Caltanissetta verso Roma dove il magistrato è stato aggiunto e capo

    Wed, 30 Apr 2025 18:14:03 -0000

    A Michele Prestipino, procuratore Dna indagato per rivelazione del segreto d’ufficio dalla procura di Caltanissetta, viene contestata anche l’aggravante di aver favorito la mafia. Una contestazione che sa quasi di beffa se si considera il curriculum del magistrato che ha legato il suo nome ad alcune delle più rilevanti inchieste di mafia condotte a Palermo […]

    L'articolo Caso Michele Prestipino, l’inchiesta di Caltanissetta verso Roma dove il magistrato è stato aggiunto e capo proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>A<strong> Michele Prestipino</strong>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/29/il-procuratore-aggiunto-della-dna-prestipino-indagato-a-caltanissetta-per-rivelazione-di-segreto-dufficio/7969409/">procuratore Dna indagato per rivelazione del segreto d&#8217;ufficio dalla procura di Caltanissetta</a>, viene contestata anche l’aggravante di aver favorito la mafia. Una contestazione che sa quasi di beffa se si considera il curriculum del magistrato che ha legato il suo nome ad alcune delle più rilevanti inchieste di mafia condotte a <strong>Palermo</strong> tra la metà degli anni &#8217;90 e i primi anni 2000. L&#8217;indagine comunque verrà trasmessa alla Procura di Roma, dove Prestipino è stato aggiunto e poi capo per breve tempo. I magistrati nisseni, che ieri hanno preso atto della scelta di Prestipino di avvalersi della facoltà di non rispondere, sanno di non avere la competenza sull&#8217;inchiesta e avrebbero fatto solo i primi atti con l&#8217;intenzione di girare il fascicolo ai colleghi romani.</p> <p>Una questione, quella relativa a chi debba proseguire l&#8217;indagine, complicata da una giurisprudenza che assegna alla Procura della Capitale le inchieste sui magistrati della Dna che prima, come da codice, <strong>venivano trasmesse a Perugia</strong>, sede competente per gli accertamenti sui colleghi romani. <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/05/magistrati-antimafia-la-competenza-e-di-roma-la-sentenza-che-potrebbe-far-trasferire-lindagine-dossier-da-perugia-alla-capitale/7793490/">Dopo una sentenza della Cassazione</a> &#8211; che poi <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/13/inchiesta-dossier-perugia-il-gip-dopo-la-sentenza-della-cassazione-competenza-di-roma/7803573/">ha portato l&#8217;inchieste sugli accessi alle banche dati della Dna a Roma</a> &#8211; a indagare i magistrati Dna devono essere gli inquirenti di Piazzale Clodio. A sottolineare i dubbi sulla possibilità che l’inchiesta fosse fatta a Caltanissetta era stato ieri lo stesso legale di Prestipino, l’avvocato Placanica, che ha anche sollevato perplessità sulle <strong>utilizzabilità delle intercettazioni</strong> da cui tutto nasce.</p> <p>Il fascicolo è stato aperto, infatti, a seguito dell’intercettazione di una conversazione tra Prestipino, <strong>Gianni de Gennaro,</strong> ex capo della polizia e ora presidente di Eurolink, il general contractor per la progettazione e la costruzione del ponte sullo Stretto, e<strong> Francesco Gratteri</strong>, consulente della società per le questioni legate alla sicurezza. I pm nisseni stavano &#8220;ascoltando&#8221; De Gennaro nell’ambito di una tranche delle indagini sull&#8217;agenda rossa scomparsa di <strong>Paolo Borsellino</strong> e su eventuali coperture istituzionali nel depistaggio dell’inchiesta sulla strage di via D’Amelio. Appreso dell’incontro con Prestipino, hanno avvertito il capo della Dna Gianni Melillo, decidendo di intercettare le conversazioni dell’aggiunto e dei due superpoliziotti. Nel corso del pranzo, secondo Caltanissetta, Prestipino avrebbe rivelato, &#8220;notizie gravemente pregiudizievoli per le indagini di più uffici distrettuali&#8221;.</p> <p>In particolare l’aggiunto avrebbe parlato in dettaglio di vicende investigative relative agli interessi della &#8216;ndrangheta sul Ponte. &#8220;Vi sono concreti elementi &#8211; hanno scritto martedì i pm nisseni in una nota &#8211; per ritenere che il dottore Gratteri, anche per conto del dottore De Gennaro, <strong>avrebbe già avvisato del corso delle indagini medesime alcuni protagonisti della vicenda&#8221;</strong>. Il riferimento sarebbe ad altri addetti alla sicurezza della società del Ponte.</p> <p>Dal 2008 Prestipino era passato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria come procuratore aggiunto, affrontando le nuove strategie della ‘ndrangheta. Poi il trasferimento alla Procura di Roma, dove ha guidato la sezione antimafia e successivamente l&#8217;intero ufficio, dopo il pensionamento di Giuseppe Pignatone.</p> <p>Nel marzo 2020, in piena bufera giudiziaria legata al “caso Palamara”, Prestipino fu nominato procuratore capo di Roma dal CSM. Una nomina contestata e, in seguito, annullata dalla giustizia amministrativa. Da gennaio 2022 è tornato a ricoprire il ruolo di procuratore aggiunto. Oltre alla toga, Prestipino ha svolto anche attività accademica e divulgativa, tenendo conferenze e lezioni sulla criminalità organizzata e sulla corruzione, in Italia e all’estero, e collaborando a pubblicazioni con giornalisti e colleghi magistrati.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/caso-michele-prestipino-linchiesta-di-caltanissetta-verso-roma-dove-il-magistrato-e-stato-aggiunto-e-capo/7971261/">Caso Michele Prestipino, l&#8217;inchiesta di Caltanissetta verso Roma dove il magistrato è stato aggiunto e capo</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  2. Lo strano caso del cardinal Ouédraogo, diventato un anno più giovane pur di entrare in conclave

    Wed, 30 Apr 2025 18:02:33 -0000

    Ringiovanito per entrare in conclave. È quello che è avvenuto al cardinale Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso. La sua età è variabile. Ovvero, nell’Annuario Pontificio 2024 risulta essere nato il 25 gennaio 1945. Quindi avrebbe già compiuto 80 anni prima dell’inizio della Sede Vacante del 2025 e ciò […]

    L'articolo Lo strano caso del cardinal Ouédraogo, diventato un anno più giovane pur di entrare in conclave proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Ringiovanito</strong> per entrare in conclave. È quello che è avvenuto al cardinale <strong>Philippe</strong> <strong>Nakellentuba</strong> <strong>Ouédraogo</strong>, arcivescovo emerito di <strong>Ouagadougou</strong>, la capitale del <strong>Burkina</strong> <strong>Faso</strong>. La sua età è variabile. Ovvero, nell’<strong>Annuario Pontificio 2024</strong> risulta essere nato il 25 gennaio 1945. Quindi avrebbe già compiuto 80 anni prima dell’inizio della <strong>Sede Vacante del 2025</strong> e ciò lo renderebbe automaticamente un <strong>cardinale non elettore</strong> nel conclave che inizierà il 7 maggio 2025. Ma, ed è qui il colpo di scena, nell’<strong>Annuario Pontificio 2025</strong> la sua data di nascita è improvvisamente diventata 31 dicembre 1945. Quindi, ringiovanendo di un anno e avendo ufficialmente 79 anni, per lui si apriranno le porte della <strong>Cappella Sistina</strong> e sarà, dunque, uno dei <strong>133 cardinali elettori</strong> chiamati a eleggere il successore di Francesco.</p> <p>In <strong>Vaticano</strong> fanno notare che, quando è stato stampato il nuovo Annuario Pontificio, ovvero il 20 febbraio 2025, non si pensava a un’imminente <strong>Sede</strong> <strong>Vacante</strong> e, quindi, la correzione anagrafica è stata fatta dalla <strong>Segreteria di Stato</strong>, che cura la pubblicazione del volume, senza pensare allo status di <strong>elettore</strong> o non del porporato africano. La carta d’identità di <strong>Ouédraogo</strong> segna come data di nascita il 31 dicembre 1945. Si tratta, però, di quella che l’anagrafe del <strong>Burkina Faso</strong> assegnava a tutti i bambini di cui non si conosceva l’esatta data di nascita. Il <strong>porporato</strong> ha fornito una spiegazione: “Nel mio villaggio non c’erano né scuole, né <strong>ospedali</strong>. Così sono nato in casa e non mi è stata data alcuna data di nascita”.</p> <p>Nel 1973, però, <strong>ordinato</strong> <strong>sacerdote</strong>, a Ouédraogo fu chiesto di fornire una <strong>data di nascita</strong> e, in modo del tutto “casuale”, come ha raccontato lui stesso, optò per il 25 gennaio 1945. Il <strong>porporato</strong>, nominato cardinale da Francesco nel suo <strong>primo</strong> <strong>concistoro</strong>, nel 2014, non ha voluto precisare il motivo della <strong>modifica della sua data</strong> di nascita nell’Annuario Pontificio. Modifica, evidentemente, fatta proprio su sua richiesta alla <strong>Segreteria di</strong> <strong>Stato</strong>. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, <strong>Matteo</strong> <strong>Bruni</strong>, si è limitato a dire: “È possibile che sia arrivato un <strong>documento</strong> <strong>d’identità</strong>”.</p> <p>Ouédraogo non è l’unico porporato ringiovanito alla vigilia del conclave e quindi diventato improvvisamente <strong>elettore</strong>. Stessa fortuna, infatti, è toccata anche a <strong>John Njue</strong>, arcivescovo emerito di Nairobi, capitale del <strong>Kenya</strong>. Nell’Annuario Pontificio 2023 risulta essere nato nel 1944, senza un giorno preciso, mentre in quello del 2024 la sua data di nascita è diventata 1 gennaio 1946. Data confermata anche nell’<strong>Annuario Pontificio 2025</strong>. Così, ritornato 79enne, anche lui potrà votare il successore di Bergoglio nella <strong>Cappella</strong> <strong>Sistina</strong>. Njue ha ricevuto la <strong>berretta</strong> <strong>rossa</strong> da Benedetto XVI nel <strong>concistoro</strong> del 2007. C’è chi si domanda se i voti dei due porporati africani, <strong>considerati conservatori</strong>, saranno determinanti nell’elezione del nuovo Papa. <strong>Difficile</strong> <strong>prevederlo</strong>, ma una cosa è certa: con <strong>133 elettori</strong> e una maggioranza di 89 voti per la fumata bianca, il quorum più alto della storia, ogni voto può essere <strong>molto prezioso</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/lo-strano-caso-del-cardinal-ouedraogo-diventato-un-anno-piu-giovane-pur-di-entrare-in-conclave/7971273/">Lo strano caso del cardinal Ouédraogo, diventato un anno più giovane pur di entrare in conclave</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  3. Terzo mandato, De Luca ironizza: “Io capolista? Intanto sono in concorrenza con Trump per il papato”

    Wed, 30 Apr 2025 17:54:25 -0000

    “Il campo largo in crisi? Non conosco il significato di questa espressione oscena”. Così Vincenzo De Luca, rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine della presentazione dell’edizione 2025 del “Ravello Festival”. De Luca commenta con ironia anche la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la legge sul cosiddetto terzo mandato e l’ipotesi di […]

    L'articolo Terzo mandato, De Luca ironizza: “Io capolista? Intanto sono in concorrenza con Trump per il papato” proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>&#8220;Il campo largo in crisi? Non conosco il significato di questa espressione oscena&#8221;. Così <strong>Vincenzo De Luca,</strong> rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine della presentazione dell&#8217;edizione 2025 del &#8220;Ravello Festival&#8221;.</p> <p>De Luca commenta con ironia anche la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la legge sul cosiddetto terzo mandato e l&#8217;ipotesi di presentare una sua lista e candidarsi come consigliere di questa lista civica in tutte le province: &#8220;Perché solo capolista? Intanto<strong> sono in concorrenza con Trump per il papato</strong>&#8220;. &#8220;Verifichiamo se è possibile candidarsi non solo come capolista &#8211; prosegue &#8211; stiamo aspettando la motivazione della sentenza dell’altissima Corte&#8221;. De Luca assicura che &#8220;sicuramente si completerà il programma di questo governo regionale&#8221;. A guida della Campania, aggiunge infine, &#8220;non dobbiamo avere <strong>molluschi</strong>, è la sfida amministrativa più difficile d&#8217;Italia&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/terzo-mandato-de-luca-ironizza-io-capolista-intanto-sono-in-concorrenza-con-trump-per-il-papato/7971241/">Terzo mandato, De Luca ironizza: &#8220;Io capolista? Intanto sono in concorrenza con Trump per il papato&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  4. Strage Monreale, Calvaruso: “Pentito, chiedo scusa. Ho esaurito il caricatore”. Il gip di Palermo convalida il fermo

    Wed, 30 Apr 2025 17:08:25 -0000

    “Mi trovavo sul posto ed è degenerata una lite. Sono stato colpito con colpi di casco stavo provando a fuggire con il mio motore ma sono stato aggredito. Sono caduto. Ho provato a scappare di nuovo e ho preso la pistola con tanta paura, non vorrei mai capitasse una cosa del genere sono pentito di […]

    L'articolo Strage Monreale, Calvaruso: “Pentito, chiedo scusa. Ho esaurito il caricatore”. Il gip di Palermo convalida il fermo proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>&#8220;Mi trovavo sul posto ed è degenerata una lite. <strong>Sono stato colpito con colpi di casco</strong> stavo provando a fuggire con il mio motore ma sono stato aggredito. Sono caduto. Ho provato a scappare di nuovo e ho preso la pistola con tanta paura, non vorrei mai capitasse una cosa del genere sono pentito di tutto quello che è successo.<strong> Ho sparato tre colpi</strong>. In caserma ho detto di non ricordare quanti colpi avevo sparato. In questi giorni ho riflettuto ed ho ricordato che ho sparato tre colpi. Chiedo scusa a tutti i familiari per quello che è successo&#8221;. Queste le parole di <strong>Salvatore Calvaruso</strong>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/28/strage-monreale-fermato-giovane-19-anni-salvatore-calvaruso/7967420/">accusato di aver ucciso tre ventenni durante una rissa</a>, al giudice per le indagini preliminari di Palermo.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>La versione del fermato &#8211;</strong></span> &#8220;Ricordo che sono caduto per terra e mentre ero ancora per terra altre persone hanno cominciato ad aggredirmi con calci e pugni. Mi sono rialzato e ho provato a scappare, cadendo di muovo, mi sono alzato ancora una volta e<strong> sono salito sullo scooter per andare via</strong> ma sono stato aggredito di nuovo e sono caduto per terra con lo scooter quindi a quel punto, dal borsello di colore scuro che indossavo ho estratto una pistola semiautomatica che avevo rinvenuto qualche giorno prima per strada all’interno del mio quartiere, e ho cominciato a sparare all’indirizzo di questi 3/ 4 ragazzi che in quel momento mi stavano aggredendo&#8221;. Al gip, che ne riporta la testimonianza nella misura cautelare e che ha convalidato il fermo, il 19enne ha detto di essersi difeso con un’arma trovata per strada. &#8220;Non sono in grado di dire quanti colpi ho esploso ma ho esaurito il caricatore, posso solo affermare che contestualmente ho sentito altri colpi di pistola ma <strong>non sono in grado di dire chi altro ha sparato</strong>&#8220;.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il gip: &#8220;Disinvoltura e spregiudicatezza&#8221; &#8211;</strong> </span>Il gip parla di &#8220;<strong>personalità negativa dell’indagato</strong>, desunta non soltanto dalla oggettiva gravità della condotta, ma anche dalla disinvoltura e spregiudicatezza con cui Calvaruso &#8211; nonostante la giovanissima età &#8211; deteneva illegalmente la pistola portandola in luogo pubblico, gremito di persone, custodendola incautamente in un borsello. Dopo l’azione criminosa &#8211; spiega sottolineando anche le contraddizioni nelle versioni date dal ragazzo &#8211; Calvaruso si attivava efficacemente (non essendo stati ancora rinvenuti né il telefono cellulare né la pistola) per sviare le indagini, sottrarsi alle ricerche e garantirsi l’impunità&#8221;.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Le ricerche &#8211;</strong></span> Intanto proseguono le ricerche da parte dei carabinieri delle armi, probabilmente sono due considerato la quantità di colpi sparati almeno una ventina, usate nella strage di Monreale, la notte tra sabato e domenica scorsi, con tre ragazzi ammazzati: Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Per gli investigatori Calvaruso non avrebbe potuto esplodere tutti quei colpi, alcuni finiti sulle fioriere davanti ai negozi, sulle auto e sui muri nella zona della sparatoria. I militari ancora in queste ore stanno passando al setaccio la zona di Monreale. <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/28/strage-di-monreale-caccia-a-quattro-complici-di-salvatore-calvaruso-hanno-sparato-ad-altezza-uomo/7968497/">Il fermato non ha fatto cenno né ai complici</a>, né tanto meno ha riferito dove ha gettato la pistola e il cellulare che non sono stati trovati. Quello che è certo che non era da solo a Monreale, ma con un gruppo di amici.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il testimone &#8211;</strong></span> &#8220;Intorno a mezzanotte notavamo un gruppo di ragazzi, circa 9 a bordo di scooter. Credo fossero 5 scooter che ad un certo decidevano di andare via. Uno di questi che si trovava a bordo di un Liberty bianco, <strong>per fare lo sborone all’improvviso accelerava</strong> a tutto gas rischiando di investire me e altri miei amici. Il mio amico Salvatore Turdo, immediatamente con tono acceso gli diceva perché non vai più piano? A questo punto il conducente del Liberty si posizionava proprio davanti a me e a Turdo. Infatti dopo aver messo il cavalletto allo scooter, scendeva e unitamente ad altri due ragazzi ci accerchiavano&#8221; ha raccontato un testimone.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>I colpi dopo la scazzottata &#8211;</strong></span> A questo punto &#8211; ha raccontato il testimone &#8211; <strong>Andrea Miceli,</strong> altra vittima &#8220;<strong>ha deciso di avvicinarsi per calmare gli animi</strong>, ma gli è stato detto :&#8217;ma tu cu minchia sì'&#8221;. Miceli avrebbe risposto con le stesse parole e il ragazzo lo avrebbe colpito &#8220;ripetutamente al volto con il proprio casco vicino la banca. &#8220;Immediatamente &#8211; ha proseguito &#8211; si scatenava una rissa. Ci sono stati calci, pugni e spintoni. Credo che questa colluttazione sia durata circa 2 minuti al massimo. Finita la scazzottata, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/28/monreale-sparatoria-news-ultime-notizie-di-oggi/7967564/">ho sentito esplodere dei colpi di arma da fuoco</a>. Non so come si chiamasse il soggetto che aveva con sé l’arma, ma questo era a bordo di un ciclomotore BMW GS nero vecchio modello, il quale sparava alcuni colpi in aria dallo stesso mezzo. Questo soggetto, che sparava mi ricordo fosse basso e magro, mentre <strong>il conducente era alto circa 190cm, con barba folta nera</strong>, entrambi indossavano il casco. Posso dirvi che sono stati esplosi molti colpi d’arma da fuoco anche quasi in simultaneo e ciò mi ha fatto pensare che ci fossero più armi. I colpi erano troppo ravvicinati&#8221;.</p> <p>&#8220;Inoltre un mio compaesano &#8211; ha spiegato &#8211; mentre eravamo all’ospedale mi ha raccontato di aver sentito che il conducente del BMW GS riferiva al passeggero di non mirare in aria, ma di sparare proprio sulla folla&#8221;. &#8220;Io personalmente dopo la rissa, durata pochi minuti, prendevo il mio scooter e mi spostavo in piazza ma poco dopo aver parcheggiato sentivo i colpi d’arma da fuoco e in lontananza vedevo gente che scappava. Pertanto mi avvicinavo nuovamente al Bar 365 e prima di arrivarci,<strong> vedevo Turdo che cadeva a terra e successivamente Pirozzo pieno di sangue</strong>&#8220;.</p> <p>Saranno celebrati il 2 maggio nella Cattedrale di Monreale, alle 10.30, i funerali dei tre giovani monrealesi uccisi nel corso di una sparatoria il 27 aprile. Il Comune di Monreale si è fatto carico dei funerali di Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, &#8220;un gesto di vicinanza alle famiglie coinvolte da un così grave e inaspettato lutto&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/strage-monreale-calvaruso-pentito-chiedo-scusa-ho-esaurito-il-caricatore-il-gip-di-palermo-convalida-il-fermo/7971234/">Strage Monreale, Calvaruso: &#8220;Pentito, chiedo scusa. Ho esaurito il caricatore&#8221;. Il gip di Palermo convalida il fermo</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  5. Caracciolo a La7: “Trump e Zelensky hanno mandato a passeggiare Macron. Si vede dal labiale”

    Wed, 30 Apr 2025 17:03:28 -0000

    “La foto di Zelensky e Trump nella Basilica di San Pietro è indubbiamente simbolica e un colpo da maestro del Vaticano, che è riuscito a mettere insieme questi due. Tra l’altro, questi due hanno praticamente mandato a passeggiare Macron. Il presidente francese dice che quella sedia era dell’interprete ma, a quanto pare, il labiale di […]

    L'articolo Caracciolo a La7: “Trump e Zelensky hanno mandato a passeggiare Macron. Si vede dal labiale” proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>&#8220;<strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/26/trump-e-zelensky-le-immagini-dellincontro-in-vaticano-e-il-capannello-con-macron-video/7966105/" target="_blank" rel="noopener">La foto di Zelensky e Trump nella Basilica di San Pietro</a></strong> è indubbiamente simbolica e <strong>un colpo da maestro del Vaticano,</strong> che è riuscito a mettere insieme questi due. Tra l&#8217;altro, questi due <strong>hanno praticamente mandato a passeggiare Macron</strong>. Il presidente francese dice che quella sedia era dell&#8217;interprete ma, a quanto pare, <strong>il labiale di Trump diceva: &#8216;Per cortesia, lasciaci in pace&#8217;</strong>&#8220;. Lo rivela a <a href="http://www.la7.it/dimartedi" target="_blank" rel="noopener"><em><strong>Dimartedì</strong></em></a> (La7) il direttore di <em>Limes,</em><strong> Lucio Caracciolo,</strong> smentendo la versione che <strong>Emmanuel Macron</strong> ha dato, in una intervista a <em>Paris Match</em>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/26/funerali-di-papa-francesco-incontro-tra-trump-e-zelensky-a-san-pietro-stretta-di-mano-tra-presidente-usa-e-von-der-leyen/7965724/" target="_blank" rel="noopener">sul giallo della terza sedia che era stata posizionata per il faccia a faccia tra Trump e Zelensky prima dei funerali di <strong>Papa Francesco.</strong></a><br /> “Hanno tolto la sedia dell’interprete perché <strong>Zelensky preferiva parlare in inglese</strong>”, ha affermato Macron, ma secondo un esperto di lettura del labiale, interpellato dal <em><strong>Telegraph</strong></em>, il presidente americano avrebbe intimato all&#8217;omologo francese di andarsene (&#8220;Non dovresti essere qui&#8221;).</p> <p>Caracciolo sottolinea: &#8220;Cosa è cambiato dopo quella foto? Il problema è che noi stiamo qualificando delle conversazioni pubbliche come negoziati, che però non si fanno così. Quindi, la speranza, per chi almeno spera in una forma di <strong>cessate il fuoco</strong>, è che dietro queste scenografie poi si negozi veramente. Sicuramente lo si fa, però questo tipo di spettacolo alla fine non serve a nessuno. Forse serve a Trump fare questo tipo di pubblicità&#8221;.<br /> Bordata del giornalista alla Ue: &#8220;<strong>L&#8217;Europa non esiste, ditemi qual è l&#8217;indirizzo allora</strong>. Ci sono 27 paesi che, tra l&#8217;altro, nella guerra in Ucraina, come su qualsiasi altro dossier di un qualche rilievo, hanno più o meno 27 posizioni diverse&#8221;.</p> <p>Circa il <strong>governo Meloni,</strong> altrettanto dura è l&#8217;opinione del direttore di <em>Limes:</em> &#8220;<strong>Meloni ponte tra Ue e Usa? Questo lo sostiene il suo governo.</strong> A me francamente parrebbe un po&#8217; strano che l&#8217;Italia potesse mediare tra la Germania, la Francia e l&#8217;America. In realtà, ognuno si muove ormai per conto suo e in questo momento i rapporti dell&#8217;Italia con l&#8217;America sono migliori dei rapporti con qualsiasi altro paese al mondo&#8221;.<br /> &#8220;Anche degli altri paesi europei?&#8221;, chiede Floris.<br /> &#8220;Soprattutto degli altri paesi europei &#8211; risponde Caracciolo &#8211; perché noi non ci fidiamo di loro e loro non si fidano di noi&#8221;.</p> <p>Nel finale, Floris chiede al giornalista il motivo per cui <strong>Giorgia Meloni era assente</strong> nella foto che immortala <strong>Macron, Zelensky, Trump e Starmer.</strong><br /> &#8220;<strong>Questa è una domanda che andrebbe fatta al cardinale Parolin</strong> &#8211; risponde scherzosamente Caracciolo &#8211; In realtà, qui siamo di fronte al protagonista della guerra in Ucraina e a <strong>tre possessori di bomba atomica. Noi no</strong>&#8220;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/caracciolo-trump-zelensky-macron-sedia-meloni-papa/7971218/">Caracciolo a La7: &#8220;Trump e Zelensky hanno mandato a passeggiare Macron. Si vede dal labiale&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  6. A fuoco boschi e vegetazione intorno a Gerusalemme: le prime immagini dopo l’appello di Hamas

    Wed, 30 Apr 2025 16:52:23 -0000

    Gerusalemme brucia. I boschi e la vegetazione attorno alla città sono in fiamme dopo l’appello pubblicato da Hamas su Telegram. Hamas nel messaggio incoraggia i palestinesi “liberi” a “bruciare tutto ciò che possono: boschi, foreste e case dei coloni”. “I giovani della Cisgiordania, di Gerusalemme e quelli di Israele hanno dato fuoco alle loro auto…Gaza […]

    L'articolo A fuoco boschi e vegetazione intorno a Gerusalemme: le prime immagini dopo l’appello di Hamas proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Gerusalemme</strong> brucia. I boschi e la vegetazione attorno alla città sono in fiamme dopo l&#8217;appello pubblicato da Hamas su Telegram. Hamas nel messaggio incoraggia i palestinesi &#8220;liberi&#8221; a &#8220;bruciare tutto ciò che possono: boschi, foreste e case dei coloni&#8221;. &#8220;I giovani della Cisgiordania, di Gerusalemme e quelli di Israele hanno dato fuoco alle loro auto&#8230;Gaza attende la vendetta dei liberi&#8221;, ha scritto <strong>Hamas</strong>. In precedenza, in un post su Telegram, Jenin News Network ha invitato i palestinesi a &#8220;bruciare i boschi vicino agli insediamenti&#8221;. Già da questa mattina sono in corso incendi giganteschi sulle colline di Gerusalemme che hanno provocato la dichiarazione di &#8220;emergenza nazionale&#8221;</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/a-fuoco-boschi-e-vegetazione-intorno-a-gerusalemme-le-prime-immagini-dopo-lappello-di-hamas/7971228/">A fuoco boschi e vegetazione intorno a Gerusalemme: le prime immagini dopo l&#8217;appello di Hamas</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  7. Scoperto un meccanismo chiave che fa evolvere la leucemia cronica in sindrome di Richter

    Wed, 30 Apr 2025 16:33:13 -0000

    È stato identificato un meccanismo fondamentale nella trasformazione della leucemia linfatica cronica in un linfoma particolarmente aggressivo e resistente alle terapie convenzionali denominato sindrome di Richter. Lo studio è stato condotto dal professor Paolo Sportoletti e dal gruppo di ricercatrici e ricercatori che lavorano per la sezione di Ematologia del dipartimento di medicina e chirurgia […]

    L'articolo Scoperto un meccanismo chiave che fa evolvere la leucemia cronica in sindrome di Richter proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>È stato identificato un meccanismo fondamentale nella trasformazione della leucemia linfatica cronica in un linfoma particolarmente aggressivo e resistente alle terapie convenzionali denominato <strong>sindrome di Richter</strong>.<br /> Lo studio è stato condotto dal professor <strong>Paolo Sportoletti</strong> e dal gruppo di ricercatrici e ricercatori che lavorano per la sezione di Ematologia del dipartimento di medicina e chirurgia dell’<strong>Università di Perugia</strong>. La ricerca ha beneficiato del finanziamento della Fondazione Airc e si è svolta in collaborazione con il gruppo guidato dal professor <strong>Paolo Prospero Ghia</strong> dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.</p> <p>Il meccanismo individuato &#8211; spiega l’ateneo perugino in una sua nota &#8211; consiste nella <strong>perdita del gene Bcor</strong>, che attiva la proteina Notch1, la quale a sua volta causa la trasformazione della leucemia cronica in sindrome di Richter. In conseguenza di queste alterazioni, inoltre, l’ambiente intorno al tumore cambia secondo una modalità che aiuta le cellule tumorali a crescere, proliferare e nascondersi dal sistema immunitario.</p> <p>&#8220;Il modello murino che abbiamo sviluppato ci consente di comprendere meglio come una delle forme di leucemia più diffuse nel mondo occidentale possa evolvere in una forma più grave&#8221;, spiega Sportoletti. &#8220;Questa scoperta &#8211; sottolinea ancora &#8211; potrebbe aprire la strada a nuove potenziali terapie mirate a contrastare la<strong> trasformazione della leucemia linfatica cronic</strong>a nella più grave sindrome di Richter, intervenendo sia sulle cellule tumorali che sull&#8217;ambiente che le circonda. Abbiamo trovato un punto debole nelle cellule malate e cercheremo di usarlo per creare farmaci più efficaci contro questa complicanza della leucemia&#8221;.</p> <p>Nel lavoro pubblicato, inoltre, si dà conto dell’uso di un farmaco in grado di inibire la proteina Notch1, ottenendo una significativa riduzione delle cellule tumorali in un modello preclinico della malattia. Lo studio &#8220;rappresenta &#8211; sottolinea la nota &#8211; un passo avanti significativo nella comprensione della sindrome di Richter e dimostra ancora una volta l’eccellenza del centro di Perugia, attualmente diretto dalla professoressa <strong>Maria Paola Martell</strong>i, quale punto di riferimento nella lotta contro le malattie ematologiche a livello nazionale e internazionale&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/scoperto-un-meccanismo-chiave-che-fa-evolvere-la-leucemia-cronica-in-sindrome-di-richter/7971066/">Scoperto un meccanismo chiave che fa evolvere la leucemia cronica in sindrome di Richter</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  8. “L’attività fisica può aiutare anche contrastare gli effetti dannosi dei trattamenti anti-cancro”

    Wed, 30 Apr 2025 16:20:48 -0000

    Che muoversi fosse salutare era noto, ma l’attività fisica può aiutare anche contrastare gli effetti dannosi dei trattamenti anti-cancro, come le conseguenze a carico del cuore o dei nervi e la cosiddetta ‘nebbia mentale, un effetto spesso associato alla chemioterapia. È l’ipotesi che sostiene uno studio coordinato da ricercatori dello Shengjing Hospital di Shenyang, in […]

    L'articolo “L’attività fisica può aiutare anche contrastare gli effetti dannosi dei trattamenti anti-cancro” proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>Che muoversi fosse salutare era noto, ma l’attività fisica può aiutare anche <strong>contrastare gli effetti dannosi dei trattamenti anti-cancro</strong>, come le conseguenze a carico del cuore o dei nervi e la cosiddetta &#8216;nebbia mentale, un effetto spesso associato alla chemioterapia. È l&#8217;ipotesi che sostiene uno studio coordinato da ricercatori dello Shengjing Hospital di Shenyang, in China, pubblicato sul <strong>British Journal of Sports Medicine</strong>.</p> <p>Il tema dell’esercizio fisico per le persone colpite da tumore è stato a lungo dibattuto: sottoposti spesso a terapie debilitanti i pazienti, in alcuni casi, hanno poca energia. Oggi, spiegano i ricercatori, l&#8217;attività fisica &#8220;è considerata sicura e raccomandata a tutte le persone affette da cancro&#8221;. Per esempio, continuano, &#8220;l&#8217;American Society of Clinical Oncology raccomanda che le persone affette da cancro integrino <strong>esercizi aerobici e di resistenza</strong>&#8220;.</p> <p>Lo studio ha passato in rassegna 80 ricerche effettuate tra il 2012 e il 2024 analizzandole congiuntamente e confermando che, nelle persone che eseguono attività fisica, si riscontra<strong> una minore presenza di danno cardiaco e nervoso</strong> associato alla chemioterapia, minore frequenza di nebbia mentale e difficoltà respiratorie rispetto a ciò che si osserva in chi non esegue esercizio fisico. Migliori anche alcuni indicatori dello stato di salute, come quelli legati all’infiammazione o al metabolismo. Tra chi svolge attività fisica, inoltre si riscontra una <strong>migliore qualità del sonno, un maggior benessere psicologico</strong>, una più intensa vita sociale con un conseguente aumento della qualità di vita. &#8220;In conclusione, questo studio rafforza l’efficacia dell’integrazione dell’esercizio fisico nei protocolli di trattamento del cancro&#8221;, concludono i ricercatori che, tuttavia, precisano che sarebbe opportuno condurre ulteriori studi per chiarire i meccanismi da cui derivano questi benefici e per poter giungere a una &#8220;prescrizione dell’esercizio fisico personalizzate in base al tipo di cancro, alla fase del trattamento, alla tipologia di attività fisica e alle caratteristiche individuali&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/lattivita-fisica-puo-aiutare-anche-contrastare-gli-effetti-dannosi-dei-trattamenti-anti-cancro/7971176/">&#8220;L&#8217;attività fisica può aiutare anche contrastare gli effetti dannosi dei trattamenti anti-cancro&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  9. Morti sul lavoro, Calderone: “Fatto più che in 10 anni”. Ma l’efficacia non c’è e gli ispettori sono diminuiti

    Wed, 30 Apr 2025 16:15:28 -0000

    In conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha dichiarato che sul fronte della sicurezza sul lavoro, “nell’arco degli ultimi due anni abbiamo adottato il maggior numero di interventi, sia legislativi che amministrativi, rispetto a quanto fatto nei cinque, sei, dieci anni precedenti“. Interventi come la cosiddetta […]

    L'articolo Morti sul lavoro, Calderone: “Fatto più che in 10 anni”. Ma l’efficacia non c’è e gli ispettori sono diminuiti proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>In conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri la ministra del Lavoro, <strong>Marina Elvira Calderone</strong>, ha dichiarato che sul fronte della sicurezza sul lavoro, &#8220;nell’arco degli ultimi due anni abbiamo adottato il maggior numero di interventi, sia legislativi che amministrativi, rispetto a quanto fatto<strong> nei cinque, sei, dieci anni precedenti</strong>&#8220;. Interventi come la cosiddetta patente a crediti nel settore dell’edilizia, rivendicata anche oggi dalla ministra che ha indicato l&#8217;obiettivo di estenderla ad altri settori. E tuttavia gli effetti sulla sicurezza non si vedono, anzi. I dati recenti e le analisi di sindacati ed esperti raccontano una storia differente. Secondo i dati Inail, nel 2024 si sono registrati <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/04/inail-2024-morti-lavoro-saliti-1-090-anche-tredici-studenti/7864414/">1.090 decessi per infortuni sul lavoro, <strong>in aumento del 4,7%</strong> rispetto ai 1.041</a> del 2023. Anche <strong>gli infortuni mortali</strong> avvenuti direttamente &#8220;sul luogo di lavoro&#8221; sono aumentati e quelli &#8220;in itinere&#8221; (durante il tragitto casa-lavoro) hanno visto un incremento del 17,2%. E quest&#8217;anno non va meglio: i primi due mesi del 2025 hanno registrato 97 morti, sei in più rispetto allo stesso periodo del 2024.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>La patente a crediti</strong></span> &#8211; Dopo che la maggioranza aveva provato a rinviarne l&#8217;avvio, è stata introdotta il primo ottobre scorso per il settore edile dopo la strage del cantiere <strong>Esselunga</strong> a <strong>Firenze</strong>, ed è uno degli interventi chiave citati sempre dal governo. Che la difende affermando che le attività ispettive mostrano come abbia contribuito a &#8220;fare chiarezza&#8221; e ad evidenziare la necessità di essere regolari in termini di sicurezza e fisco per ottenerla. Nonostante sia potenzialmente applicabile a centinaia di migliaia di imprese edili, a quasi cinque mesi dalla sua entrata in vigore, le cifre parlano di pochi controlli rispetto alla platea potenziale: dati dell&#8217;<strong>Ispettorato nazionale del lavoro</strong> (Inl) indicano circa 8.800 aziende ispezionate in edilizia per sicurezza da novembre 2024, con un numero minimo di irregolarità rilevate in merito alla patente. Tutti virtuosi? Le critiche sottolineano che finora non si registrano decurtazioni di punti, e che il meccanismo che permette il recupero dei crediti tramite corsi di formazione e la lunga attesa per l&#8217;accertamento definitivo (come in caso di infortunio mortale che richiede la condanna della magistratura) ne riducono l&#8217;efficacia deterrente. La <strong>Cgil</strong> sostiene che gli effetti, se ci saranno e solo nell&#8217;edilizia, &#8220;si vedranno fra 2-3 anni&#8221; e che la misura è vista come parte di un sistema che lascia &#8220;mano libera alle imprese di fare quello che credono per aumentare il profitto&#8221;.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>L&#8217;attività di vigilanza</strong></span> &#8211; Nonostante l&#8217;aumento del numero di accessi ispettivi registrati nel 2024 (+42%) e un alto tasso di irregolarità riscontrate (74% delle aziende, con un aumento del 127% delle violazioni in materia di salute e sicurezza), i sindacati di categoria e gli stessi ispettori hanno attaccato le <strong>nuove direttive</strong> per l&#8217;Inl perché, dicono, &#8220;compromettono la funzione stessa della vigilanza&#8221;. Il metodo di valutazione basato su target numerici per gli accessi brevi incentiverebbe la ricerca di &#8220;sommerso&#8221;, spesso a scapito di piccoli artigiani e commercianti, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/18/grandi-aziende-e-appalti-escono-dai-radar-degli-ispettori-del-lavoro-ci-valutano-sugli-interventi-piu-veloci-e-brevi-non-dobbiamo-disturbare-la-macro-illegalita/7587015/">tralasciando gli <strong>accertamenti complessi su grandi aziende</strong>, <strong>appalti</strong> e <strong>subappalti</strong>, orario di lavoro e sicurezza, dove spesso si annidano i problemi più gravi.</a> Come gli ispettori hanno più volte spiegato al <em>Fatto</em>, &#8220;chi ce lo fa fare di indagare poi gli appalti e i subappalti, la corretta applicazione del contratto, dell’orario di lavoro che tanto incide sulla sicurezza?&#8221;. E intanto il personale diminuisce: da 4.768 a fine 2023 a <strong>4.585 a fine 2024</strong>. Nonostante i piani di nuove assunzioni (1.600 nel triennio 2024-2026), si segnala una scarsa attrattività del ruolo dovuta a salari e indennità ritenuti bassi a fronte delle responsabilità. L&#8217;<strong>Anmil</strong> (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) definisce &#8220;insufficienti&#8221; 4.500 ispettori per vigilare su circa 5 milioni di aziende.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il dlgs 103/2024</strong></span> &#8211; Il decreto legislativo sulla &#8220;Semplificazione dei controlli sulle attività economiche&#8221;, in vigore da agosto 2024, basato sul principio di &#8220;fiducia nell’azione legittima&#8221;, è un altro intervento che ha suscitato dure polemiche, a partire da quelle sulla possibilità di <strong>sanare violazioni minori</strong> entro 20 giorni, riducendo di fatto l&#8217;efficacia delle ispezioni e incentivando comportamenti negligenti. Introdotta anche la possibilità di fornire in anticipo alle imprese da ispezionare l&#8217;elenco della documentazione necessaria, definita &#8220;assurda&#8221; dagli stessi ispettori, tanto che una circolare Inl ha dovuto poi chiarire che non si applica agli accertamenti non preavvisati. Un altro aspetto controverso è l&#8217;istituzione di un sistema volontario di certificazione del &#8220;rischio basso&#8221; da parte di organismi privati accreditati, che comporterebbe meno controlli per le aziende certificate. <strong>Francesca Re David</strong>, segretaria confederale della <strong>Cgil</strong>, lega queste norme ai tagli nella pubblica amministrazione e le definisce come &#8220;nuove norme che depotenziano i controlli&#8221;, criticando il &#8220;meccanismo premiante per chi fa le cose a norma di legge&#8221; in un sistema dove &#8220;si muore perché è stato costruito un sistema di insicurezza&#8221;. La Cgil, con un proprio quesito referendario, mira a reintrodurre la responsabilità solidale delle aziende committenti negli appalti, per responsabilizzare chi affida i lavori sui comportamenti delle imprese esecutrici.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/morti-sul-lavoro-calderone-fatto-piu-che-in-10-anni-ma-lefficacia-non-ce-e-gli-ispettori-sono-diminuiti/7971078/">Morti sul lavoro, Calderone: &#8220;Fatto più che in 10 anni&#8221;. Ma l&#8217;efficacia non c&#8217;è e gli ispettori sono diminuiti</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  10. Giornalista di Fanpage denuncia: “Sono il secondo a essere spiato”. Informato con una mail da Apple

    Wed, 30 Apr 2025 16:14:59 -0000

    “Sono il secondo giornalista di Fanpage ad essere stato spiato”. Con queste parole Ciro Pellegrino annuncia di essere stato vittima di un attacco hacker. Diversamente da quanto accaduto al direttore della testata, Francesco Cancellato, non è stato Meta ad avvisare il giornalista ma direttamente Apple, la casa costruttrice del suo telefonino. “Apple – recita il […]

    L'articolo Giornalista di Fanpage denuncia: “Sono il secondo a essere spiato”. Informato con una mail da Apple proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>&#8220;Sono il secondo giornalista di Fanpage ad essere stato spiato&#8221;. Con queste parole <strong>Ciro Pellegrino</strong> annuncia di essere stato vittima di un attacco hacker. Diversamente da quanto accaduto al direttore della testata<strong>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/08/paragon-il-software-spia-che-imbarazza-il-governo-come-funziona-chi-e-coinvolto-e-tutte-le-domande-ancora-senza-risposta/7869789/">Francesco Cancellato</a></strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/08/paragon-il-software-spia-che-imbarazza-il-governo-come-funziona-chi-e-coinvolto-e-tutte-le-domande-ancora-senza-risposta/7869789/">, non è stato Meta ad avvisare il giornalista</a> ma direttamente <strong>Apple</strong>, la casa costruttrice del suo telefonino. &#8220;Apple &#8211; recita il messaggio &#8211; ha rilevato un attacco spyware mercenario mirato contro il tuo iPhone. È probabile che questo attacco ti stia prendendo di mira specificamente per via della tua identità o delle tue attività&#8221;. Non è chiaro se lo spyware sia<strong> Graphite</strong>, il software di <strong>Paragon</strong> che era stato utilizzato per altre utenze italiane, tra cui proprio Cancellato e alcuni attivisti di Mediterranea. &#8220;Sono nato nel 1977 e ho iniziato a voler fare questo mestiere quando li avevo, vent’anni. È la prima volta che mi accade una cosa del genere. È una sensazione orribile&#8221; racconta il giornalista che spiega come gli sia prima arrivata una mail, poi un sms. Sono state fatte verifiche su questi messaggi e ne è stata confermata la veridicità.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il messaggio &#8211;</strong></span> &#8220;Gli attacchi di spyware mercenari, come quelli che utilizzano Pegasus del gruppo NSO, sono eccezionalmente rari e molto più sofisticati delle normali attività dei criminali informatici o dei malware consumer. […]. La notifica di oggi viene inviata agli utenti interessati in 100 paesi e, ad oggi, abbiamo notificato utenti in oltre 150 paesi in totale. Il costo elevato, la sofisticatezza e la natura globale rendono gli attacchi di spyware mercenari tra le minacce digitali più avanzate attualmente esistenti&#8221;.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Le reazioni &#8211;</strong></span> &#8220;Gli episodi di spionaggio illegale stanno diventando una catena di eventi ormai infinita e sempre più inquietante, che dovrebbero allarmare tutti nel nostro Paese. Abbiamo avuto la vicenda torbida con attivisti delle Ong che hanno scoperto di avere il proprio telefono cellulare spiato con tecnologie all’avanguardia. Nessuna risposta chiara è arrivata e tutto è rimasto confinato in segrete stanze. E dello stesso tipo di spionaggio è stata vittima il direttore di Fanpage. E ancora oggi, a mesi di distanza, non si sa da chi e perché &#8211; afferma Nicola Fratoianni di Avs &#8211; E alla fine oggi si viene a sapere che anche un altro giornalista della stessa testata è stato spiato illegalmente<strong>. Non siamo più di fronte ad un caso o a qualche mela marcia.</strong> A chi dà fastidio il giornalismo d’inchiesta? A chi dà fastidio la redazione di Fanpage? Nessuna istituzione, a partire dal governo Meloni, a questo punto può continuare a far finta di niente &#8211; prosegue il leader di SI &#8211; perché siamo di fronte a troppi episodi che richiedono trasparenza e verità, a partire dall’individuazione dei responsabili. Il governo dovrà venire al più presto in Aula perché fornisca apertamente tutti gli elementi necessari per venire a capo di queste vicende,<strong> non accampi scuse o maldestre giustificazioni come ha fatto finora</strong>&#8220;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/giornalista-di-fanpage-denuncia-sono-il-secondo-a-essere-spiato-informato-da-apple/7971187/">Giornalista di Fanpage denuncia: &#8220;Sono il secondo a essere spiato&#8221;. Informato con una mail da Apple</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  11. Meloni festeggia la crescita dei salari reali (e schiva le domande sull’allarme di Mattarella). Ecco cosa non dice

    Wed, 30 Apr 2025 16:06:47 -0000

    Giorgia Meloni non partecipa alla conferenza stampa convocata subito dopo il consiglio dei ministri. Anche stavolta preferisce parlare al Paese via videomessaggio: alla vigilia del Primo maggio, vuole evitare domande sulle parole durissime arrivate martedì da Sergio Mattarella, che ha messo il dito nella piaga ricordando come i “salari insufficienti” siano “una grande questione per […]

    L'articolo Meloni festeggia la crescita dei salari reali (e schiva le domande sull’allarme di Mattarella). Ecco cosa non dice proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Giorgia Meloni</strong> non partecipa alla conferenza stampa convocata subito dopo il <strong>consiglio dei ministri</strong>. Anche stavolta preferisce <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/il-videomessaggio-di-meloni-per-l1-maggio-i-salari-crescono-in-campo-altri-600-milioni-per-la-sicurezza-sul-lavoro/7970727/">parlare al Paese via videomessaggio</a>: alla vigilia del <strong>Primo maggio</strong>, vuole evitare domande sulle <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/29/mattarella-salari-insufficienti-famiglie-aumento-costo-vita/7969255/">parole durissime arrivate martedì da <strong>Sergio Mattarella</strong></a>, che ha messo il dito nella piaga ricordando come i &#8220;<strong>salari insufficienti</strong>&#8221; siano &#8220;una grande questione per l’Italia&#8221;. E infatti la premier, nell&#8217;intervento registrato, cita il capo dello Stato solo per quanto riguarda la piaga delle <strong>morti</strong> sul lavoro. Sui salari sceglie con cura l&#8217;<strong>unico dato positivo</strong>: quelli <strong>reali</strong> &#8211; cioè corretti per l&#8217;inflazione &#8211; crescono, dice. &#8220;In controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato, con i precedenti governi&#8221;. Peccato che il governo non c&#8217;entri nulla: è semplicemente l&#8217;effetto del raffreddamento dei prezzi, che hanno interrotto <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/09/locse-litalia-e-il-paese-con-il-maggior-calo-dei-salari-reali-tra-le-grandi-economie-e-richiama-il-governo-sullassegno-di-inclusione/7616651/">la corsa iniziata dopo l&#8217;invasione russa dell&#8217;Ucraina con relativo impatto sul potere d&#8217;acquisto</a>, e del contemporaneo rinnovo di alcuni <strong>contratti collettivi</strong>. </p> <p>Aggrapparsi all&#8217;inversione di tendenza nell&#8217;andamento dei salari reali che si è registrata a partire dal 2024 dopo i crolli del 2022 e 2023 è un <em>escamotage </em>di cortissimo respiro. Perché da tempo i <strong>dati dell&#8217;Istat,</strong> dell&#8217;<strong>Ocse</strong> e dell&#8217;<strong>Organizzazione internazionale del lavoro</strong> segnano allarme rosso, come ricordano la <strong>Cgil</strong> e la <strong>Fondazione Di Vittorio</strong> nel Rapporto sul lavoro in Italia a dieci anni dal <strong>Jobs Act</strong> presentato oggi. Tra 1991 e 2023 i redditi da lavoro annuali a parità di potere d’acquisto sono <strong>scesi del 3,4%</strong>, mentre negli altri Paesi Ocse salivano in media del 30%. E va ancora peggio se il confronto parte dal <strong>2008</strong>, anno di inizio della grande crisi finanziaria: da allora i <strong>salari reali medi</strong> in Italia <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/24/stipendi-italiani-ancora-molto-al-di-sotto-di-quelli-del-2008-87-il-peggior-risultato-del-g20/7925728/">sono diminuiti di quasi 9 punti percentuali,</a> il <strong>dato peggiore</strong> tra i Paesi a economia avanzata del G20, mentre i cittadini di Germania e Francia incassavano un incremento rispettivamente del 14% e del 5% (<em>vedi grafico sotto</em>).<img fetchpriority="high" decoding="async" class="alignnone wp-image-7971073" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/04/30/ilo.png" alt="" width="700" height="440" /></p> <p>Il sindacato, nel documento messo a punto a poco più di un mese dai <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/20/referendum-cittadinanza-jobs-act-corte-costituzionale-ammissibile/7844766/"><strong>referendum</strong> dell’8 e 9 giugno, </a>attribuisce molte responsabilità alla <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/21/referendum-sul-jobs-act-perche-non-e-vero-che-la-riforma-renziana-ha-creato-1-milione-di-posti-di-lavoro-e-cosa-cambia-se-vince-il-si/7846021/">riform</a><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/21/referendum-sul-jobs-act-perche-non-e-vero-che-la-riforma-renziana-ha-creato-1-milione-di-posti-di-lavoro-e-cosa-cambia-se-vince-il-si/7846021/">a del lavoro renziana di cui una delle consultazioni vuol cancellare gli ultimi lasciti. </a>Il combinato disposto tra cancellazione dell&#8217;articolo 18, liberalizzazione dei contratti a termine e ampliamento dei confini del lavoro accessorio ha determinato &#8220;un<strong> circolo vizioso</strong> tra <strong>lavoro precario, bassi salari, bassa produttività e bassa crescita</strong>&#8220;, scrive la Cgil. &#8220;Siamo scivolati indietro rispetto alle maggiori economie europee&#8221;. Il pil pro capite italiano oggi è di <strong>31mila</strong> <strong>euro</strong>, poco più alto &#8211; a prezzi costanti &#8211; di quello del 2000. A sua volta, la produttività per ora lavorata è poco sopra i livelli del 2000, anche a causa della caduta degli <strong>investimenti</strong>.</p> <p>Ma, come spiega l&#8217;economista<strong> Andrea Garnero</strong> nel recente <em>La questione salariale</em> (Egea, 2025), firmato con il giornalista Roberto Mania, &#8220;i bassi salari che originano dal blocco della crescita sono diventati <strong>essi stessi</strong> un <strong>fattore di bassa crescita e produttività.</strong> Puoi abbassare i salari e fare tutti i contrattini che vuoi ma se ti metti a <strong>competere con la Cina</strong>, o con il Marocco o l’Albania sul terreno dei costi, finisci fuori gara&#8221;. Una spirale ulteriormente alimentata dalla forte diffusione del <strong>part time involontario</strong>, che si riflette in un aumento delle <strong>ore lavorate</strong> molto inferiore a quello degli occupati che nel frattempo hanno superato quota 24 milioni. Il 28% dei quali è a termine o a tempo parziale. In aggiunta, ammette la Cgil, &#8220;la copertura dei contratti di lavoro si è ridotta e si sono moltiplicati i <strong>ritardi nei rinnovi dei contratti di categoria</strong>, con perdite rilevanti in termini di adeguamenti salariali, specie negli anni di elevata inflazione&#8221;. In molti settori, &#8220;l&#8217;<strong>indebolimento del potere contrattuale del sindacato</strong>, anche per effetto della precarietà e frammentazione del lavoro, non è riuscito a evitare la caduta dei salari reali&#8221;. Il risultato è che <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/26/emergenza-stipendi-istat-piu-di-un-occupato-su-10-a-rischio-poverta-il-23-degli-italiani-in-difficolta/7928606/">una quota crescente di occupati vive in condizioni di <strong>povertà </strong>o rischia di finirci.</a></p> <p>In questo quadro, il governo Meloni ha spiccato per <strong>inerzia</strong>. Dopo aver bocciato &#8211; con l&#8217;<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/04/lanalisi-del-cnel-chiude-la-porta-al-salario-minimo-legale-con-il-no-della-cgil-le-paghe-previste-dai-contratti-sono-adeguate/7313332/">assist decisivo del <strong>Cnel</strong> di Renato Brunetta</a> &#8211; la proposta delle opposizioni per l<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/12/05/salario-minimo-la-camera-boccia-la-proposta-delle-opposizioni-che-ritirano-la-firma-dal-testo-snaturato-con-la-delega-al-governo/7374749/">&#8216;introduzione anche in Italia di un<strong> salario minimo legale</strong></a>, la maggioranza a fine 2023 ha approvato una <strong>delega</strong> in base alla quale il governo avrebbe dovuto entro la prima metà dello scorso anno adottare provvedimenti per <span data-huuid="4689318824200645996">garantire ai lavoratori una retribuzione proporzionata e sufficiente rafforzando la <strong>contrattazione collettiva</strong>. Ma è finita con un nulla di fatto: la ministra<strong> Elvira Calderone</strong> continua a ribadire l&#8217;intenzione d</span>i &#8220;spingere in direzione del rinnovo dei contratti nei settori dove tardano ad arrivare&#8221; ma la delega resta parcheggiata in Senato, <strong>inattuata</strong>, come ha ricordato la deputata dem <strong>Maria Cecilia Guerra</strong>. Silenzio tombale anche sulla<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/12/09/salario-minimo-in-europa-il-compromesso-al-ribasso/6419511/"><strong> direttiva europea</strong> sui salari minimi adeguati</a>, che siano legali o contrattuali, <strong>mai recepita</strong>. E sono rimaste lettera morta pure le &#8211; pur debolissime &#8211; <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/08/salario-minimo-anche-la-uil-vota-contro-brunetta/7316766/">proposte del Cnel per risolvere il problema del lavoro povero: </a>da misure ad hoc per settori deboli come <strong>logistica</strong>, vigilanza privata, <strong>multiservizi</strong> e <strong>turismo</strong> alla suggestione di un <strong>ddl costituzionale</strong> che abroghi i commi dell’articolo 39 della Costituzione sulla<strong> registrazione dei sindacati</strong> e la cruciale (mai attuata) <strong>misurazione della rappresentanza</strong>. La premier sembra ignorare il lungo elenco di occasioni mancate. E celebra l&#8217;operato dell&#8217;esecutivo che, sostiene, &#8220;anche quest’anno ha deciso di celebrare la festa dei lavoratori con i <strong>fatti</strong>&#8220;.</p> <p>Le opposizioni vanno all&#8217;attacco: per <strong>Giuseppe Conte</strong>, presidente del Movimento 5 stelle, Meloni &#8220;è andata a vivere su Marte, forse con l’aiuto di Musk. Avrà girato da lì il video pubblicato poco fa in cui esulta per l’aumento di stipendi e potere d’acquisto delle famiglie, per come va bene la dinamica dei salari degli italiani rispetto al resto d’Europa&#8221;. La segretaria del Pd, <strong>Elly Schlein,</strong> rincara: la proposta sul salario minimo &#8220;va subito calendarizzata&#8221;, chiede, &#8220;Giorgia Meloni non può continuare a <strong>mentire</strong> come ha fatto ancora oggi sulla questione salariale, raccontando un Paese che non c&#8217;è, raccontando che non c&#8217;è un problema salariale e che i salari stanno aumentando&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/salari-reali-meloni-crescono-cosa-non-dice/7970782/">Meloni festeggia la crescita dei salari reali (e schiva le domande sull&#8217;allarme di Mattarella). Ecco cosa non dice</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  12. Non solo dossier e legami con i servizi segreti: nell’inchiesta Equalize spuntano gli affari con la ‘ndrangheta nel settore dell’energia

    Wed, 30 Apr 2025 16:05:14 -0000

    Non solo spioni, dossieraggi, legami con i servizi segreti e l’accusa di accesso abusivo ai database del Viminale: ora, come emerge dai nuovi atti depositati, la maxi-inchiesta milanese sulla società Equalize di via Pattari controllata dall’ex presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali e dall’ex poliziotto Carmine Gallo, raddoppia e svela un inedito stralcio su un’associazione […]

    L'articolo Non solo dossier e legami con i servizi segreti: nell’inchiesta Equalize spuntano gli affari con la ‘ndrangheta nel settore dell’energia proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>Non solo <strong>spioni</strong>, dossieraggi, legami con i <strong>servizi segreti</strong> e l’accusa di accesso abusivo ai database del <strong>Viminale</strong>: ora, come emerge dai nuovi atti depositati, la <strong>maxi-inchiesta</strong> milanese sulla società <strong>Equalize</strong> di via Pattari controllata dall’ex presidente della Fondazione Fiera <strong>Enrico Pazzali</strong> e dall’ex poliziotto <strong>Carmine</strong> <strong>Gallo</strong>, raddoppia e svela un inedito stralcio su un&#8217;<strong>associazione mafiosa</strong> con testa a Platì, tentacoli a Milano e infiltrazioni nel settore energetico. Per iniziare a entrare in questa inedita storia coordinata sempre dal pm <strong>Francesco de</strong> <strong>Tommasi</strong>, tocca fissare il tempo a due date del 2024.</p> <p>Il <strong>26 aprile</strong> di un anno fa a <strong>Chianciano Terme</strong>, in provincia di Siena, oltre ai tanti turisti appassionati di cure termali c’è anche un convitato di pietra: è il <strong>Ros</strong> di Milano a distanza e in ascolto per <strong>monitorare</strong> marito e moglie che quel fine settimana alloggiano al Grand Hotel Admiral Palace. In mano i carabinieri coordinati dalla Procura di Milano hanno una <strong>delega</strong> <strong>d’indagine</strong> per associazione mafiosa. Qualche giorno prima era stato <strong>Francesco Barbaro</strong> di Platì, legato alla cosca del ramo Pillari, a fissare una bella camera matrimoniale per la “nipote” Anna e per il marito <strong>Giuseppe</strong> <strong>Trimboli</strong>. In quel momento, per il Ros Trimboli è proprio il nodo principale di una rete mafiosa che oggi su <strong>Milano</strong>, nel più completo mimetismo, secondo la Procura, mette sul piatto<strong> affari di droga</strong>, un capillare controllo del territorio attuato attraverso estorsioni a tappeto ad aziende locali per ottenere “protezione”. E di più: l’associazione che ha come casa madre la <strong>‘ndrangheta di Platì</strong> progetta affari milionari nel settore degli appalti pubblici e in quello energetico, attraverso gare, emerge secondo il gip dalle <strong>intercettazioni</strong>, bandite dal colosso <strong>Terna</strong> <strong>spa</strong> (che non risulta minimamente coinvolto, ndr) con un occhio particolare alle rinnovabili grazie a una serie di <strong>fideiussioni</strong> per una società attiva nel <strong>fotovoltaico</strong> in Spagna.</p> <p>La seconda data ci porta all’estate del 2024, il 7 luglio, quando nel carcere di <strong>Locri</strong> vengono disposte intercettazioni audio e video per ascoltare le conversazioni tra Bruno Trimboli, fratello di Giuseppe, già <strong>condannato in primo grado</strong> con rito abbreviato nell’indagine <strong>Money Delivery</strong> e lo stesso <strong>Francesco</strong> <strong>Barbaro</strong>. Il dato, come quello del weekend termale, emerge dai decreti di proroga chiesti dal pm e concessi dal gip <strong>Fabrizio</strong> <strong>Filice</strong>. Si tratta di atti recentemente depositati dalla Procura al Riesame per il filone di <strong>Equalize</strong> che racconta di una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, il cui mandante risulta l’imprenditore romano <strong>Lorenzo</strong> <strong>Sbraccia</strong> e il cui braccio operativo è stato in un primo momento l’ex collaboratore di giustizia <strong>Nunziatino Romeo</strong>, già in rapporti con l’ex poliziotto Carmine Gallo, morto il 9 marzo scorso ai domiciliari, dove si trovava perché indagato nel filone principale degli accessi abusivi; mentre in un secondo momento <strong>Umberto</strong> <strong>Buccarelli</strong>, uno dei legali di Sbraccia, ha intavolato trattative con il clan Barbaro, e cioè Francesco Barbaro e <strong>Pasquale</strong> <strong>Barbaro</strong>, figlio questo del capobastone Rosario Barbaro del ramo <strong>Rosi</strong>. E così oggi per associazione mafiosa risultano al momento indagati <strong>Giuseppe</strong> <strong>Trimboli</strong>, Annunziatino Romeo e un terzo calabrese, <strong>Francesco</strong> <strong>Baldo</strong> anche lui già coinvolto nella tentata estorsione, attualmente in carcere come gli altri due.</p> <p>In una <strong>autorizzazione</strong> del marzo 2024, il gip scrive: “Il pm evidenzia la <strong>pista investigativa</strong> recentemente emersa in materia di commercio di stupefacenti e di richieste di somme di denaro alle aziende locali per ottenere protezione”. Mentre sul fine settimana a <strong>Chianciano</strong> il monitoraggio, scrive il gip, è necessario per capire le persone collegate a Trimboli “al fine di verificare la portata della<strong> attività delittuosa</strong> e individuare eventuali altre persone coinvolte”, oltre a comprendere il legame con un non meglio identificato “<strong>curatore fallimentare</strong> e l’amministrazione comunale che risulta aver coperto i gravi fatti accertati”.</p> <p>Il filone degli <strong>appalti pubblici</strong> e l’interesse nel settore energetico salta fuori da una proroga del gennaio 2024. Qui il gip rivela “<strong>ulteriori emergenze investigative</strong> (…) riguardanti le interazioni fra Baldo e Romeo, i quali hanno dimostrato interesse per gare indette da <strong>Terna</strong> (assolutamente non coinvolta) per l’affidamento di appalti pubblici oltre che fatto cenno all’esigenza di conseguire una <strong>fideiussione assicurativa</strong> riguardante una non meglio precisata società di impianti fotovoltaici”. Lo stesso Trimboli è poi indagato anche per riciclaggio e autoriciclaggio aggravato dal metodo mafioso anche grazie “alla progettazione di emissione di fatture per operazioni inesistenti”. A ciò potrebbe legarsi, infatti, il <strong>monitoraggio</strong> disposto presso un capannone di <strong>Casorate Primo</strong> riferibile a una ditta di autotrasporti e giustificato dal fatto che “è emerso che Trimboli pur non ricoprendo alcuna carica nella società né possedendone quote di fatto gestisca le <strong>attività</strong> che si svolgono all’interno di tale capannone”. Lo stesso Trimboli parla di un giro di<strong> denaro in nero</strong> con Pasquale Barbaro: “Acquistiamo i bancali in nero e ce li vendiamo con la fattura a noi ci servono le fatture, ci fanno le fatture e noi gli mandiamo i soldi, li tolgono e ce li restituiscono”. Insomma <strong>Equalize</strong> sempre più si mostra come un<strong> vaso di Pandora</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/non-solo-dossier-e-legami-con-i-servizi-segreti-nellinchiesta-equalize-spuntano-gli-affari-con-la-ndrangheta-nel-settore-dellenergia/7971148/">Non solo dossier e legami con i servizi segreti: nell&#8217;inchiesta Equalize spuntano gli affari con la &#8216;ndrangheta nel settore dell&#8217;energia</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  13. Tommy Cash arriva a Milano (e regala caffè): fan in delirio mentre canta “Espresso macchiato” – Video

    Wed, 30 Apr 2025 15:56:36 -0000

    Tommy Cash arriva a Milano portando nel capoluogo milanese la “campagna elettorale” per il prossimo Eurovision. Il cantante estone, all’anagrafe Tomas Tammemets, ha dato appuntamento ai fan in piazza Morbegno, anticipando il tutto con dei cartelloni affissi che invitavano a votare il brano in gara alla kermesse musicale in programma dal 13 al 17 maggio, […]

    L'articolo Tommy Cash arriva a Milano (e regala caffè): fan in delirio mentre canta “Espresso macchiato” – Video proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Tommy</strong> <strong>Cash</strong> arriva a Milano portando nel capoluogo milanese la &#8220;campagna elettorale” per il prossimo <strong>Eurovision</strong>. Il cantante estone, all&#8217;anagrafe Tomas Tammemets, ha dato appuntamento ai fan in piazza Morbegno, anticipando il tutto con dei cartelloni affissi che invitavano a votare il brano in gara alla kermesse musicale in programma dal 13 al 17 maggio, &#8220;Espresso Macchiato&#8221;.</p> <p>Cash ha cantato quella che ormai è diventata una hit in mezzo ai fan in delirio e ha offerto anche un caffè portando in piazza un bar targato Tommy Cash.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/tommy-cash-arriva-a-milano-e-regala-caffe-fan-in-delirio-mentre-canta-espresso-macchiato-video/7971143/">Tommy Cash arriva a Milano (e regala caffè): fan in delirio mentre canta &#8220;Espresso macchiato&#8221; &#8211; Video</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  14. Calabria, denuncia gli stupri subiti a 14 anni: insultata, minacciata e frustata. Arrestata la zia che voleva farle ritirare la querela

    Wed, 30 Apr 2025 15:44:38 -0000

    “Non uscire, stattene a casa, ancora non ti è bastato quello che ti è successo, che vai a fare la puttana in mezzo alla strada?”. “Devi morire, puttana”. Sono solo alcune delle frasi con le quali a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, una donna di 79 anni ha minacciato la nipote, figlia di […]

    L'articolo Calabria, denuncia gli stupri subiti a 14 anni: insultata, minacciata e frustata. Arrestata la zia che voleva farle ritirare la querela proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>“Non uscire, stattene a casa, ancora non ti è bastato quello che ti è successo, che vai a fare la puttana in mezzo alla strada?”. “Devi morire, puttana”. Sono solo alcune delle frasi con le quali a<strong> Oppido Mamertina</strong>, in provincia di Reggio Calabria, una <strong>donna di 79 anni</strong> ha minacciato la nipote, figlia di suo fratello defunto.<strong> Presa pure a sassate, strattonata e finanche frustata&#8221;</strong>, la ragazzina per la zia era “colpevole” di aver denunciato, nel 2023, il branco che l’aveva ripetutamente stuprata. Una violenza sessuale di gruppo avvenuta nel 2017, quando la vittima aveva appena 14 anni. Grazie alle sue dichiarazioni e a quelle di un’altra coetanea la Procura di Palmi, guidata da Emanuele Crescenti,<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/16/violenza-sessuale-di-gruppo-su-una-minorenne-nove-arresti-blitz-della-polizia-in-tutta-italia/7732248/"> ha eseguito le operazioni “Masnada”</a> e “Masnada bis”, arrestando i suoi aguzzini alcuni dei quali sono stati già condannati.</p> <p>Con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali pluriaggravate, adesso la zia è finita agli <strong>arresti domiciliari</strong> disposti dal gip Federica Giovinazzo su richiesta del procuratore di Palmi Emanuele Crescenti e del sostituto Letterio De Domenico. La misura cautelare è stata eseguita dagli agenti del commissariato di polizia e dai carabinieri della compagnia di Palmi. Per il figlio della donna, invece, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il divieto di avvicinarsi a 500metri della vittima che, dal gennaio 2024 fino a poche settimane fa, ha dovuto subire le “condotte reiterate” della zia paterna. Condotte che le hanno cagionato “un perdurante e grave stato di ansia e di paura, da ingenerare in lei un fondato timore per la propria incolumità”.</p> <p>Dopo la collaborazione della nipote con le forze dell’ordine, che ha portato all’arresto degli indagati delle violenze sessuali, infatti, la zia ha iniziato “sistematicamente a<strong> ingiuriare, minacciare e percuotere la vittima</strong> ogni volta che la incontrava”. Oltre alle offese, la donna arrestata nel maggio 2024 “scagliava” addosso alla nipote “un sasso attingendola al fianco destro, e, così, procurandole ‘un trauma nella regione coxo-femorale”. Due mesi più tardi, vedendola conversare per strada con un operaio del Comune, “le si avvicinava, intimandole di allontanarsi”. “La afferrava violentemente per un braccio, strattonandola, – si legge nell’ordinanza – e infine, la colpiva con alcune<strong> taniche piene d’acqua</strong>, in tal modo provocandole ecchimosi e arrossamenti a un braccio”. Lo scorso ottobre, inoltre, incrociando “la parte offesa per le scale del proprio condominio (ove la ragazza, si era recata per prestare assistenza a un’anziana) la spingeva con entrambe le braccia, facendola cadere a terra sulle ginocchia”.</p> <p>Le violenze erano un crescendo. L’episodio più raccapricciante, però, è avvenuto a gennaio, il giorno della Befana, quando la zia avrebbe attirato “con l’inganno” la nipote “nella propria abitazione”. Per il gip si è trattato di una “<strong>vera e propria trappola al fine di aggredirla indisturbati</strong>”. Mentre suo figlio “afferrava alle braccia e teneva ferma la cugina”, infatti, la donna ha preso una corda e “principiava a frustarla con veemenza, causandole lesioni guaribili in 15 giorni a causa di lividi agli arti inferiori”. “Non ho un minuto di pace. Non ce la faccio più” ha raccontato alla polizia la ragazzina che, da vittima delle violenze, piuttosto che ricevere l’apprezzamento per il coraggio avuto è stata isolata per aver denunciato il branco di Seminara e Oppido Mamertina.</p> <p>“Ritengo che lo scopo fosse quello di indurmi a ritrattare per consentire ai responsabili della violenza sessuale nei miei confronti di tornare in libertà, evidentemente per il timore che le loro famiglie possano porre in essere ritorsioni anche nei confronti della mia famiglia. <strong>Le violenze e le minacce sono iniziate subito dopo l’arresto degli stessi</strong>”. Le parole della giovane trasudano tutta la complessità di un paese dove la ‘ndrangheta controlla ogni cosa e dove tutti sanno che sullo sfondo di questa vicenda c’è quantomeno una mentalità mafiosa secondo cui con lo Stato non si collabora nemmeno davanti alle violenze sessuali ai danni di una minorenne. Lo sfogo della ragazzina fa il paio con quello della madre di lei che agli inquirenti, durante il processo in corso davanti al Tribunale di Palmi, ha confermato le angherie della cognata alla figlia: “Siamo stati il disonore della famiglia… perché è stata violentata”.</p> <p>Tornando agli arresti, secondo il giudice, entrambi gli indagati sono stati “mossi dall&#8217;avversione nutrita verso la persona offesa per la determinazione di quest&#8217;ultima di denunciare lo stupro subito ad opera di <strong>soggetti ritenuti vicini agli ambienti di criminalità organizzata</strong> e di non ritrattare quanto dichiarato in querela, nonostante le pressioni esercitate nei suoi confronti dai familiari. Così facendo hanno dimostrato di detestare i valori incarnati dalla vittima oltre che una totale sfiducia nei confronti dello Stato e delle sue istituzioni, rimanendo del tutto sordi rispetto al dolore provato da una loro strettissima parente, considerata rea di aver disonorato la famiglia”.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/frustata-minacciata-e-insultata-la-ragazza-violentata-dal-branco-arrestata-la-zia-che-diceva-devi-morire-puttana/7971110/">Calabria, denuncia gli stupri subiti a 14 anni: insultata, minacciata e frustata. Arrestata la zia che voleva farle ritirare la querela</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  15. Così gli esponenti della campagna Libertà per Marwan Barghouti ci hanno raccontato la realtà di Gaza

    Wed, 30 Apr 2025 15:41:27 -0000

    Occhi in Palestina non è solo una missione di testimonianza, di osservazione, di racconto. È una missione politica e come tale si nutre di incontri e dialoghi con quelle voci che, da una parte e dall’altra, tentano con incrollabile coraggio di tenere viva la speranza in una pace giusta. Con Ofer Cassif, Aiman Odeh e […]

    L'articolo Così gli esponenti della campagna Libertà per Marwan Barghouti ci hanno raccontato la realtà di Gaza proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Occhi in Palestina</strong> non è solo una missione di testimonianza, di osservazione, di racconto. È una missione <strong>politica</strong> e come tale si nutre di incontri e dialoghi con quelle voci che, da una parte e dall’altra, tentano con incrollabile coraggio di tenere viva la speranza in una pace giusta.</p> <p><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-7970447 size-medium" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/04/30/WhatsApp-Image-2025-04-30-at-09.28.59-1-240x300.jpeg" alt="" width="240" height="300" />Con Ofer Cassif, Aiman Odeh e Aida Touma-Sliman beviamo diversi caffè e thè alla menta, come vecchi amici, parlando per ore. Sono tutti membri della <strong>Knesset</strong>, il parlamento israeliano, esponenti della coalizione di sinistra <strong>Hadash-Ta’al</strong>, che include oltre sessanta organizzazioni ebraiche e arabe anti-occupazione, impegnate nella pace e nella difesa dei diritti umani di israeliani e palestinesi. Ofer è il deputato che il 7 novembre 2024 fu espulso per sei mesi dalle riunioni plenarie e dalle commissioni parlamentari per aver osato chiamare <strong>“genocidio”</strong> quanto avviene a Gaza. Come Touma-Silman, era già stato sospeso a causa delle posizioni critiche nei confronti dell’occupazione militare israeliana.</p> <p>Ci raccontano l’altra faccia del genocidio a Gaza e della <strong>pulizia etnica</strong> nella West Bank: la situazione interna di Israele, la progressiva <strong>fascistizzazione</strong> del governo e il tentativo di Hadash, unico partito ebreo-palestinese e da sempre minoranza ideologica, di opporsi in Parlamento in una condizione divenuta di estremo isolamento dopo il 7 ottobre.</p> <p>È in atto una vera e propria persecuzione politica che colpisce prima di tutto gli arabi, ma anche i cittadini ebrei israeliani: dalla professoressa universitaria palestinese con cittadinanza israeliana Nadera Shlov Kiborkian, <strong>arrestata</strong> per aver espresso sui social solidarietà alla popolazione di Gaza, all’insegnante di liceo Meir Baruchin, ebreo israeliano, <strong>licenziato</strong>, tenuto quattro giorni in arresto con l’accusa di tradimento e terrorismo, privato della licenza all’insegnamento per aver pubblicato immagini di bambini uccisi a Gaza.</p> <p>Ci sono le sospensioni e i tentativi di impeachment per i parlamentari che – come loro – hanno sostenuto l’apertura del caso di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia. Ma ancor più grave e senza forme di difesa o immunità è la <strong>violenza sui cittadini comuni</strong> da parte dei gruppi di estrema destra e della stessa polizia. Solo poche ore prima – ci raccontano – le forze dell’ordine sono intervenute con la forza durante una manifestazione in cui sono state mostrate foto di bambini uccisi a Gaza. La<strong> “marcia del ritorno”</strong> prevista per l’altro ieri, organizzata ogni anno da 27 anni dai palestinesi in Israele nel giorno dell’indipendenza, per ricordare la <strong>Nakbah</strong> e il diritto al ritorno per tutti palestinesi, non ha ottenuto il permesso di svolgersi. La polizia ha minacciato apertamente di attaccare la manifestazione se qualcuno avesse alzato una bandiera palestinese. Lo scorso anno, in occasione delle mobilitazioni del 1° maggio, la polizia ha attaccato gli uffici di Hadash, arrestato persone, distrutto e confiscato oggetti. La <strong>persecuzione</strong> non risparmia neanche le famiglie degli ostaggi che si sono esposte contro il genocidio, ostaggi che il governo ha deciso cinicamente di <strong>sacrificare</strong> sull’altare della nazione.</p> <p>Eppure, la stretta autoritaria del regime israeliano è cominciata ben prima del 7 ottobre, in particolare con la riforma della giustizia, un vero piccolo colpo di stato per modificare la composizione dei giudici della Corte suprema, rompere il sistema di <em>checks and balances</em> e accentrare il potere nelle mani dell’esecutivo. Tutto ciò non ha niente a che fare con la reazione al 7 ottobre, è parte della strategia del governo non solo per occupare i territori ma per annetterli. Sulla stessa scia, il licenziamento del capo dello <strong>Shin Bet</strong> (servizio di sicurezza generale) Ronen Bar e la mozione di sfiducia nei confronti della Procuratrice generale Gali Baharav-Miara. Insieme a tutto questo, dal 7 ottobre, un numero senza precedenti di leggi restrittive dei diritti civili e umani, passate alla Knesset nel nome della difesa dello Stato dal terrorismo. Insieme alle demolizioni di case e al taglio dei fondi per le municipalità che portano avanti progetti solidali per i palestinesi.</p> <p>Ho molto timore. Memori del nostro passato, abbiamo la sensazione di non essere lontani dal delitto Matteotti, da una guerra civile che potrebbe arrivare perfino nelle strade di Tel Aviv. Spero di sbagliarmi, ma c’è la consapevolezza, nelle parole drammatiche che ascoltiamo, che il momento storico <strong>sia il più drammatico</strong> dai tempi della Nakbah, quasi peggiore – nella memoria degli anziani – degli anni fra il ’48 e il ’56, quando agli arabi di Israele era applicato il regime militare. Una <strong>catastrofe</strong> che non sarà solo palestinese, come nel 1967, ma che resterà senza vincitori, con una ferita e una perdita <strong>insanabili</strong> per entrambi i popoli. Una ferita che già si legge nelle analisi sul 52% della gioventù israeliana che soffre di <strong>depressione</strong>.</p> <p>Eppure, c’è anche la speranza nella crisi di un governo segnato da scandali incessanti e da un crescente malcontento, con circa il 70% dei cittadini israeliani <strong>contrari</strong> alla continuazione della guerra e la maggioranza scontenta dell’esecutivo e di Netanyahu stesso. E c’è la lucidità di capire che anche dopo l’ecatombe di Gaza, 7 milioni e mezzo di palestinesi resteranno nelle terre dal fiume al mare. La <strong>riconciliazione</strong> è l’unica strada possibile.</p> <p>La Francia – ci ricordano i nostri colleghi di Gerusalemme – a giugno <strong>potrebbe riconoscere</strong> lo Stato palestinese. Sarà un grande passo e dovrebbe diventare un’opportunità per l’Italia di avere un ruolo, un ruolo giusto, in questa storia.</p> <p>A Ramallah incontriamo alla sede della <strong>Palestinian Medical Relief Society</strong> Mustafa Barghouti, medico, attivista e politico. Mustafa è il fondatore e il Segretario generale di <strong>Palestinian National Initiative</strong>, una formazione che alle prossime elezioni potrebbe diventare molto forte fra i palestinesi. Ci eravamo conosciuti a Roma, non tanto tempo fa, ed è un piacere sentire la sua voce così autorevole rimettere in fila i fatti e i passaggi politici degli ultimi mesi. Nelle stesse ore riusciamo a incontrare i rappresentanti della campagna <strong>Libertà per Marwan Barghouti</strong> e dei prigionieri politici palestinesi: i membri di Fatah Fadwa e Arab Barghouti (moglie e figlio di Marwan) &#8211; lei a capo della campagna per la liberazione del marito e degli altri prigionieri politici palestinesi -, i membri del Club dei prigionieri politici palestinesi Qadoura Fares e Ahmad Ghneim, e Jamal Zakut, direttore di <strong>Al’ard</strong>, il festival che promuove cultura e arte arabe e palestinesi.</p> <p><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-7970452 size-medium" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/04/30/WhatsApp-Image-2025-04-30-at-09.27.57-225x300.jpeg" alt="" width="225" height="300" /></p> <p>Mustafa, come in un documentario di guerra, ci racconta la realtà di Gaza e lo fa con numeri e proporzioni. Comprendo che<strong> tre tipi di crimini di guerra sono in atto</strong>: in primo luogo, il vero e proprio genocidio, che al momento ha causato 61mila morti (inclusi 10mila dispersi che non potranno mai essere tirati fuori dalle macerie), fra cui 18mila bambini, e 117mila feriti dei quali – si prevede – circa 11mila moriranno per assenza di cure. Significa che a Gaza il 10% della popolazione <strong>è deceduto o è stato ferito</strong>: una percentuale che in Italia corrisponderebbe a 6 milioni di persone, negli Usa a 33 milioni. Tutto questo in 18 mesi. 100mila tonnellate di esplosivo sono state gettate su Gaza, 5 volte quelle usate per Hiroshima e Nagasaki, <strong>50 kg di esplosivo per ogni persona.</strong></p> <p>Il secondo crimine di guerra consiste nella punizione collettiva della <strong>fame</strong> imposta: da 58 giorni a Gaza non entra nulla, né pane, né acqua, né medicinali. I membri dello staff medico si nutrono di scatolette, la privazione del cibo è accompagnata dall’assenza di vaccini. Una vera guerra biologica che ha già generato lo scoppio di <strong>epidemie</strong>, con 112mila casi di epatite, e probabili focolai futuri di poliomielite, tetano, difterite. Il terzo crimine è la pulizia etnica, l’obiettivo principale di Netanyahu: nella <strong>Striscia</strong> ci sono famiglie che sono già state costrette a spostarsi 16 volte. Intanto, nella <strong>West Bank</strong> già prima del 7 ottobre era in corso una campagna senza precedenti di nuovi insediamenti: dal giorno dell’attentato sono stati uccisi circa 1000 palestinesi e confiscate terre per un’area grande due volte la Striscia di Gaza, in un’escalation senza precedenti; con 29 nuovi insediamenti, su un totale di circa 330, Israele controlla ormai più del 65% della <strong>Cisgiordania</strong>.</p> <p>Circa 1000 check point e cancelli nuovi sono stati imposti, chiudendo nei villaggi come in piccole prigioni le persone sotto assedio. Dal 7 ottobre, circa 18mila palestinesi sono stati arrestati, nell’ultimo anno e mezzo 68 sono morti nelle carceri sotto <strong>tortura</strong>, inclusi 2 medici. Nei campi profughi – Jenin, Tulkarem, Nur Shams – dove vivono persone rifugiate dal 1998, la pulizia etnica<strong> si scatena</strong> contro chi non ha più nulla.</p> <p>Purtroppo, l’obiettivo politico del governo israeliano appare chiaro. Ancora di più, ai nostri occhi, dopo questi confronti: continuare la guerra, forzare le persone a lasciare Gaza, togliere una volta per tutte dal tavolo delle trattative la creazione di uno Stato palestinese, annettere la Cisgiordania, godendo della copertura dell’amministrazione Trump. Ma anche, e per nulla celato, c’è il progetto di Israele di ergersi a <strong>nuova potenza imperiale in Medioriente</strong>: lo ha mostrato attaccando la Siria, il sud del Libano, minacciando la Giordania, mettendo nel mirino lo Yemen. Molti soldati israeliani a Gaza girano con appuntata sulla spalla la mappa del grande Israele: confini che includono la West Bank, Gaza, la Giordania, il lato ovest dell’Eufrate in Iraq, la parte est del Nilo in Egitto, il nord dell’Arabia saudita, il sud di Siria e Libano. Di fronte a tutto questo,<strong> restano lettera morta</strong> decine e decine di risoluzioni della Corte internazionale di giustizia, dell’Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza dell’Onu, con una lacerazione del diritto internazionale e del diritto umanitario <strong>senza precedenti</strong> dalla Seconda guerra mondiale.</p> <p>Di fronte a tutto questo, è ancora praticabile la soluzione “due popoli, due Stati”? Di sicuro, ora l’urgenza è <strong>fermare</strong> il genocidio, imponendo un cessate il fuoco. E purtroppo anche all’interno della politica palestinese la situazione è grave e segnata da divisioni. Soprattutto, il sistema di <strong>apartheid</strong> messo in piedi da Israele a oggi ha distrutto la possibilità di uno Stato palestinese e ucciso la soluzione dei due Stati. 7.3 milioni di palestinesi vivono nella storica Palestina al fianco di 7.1 ebrei, ma<strong> il governo israeliano non vuole due Stati, né un unico Stato democratico con diritti uguali per tutti: vuole conquista e pulizia etnica</strong>. Tuttavia, chiunque parli di due popoli e due Stati deve chiedere la fine dell’occupazione, la rimozione degli insediamenti illegali e il riconoscimento dello Stato di Palestina, se non vuole suonare ipocrita. Deve chiedere <strong>sanzioni</strong> per Israele e battersi realmente per l’autodeterminazione di un popolo che non può accettare di essere schiavo in un regime di apartheid.</p> <p>Marwan Bargouthi, colui che potrebbe guidare un vero processo di pace,<strong> è in carcere ormai da 23 anni</strong>, di cui molti trascorsi in isolamento. Gaza sta morendo, in un genocidio in diretta che i governi del mondo coprono, le voci che abbiamo ascoltato ci hanno chiesto di fare di tutto per impedirlo. Bargouthi rischia di morire prigioniero. E dovremmo fare di tutto per salvargli la vita. Marwan Bargouthi è il primo parlamentare palestinese incarcerato. È responsabilità di tutti i parlamentari del mondo farlo uscire dal carcere <strong>vivo</strong>, come il leader che ancora tutti e tutte qui riconoscono. Forse non basterebbe un Mandela palestinese. Ma di certo il mondo ne avrebbe tanto bisogno.</p> <p><img decoding="async" class="wp-image-7970449 size-medium aligncenter" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/04/30/WhatsApp-Image-2025-04-30-at-09.27.58-225x300.jpeg" alt="" width="225" height="300" /></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/campagna-liberta-marwan-barghouti-gaza/7970410/">Così gli esponenti della campagna Libertà per Marwan Barghouti ci hanno raccontato la realtà di Gaza</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  16. Israele, bruciano i boschi intorno a Gerusalemme, evacuate 7mila persone. Hamas: “Incendiate tutto”

    Wed, 30 Apr 2025 15:39:58 -0000

    Con le trattative arenate e Israele che è tornato a bombardare, e uccidere, nella Striscia, Hamas punta su una nuova guerra e si appella ai “Palestinesi liberi“, ossia quelli fuori dall’enclave: “Incendiate tutto ciò che potete vicino agli insediamenti“. E fuori Gerusalemme le foreste sono già in fiamme dalla mattina di mercoledì, con il ministro […]

    L'articolo Israele, bruciano i boschi intorno a Gerusalemme, evacuate 7mila persone. Hamas: “Incendiate tutto” proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>Con le trattative arenate e <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/gaza-raid-16-vittime-israele-richiama-riservisti-espansione-guerra/7970242/" target="_blank" rel="noopener"><strong>Israele</strong> che è tornato a bombardare</a>, e uccidere, nella Striscia, <strong>Hamas</strong> punta su una nuova guerra e si appella ai &#8220;<strong>Palestinesi liberi</strong>&#8220;, ossia quelli fuori dall&#8217;enclave: &#8220;<strong>Incendiate tutto</strong> ciò che potete vicino agli <strong>insediamenti</strong>&#8220;. E fuori <strong>Gerusalemme</strong> le foreste sono già in fiamme dalla mattina di mercoledì, con il ministro della Difesa, <strong>Israel Katz</strong>, che ha dichiarato la &#8220;<strong>emergenza nazionale</strong>&#8221; e circa <strong>7mila persone che sono state evacuate</strong> da diverse comunità nelle aree intorno alla città santa che, sostiene il premier <strong>Benjamin Netanyahu</strong>, potrebbe essere raggiunta dai roghi. Intanto, <strong>tre persone sono già state arrestate</strong> con l&#8217;accusa di incendio doloso.</p> <p>Il partito armato ora spera in una <strong>sollevazione di massa</strong> della popolazione palestinese in Israele e nei Territori Occupati che provochi il caos, dando vita a una <strong>Intifada degli incendi</strong>. E per spingerla ha pubblicato su Telegram un messaggio rivolto ai propri sostenitori, invitati a &#8220;bruciare tutto ciò che possono: <strong>boschi</strong>, <strong>foreste</strong> e <strong>case dei coloni</strong>. I giovani della Cisgiordania, di Gerusalemme e quelli di Israele hanno dato fuoco alle loro <strong>auto</strong>. Gaza attende la vendetta dei liberi&#8221;. In precedenza, sempre su Telegram, anche <em>Jenin News Network</em> ha invitato i palestinesi a &#8220;bruciare i boschi vicino agli insediamenti&#8221;.</p> <p>Le fiamme sono avanzate costringendo all’evacuazione dei residenti di <strong>Neve Shalom</strong>, <strong>Beqoa</strong>, <strong>Taoz</strong>, <strong>Nakhshon</strong> e di un quartiere della città di <strong>Beit Shemesh</strong>. L&#8217;autostrada 1 è stata chiusa al traffico e diverse persone sono state tratte in salvo dalle loro auto raggiunte dalle fiamme. Il governo ha chiesto al capo dell&#8217;esercito <strong>Eyal</strong> <strong>Zamir</strong> di inviare le truppe per aiutare a combattere gli incendi e anche supporto urgente a <strong>Cipro</strong>, <strong>Grecia</strong>, <strong>Croazia</strong>, <strong>Bulgaria</strong> e <strong>Italia</strong>. Roma e Atene hanno già risposto positivamente alla richiesta d&#8217;aiuto. Il comandante dei vigili del fuoco <strong>Eyal Caspi</strong> ha annunciato la <strong>mobilitazione generale</strong> e l’apertura di un centro di comando nella zona di <strong>Latrun</strong>. Anche lo <strong>Shin Bet</strong>, i servizi segreti interni, è impegnato nelle indagini per individuare i responsabili.</p> <p>L&#8217;esecutivo, vista l&#8217;emergenza, ha deciso di annullare tutti gli eventi in programma per il <strong>Giorno dell’Indipendenza</strong> per l&#8217;impossibilità di mettere in sicurezza i luoghi. Anche il <strong>Forum Ostaggi e Famiglie Scomparse</strong> ha annullato il raduno previsto per questa sera in Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/israele-bruciano-boschi-gerusalemme-hamas/7971100/">Israele, bruciano i boschi intorno a Gerusalemme, evacuate 7mila persone. Hamas: &#8220;Incendiate tutto&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  17. “Negli Usa si conciliano studio e sport. In Italia troppe volte ho sentito un prof chiedermi ‘ah, così lei è l’atleta?’. Dobbiamo crescere come Paese”: lo sfogo di Daisy Osakue

    Wed, 30 Apr 2025 15:22:29 -0000

    “Negli Usa si può dividere la propria vita tra studio e sport. In Italia troppe volte, prima di un esame, ho sentito un professore chiedermi ‘ah, così lei è l’atleta?‘. Dobbiamo crescere come paese, e non solo in questo”. Ha le idee chiare Daisy Osakue, stella italiana del lancio del disco che sta brillando in […]

    L'articolo “Negli Usa si conciliano studio e sport. In Italia troppe volte ho sentito un prof chiedermi ‘ah, così lei è l’atleta?’. Dobbiamo crescere come Paese”: lo sfogo di Daisy Osakue proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><span style="color: #333333;">&#8220;Negli <strong>Usa</strong> si può dividere la propria vita tra <strong>studio</strong> e <strong>sport</strong>. In <strong>Italia</strong> troppe volte, prima di un esame, ho sentito un professore chiedermi &#8216;<strong>ah, così lei è l’atleta?</strong>&#8216;. Dobbiamo <strong>crescere</strong> come paese, e non solo in questo&#8221;. Ha le idee chiare <strong>Daisy Osakue</strong>, stella italiana del <strong>lancio del disco</strong> che sta brillando in questo inizio di <em>Diamond League</em>. In un&#8217;intervista concessa a <em>Repubblica</em>, l&#8217;azzurra ha raccontato diverse <strong>esperienze</strong> della sua vita da cui ha tratto <strong>insegnamenti preziosi</strong>: dagli <strong>studi in America</strong> fino agli episodi di <strong>razzismo</strong> che l&#8217;hanno riguardata mentre si trovava in <strong>Italia</strong>. Osakue è la detentrice del record italiano nel lancio del disco, ha vinto l&#8217;oro alle Universiadi 2019 e l&#8217;argento ai Giochi europei di Chorzów 2023, dove con la Nazionale azzurra ha vinto l&#8217;oro a squadre. Alle ultime olimpiadi di Parigi 2024 ha raggiunto la finale, chiudendo in ottava posizione. Ma punta ancora a migliorarsi.</span></p> <p><span style="color: #333333;">&#8220;L’esperienza universitaria in <strong>Texas</strong> è stata molto importante: dovevo restarci cinque settimane, sono rimasta cinque anni, mi sono <strong>laureata in Giustizia criminale</strong>&#8220;. E questo è stato possibile grazie al fatto che <strong>negli Stati Uniti</strong> è più facile<strong> conciliare la vita sportiva </strong>con quella da studente. Un altro problema che ha riscontrato Osakue qui in Italia riguarda il <strong>razzismo</strong>. In particolare, è stata <strong>vittima</strong> di un paio di deplorevoli episodi: <strong>nel luglio del 2018</strong> <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/30/daisy-osakue-il-racconto-dellatleta-volevano-colpire-ragazza-di-colore-risultato-di-parole-dodio-verso-migranti/4525831/" target="_blank" rel="noopener">ha rischiato di perdere un occhio per un uovo lanciato da un’auto in corsa</a> a Moncalieri e <strong>nel dicembre del 2024</strong> è stata <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/16/daisy-osakue-negozio-apple-torino-ladra-rubare-instagram-razzismo/7806163/" target="_blank" rel="noopener">fermata dalla sicurezza di in un negozio Apple di Torino perché sospettata di aver rubato della merce solo per il colore della sua pelle</a>. &#8220;Devo mettermi alle spalle quelle vicende, ma <strong>è stato importante parlarne e denunciarle</strong>. Siamo un <strong>paese</strong> in cui è radicata la<strong> paura del diverso che nasce dall’ignoranza</strong>&#8220;, ha spiegato Osakue. </span></p> <p><span style="color: #333333;">La campionessa di lancio del disco ha poi ricordato la sua storia: &#8220;<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/03/daisy-osakue-la-storia-del-padre-iredia-dalla-condanna-allaiuto-ai-magistrati-fino-alla-vita-come-mediatore-culturale/4536282/" target="_blank" rel="noopener">I miei genitori sono nigeriani</a>. Sono nata a <strong>Torino</strong>, non sono mai stata in Nigeria, ma sento forte <strong>la mia dualità </strong>e<strong> la considero un privilegio.</strong> Adoro la <strong>bagna càuda</strong> e la <strong>Nutella</strong>, impazzisco per l<strong>’inno di Mameli</strong>, il tricolore mi esalta, ma adoro quello che i miei genitori mi hanno trasmesso. Credo che anche <strong>Paola Egonu</strong> o <strong>Sara</strong> <strong>Curtis</strong> provino esattamente quello che provo io&#8221;, ha concluso Osakue.</span></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/daisy-osakue-intervista-sfogo-negli-usa-si-conciliano-studio-sport-italia-troppe-volte-ho-sentito-un-prof-chiedermi-dobbiamo-crescere/7971013/">&#8220;Negli Usa si conciliano studio e sport. In Italia troppe volte ho sentito un prof chiedermi &#8216;ah, così lei è l’atleta?&#8217;. Dobbiamo crescere come Paese&#8221;: lo sfogo di Daisy Osakue</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  18. Il messaggio di sfida sui social (con foto) del 17enne condannato per l’omicidio di Santo Romano

    Wed, 30 Apr 2025 15:20:13 -0000

    Il messaggio è apparso sul profilo social del 17enne condannato ieri a poco più di 18 anni di carcere per l’omicidio di Santo Romano, il diciannovenne ucciso a colpi di pistola nel novembre scorso in piazza a San Sebastiano al Vesuvio dopo una lite per un pestone, per aver sporcato una scarpa: “18 anni e […]

    L'articolo Il messaggio di sfida sui social (con foto) del 17enne condannato per l’omicidio di Santo Romano proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>Il messaggio è apparso sul profilo social<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/29/condannato-a-18-anni-e-8-mesi-il-17enne-che-sparo-perche-san-romano-gli-aveva-sporcato-le-scarpe/7969632/"> del 17enne condannato ieri a poco più di 18 anni di carcere per l’omicidio di<strong> Santo Romano</strong></a>, il diciannovenne <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/03/confessa-17enne-fermato-santo-romano/7753476/">ucciso a colpi di pistola nel novembre scorso in piazza a San Sebastiano al Vesuvio</a> dopo una lite per un pestone, per aver sporcato una scarpa: “18 anni e 8 mesi me li faccio seduti sul cesso&#8221;.</p> <p>La scritta è in sovrimpressione a una foto che ritrae il minorenne in maglietta bianca e in sella a uno scooter rosso, e suscita nuovi interrogativi e nuove polemiche il giorno dopo la rabbia della famiglia Romano per una sentenza ritenuta troppo mite, grazie agli sconti della minore età e del rito abbreviato. &#8220;Chiunque gestisca la pagina dell’assassino ci fa capire con che spirito si sta affrontando la condanna – dichiara il deputato Avs <strong>Francesco Borrelli</strong> che ha segnalato il messaggio social dopo averlo ricevuto dai familiari della vittima &#8211; e la<strong> mancanza totale di rispetto per i familiari della vittima</strong> e di pentimento per l’atto commesso. Queste premesse sono pessime e ci fanno comprendere che siamo nella direzione sbagliata per contrastare questi fenomeni criminali e ottenere vera giustizia. Questi soggetti scherniscono pubblicamente le istituzioni e i familiari delle vittime senza alcun problema. Si tratta di ulteriori ferite alla memoria della vittima e al dolore dei familiari.&#8221;</p> <p>Borrelli ieri era in piazza davanti al Tribunale dei minori di Napoli insieme alla famiglia Romano e ad altre mamme accomunate dallo stesso lutto: un figlio giovane o giovanissimo ammazzato in circostanze assurde da altri ragazzi o ragazzini. Come la mamma di Francesco Pio Maimone, 18 anni, anche lui ucciso durante una rissa per un paio di scarpe sporcate il 19 marzo 2023 a Napoli, o la mamma di Simone Frascogna, lo studente di 19 anni ucciso a coltellate a Casalnuovo (Napoli) il 3 novembre 2020. Ieri Mena Romano, la mamma di Santo, aveva commentato così il verdetto: “<strong>La giustizia ha fallito di nuovo</strong>, perciò i minori continuano a delinquere e ammazzare”.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/il-messaggio-di-sfida-sui-social-con-foto-del-17enne-condannato-per-lomicidio-di-santo-romano/7971094/">Il messaggio di sfida sui social (con foto) del 17enne condannato per l&#8217;omicidio di Santo Romano</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  19. “Gli adulti vi criticano? Succede da millenni, non ascoltateli. Siete il centro del mondo, siate pieni di vita”: la lettera di Brunello Cucinelli ai giovani

    Wed, 30 Apr 2025 15:05:56 -0000

    In un’epoca segnata da incertezze, crisi e un bombardamento mediatico che spesso dipinge le nuove generazioni come svogliate o superficiali, arriva una voce controcorrente, carica di speranza e di fiducia nel futuro. È quella di Brunello Cucinelli, stilista, imprenditore illuminato e filosofo del “capitalismo umanistico”, che ha affidato a una lunga e appassionata lettera aperta […]

    L'articolo “Gli adulti vi criticano? Succede da millenni, non ascoltateli. Siete il centro del mondo, siate pieni di vita”: la lettera di Brunello Cucinelli ai giovani proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>In un&#8217;epoca segnata da incertezze, crisi e un bombardamento mediatico che spesso dipinge le nuove generazioni come svogliate o superficiali, arriva una voce controcorrente, carica di speranza e di fiducia nel futuro. È quella di <strong>Brunello Cucinelli</strong>, stilista, imprenditore illuminato e filosofo del<strong> &#8220;capitalismo umanistico&#8221;</strong>, che ha affidato a una lunga e appassionata lettera aperta un messaggio diretto ai giovani, sulla scia delle <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/04/ragazzi-non-credete-a-chi-vi-denigra-ribellatevi-i-dazi-di-trump-non-mi-preoccupano-a-brunello-cucinelli-il-dottorato-honoris-causa-in-architettura/7943605/" target="_blank" rel="noopener">parole che già gli aveva dedicato nella sua lectio in occasione della laurea ad honorem conferitagli dall&#8217;Università di Caserta.</a></p> <p>Lungi dal voler aggiungere la sua voce al coro millenario delle critiche, Cucinelli inizia proprio <strong>smontando questo cliché.</strong> Rievoca figure storiche e pensatori che, nel corso dei secoli, hanno puntato il dito contro i loro giovani contemporanei: &#8220;Un sacerdote dell&#8217;antico Egitto li critica per la disobbedienza nei confronti dei genitori, Socrate li giudica maleducati e irrispettosi, Boccaccio li attacca e li definisce rammolliti, vanitosi&#8221;. Una costante storica, insomma, che dimostra come ogni generazione adulta tenda a lamentarsi di quella successiva. L&#8217;invito implicito di Cucinelli è chiaro: <strong>non lasciatevi scoraggiare da questi rimproveri</strong>, che si ripetono da sempre, ma guardate avanti.</p> <p>L&#8217;imprenditore umbro, che ha costruito un impero sul cashmere ma soprattutto su una filosofia aziendale basata sull&#8217;armonia, sul rispetto per il lavoro e sulla dignità umana – &#8220;<strong>l&#8217;antitesi dell&#8217;irrequietezza malsana&#8221; del tardo capitalismo</strong> – vede nei giovani <strong>la chiave per un &#8220;destino migliore per il mondo e l&#8217;umanità&#8221;</strong>. Un destino che, sottolinea, &#8220;riposa nelle loro mani&#8221;. La giovinezza, scrive Cucinelli, &#8220;è<strong> il momento migliore per sviluppare quei valori che diventeranno poi le fondamenta</strong> per la costruzione di persone sane, volenterose, di buon cuore, pronte ad avere un ruolo in società&#8221;. È un&#8217;età di potenziale infinito, &#8220;il momento in cui si può essere tutto e chiunque, in cui si può e si deve sognare in grande, mettendo<strong> le basi per realizzare poi quei grandiosi progetti, senza farseli rubare</strong>&#8220;. In questo percorso di crescita, un ruolo fondamentale è attribuito all&#8217;istruzione e alla cultura. &#8220;È un privilegio [la scuola], perché fino ad una certa età vi educa e poi vi istruisce;<strong> siate grati alla scuola, che vi porta vicino ai libri</strong>&#8220;, esorta lo stilista, autore lui stesso de &#8220;<em>Il sogno di Solomeo. La mia vita e l’idea del capitalismo umanistico&#8221;.</em></p> <p>L&#8217;intera lettera è un appello a una &#8220;umanistica rivoluzione&#8221;: un cambiamento profondo che, partendo dalle radici della nostra cultura e della nostra storia (da qui le citazioni che spaziano dall&#8217;antico Egitto a Seneca e Sant&#8217;Agostino), sappia costruire un futuro basato su valori solidi e autentici. Quali? Cucinelli invita a riscoprirli e a coltivarli:<strong> la verità, la giustizia, la bellezza, l&#8217;armonia, il rispetto per la dignità umana e per il pianeta.</strong> Un messaggio di incoraggiamento potente, che restituisce ai giovani un ruolo centrale e una grande responsabilità, invitandoli a non subire passivamente le critiche, ma a diventare protagonisti attivi nella costruzione di un domani migliore, armati di sogni, cultura e solidi principi. Ecco la lettera integrale di Brunello Cucinelli:</p> <p><em>O miei cari giovani,</em></p> <p><em>la vostra umanistica rivoluzione volge il cuore al futuro, ma guarda al passato, e dal passato apprende che molti uomini importanti, nel corso di secoli hanno criticato quelli della vostra età con parole severe.</em></p> <p><em>Sacerdote dell’antico Egitto: Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico, i nostri ragazzi non ascoltano più i loro genitori, la fine del mondo non può essere lontana.</em></p> <p><em>Incisione su di un vaso di argilla nell’Antica Babilonia (5000 anni fa): Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore. I giovani sono maligni e pigri. Non saranno mai come la gioventù di una volta. I giovani di oggi non saranno capaci di mantenere la nostra cultura.</em></p> <p><em>Esiodo: Non c’è alcuna speranza per l’avvenire del nostro paese se la gioventù di oggi prenderà il potere domani. Questa gioventù è insopportabile, senza ritegno, terribile.</em></p> <p><em>Socrate: La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si burla dell’autorità, non ha alcun rispetto degli anziani. I bambini di oggi sono dei tiranni, non si alzano quando un vecchio entra in una stanza, rispondono male ai genitori. In una parola sono cattivi.</em></p> <p><em>Seneca: (La gioventù è) dedita ai piaceri e infiacchita dalla corruzione di un’epoca contrassegnata dalla luxuria. Il quadro a tinte fosche di questi giovani debosciati si chiude con la considerazione che: essi, nati deboli e smidollati, non salvaguardano la loro castità e insidiano l’altrui.</em></p> <p><em>Sant’Agostino: È pericolosa la piaga della gioventù, perché i giovani si accendono di passioni, si gonfiano di speranze, si consumano nei piaceri, ma la loro è una speranza di disperati, speranza di cose che periscono, la quale stimola la passione senza soddisfarla e rende incapaci di sopportare il confronto con la verità.</em></p> <p><em>Boccaccio attacca i “giovani moderni”, vanitosi, senza pudore e “rammolliti dalle troppe delicatezze”.</em></p> <p><em>O miei diletti giovani,</em></p> <p><em>ogni giorno penso a voi come al centro del mondo; quando ero bambino i miei occhi erano fissi sui miei genitori, e dalle loro azioni, proprio nei primi anni, imparai le regole della vita, quelle regole che l’istinto, secondo natura, non mi aveva saputo dare.</em></p> <p><em>Guardo a voi, giovani, e vi vedo nel tempo passato e nel Tempus novum che sta per arrivare.</em></p> <p><em>Dobbiamo nutrirci della speranza, ma questa da sola forse non è sufficiente, e allora dobbiamo anche mettere in pratica l’azione, come una sorta di umanistica rivoluzione illuminata dalla memoria, e fissa sul domani, perché il futuro è una promessa, e il dono che ci aspetta, che aspetta voi, donne e uomini del domani, dobbiamo desiderarlo; a questo servono i valori, che danno il senso alla vita.</em></p> <p><em>Per decine di secoli abbiamo avuto valori che oggi a volte sono messi in discussione; si parla di cambiamento, si parla di adattamento al cambiamento come unica strada per essere felici; ma è anche vero che i valori fanno comunque parte dell’umana condizione, e per questo hanno dimora nell’eterno. Di certo senza di essi il Tempus novum che ci attende diventerebbe una vana chimera; i filosofi antichi ci hanno detto che la felicità non è un diritto, ma un desiderio legittimo al quale aspirare, un fine che si raggiunge con l’armonia del cuore e della mente.</em></p> <p><em>Se vi è una parte della vita dove nascono i valori questa è la giovinezza, quando ogni sentimento, ogni ardire, ogni passione è tutt’uno con il vigore strepitoso della natura, quello che ci dona i tramonti infuocati, le aurore sublimi, il vento, il sole e il profumo di mille e mille fiori che nascono spontanei nei campi chissà da quale parte del mondo.</em></p> <p><em>Vedo voi, o giovani, come uno di quei fiori, anche voi pieni di vigore, profumati dei vostri sogni e dei lontani orizzonti che la vostra anima abita. La giovinezza mi sembra il luogo più incantato e più ferace; ogni ricordo mio di quei tempi è intriso di qualche eccesso di significato che oggi appena percepisco in momenti speciali; ma so che nulla è più come prima, quando nell’immaginazione una semplice barchetta intagliata nel legno diventava un piroscafo che attraversava l’oceano, e quel pezzo di legno significava molto di più della sua forma e della sua materia.</em></p> <p><em>A volte si vede intorno a noi come un mal dell’anima, una mancanza di desiderio, ma Platone, nel poetico mito di Poros e Penia, genitori di Eros, ci ha raccontato con parole incantate che il desiderio è figlio della mancanza. Amare mi sembra una condizione sublime, ma se volete che viva a lungo, fate in modo di mancare un pochino alla persona che amate.</em></p> <p><em>Non so, o miei cari giovani, se queste parole accarezzino la vostra anima, ma se vorrete desiderare il Tempo nuovo, se lo renderete reale e vivo, dovrete abitarlo con quella misura che i greci ci hanno insegnato, a poco a poco, rispettandolo come figli del Creato, così non brucerà nel vento, ma vivrà in eterno; tutto questo, ne sono convinto, non può accadere senza una umanistica rivoluzione, e voi ne potrete essere il motore.</em></p> <p><em>Ricordatevi che la scuola, per voi, è un privilegio, perché fino ad una certa età vi educa, e poi vi istruisce; siate grati alla scuola, che vi porta vicino ai libri, e anche quelli, per desiderarli, è bene che manchino un poco, e li si ameranno di più se per leggerli dovremo andare a cercarli in una biblioteca, magari prenderli in prestito, e li terremo con la massima cura, perché presto dovremo riconsegnarli.</em></p> <p><em>Una biblioteca, diceva Adriano imperatore, è come un granaio dell’anima; nutritevi, o giovani, di quel grano, vivete la biblioteca non come un deposito del sapere, ma come un generatore di conoscenza; da quei libri può nascere il sogno di una umanistica rivoluzione.</em></p> <p><em>Diceva Aristotele che la mente non si apre se prima non si apre il cuore: allora voi, proprio voi, che vivete in ogni parte del vasto mondo dove vi immagino, voi che oggi soffrite per un certo mal dell’anima, armatevi del sogno, della fratellanza, della mitezza, della misura, e con queste armi gentili, vi prego, divenite attori di una umanistica rivoluzione volta al Tempus novum.</em></p> <p><em>Miei cari giovani, vi prego, smentite quei saggi, che furono forse deboli nelle riflessioni che avete letto; siate piuttosto lo specchio di un&#8217;altra realtà, che vedo io, e non solo io, quella di giovani pieni di amore, simboli di vita, ardimentosi, scrigni di pietre preziose, espressione della natura che procede continuamente creando, bisognosi di qualcosa che solo noi genitori, nonni, e adulti, possiamo darvi: un ascolto, una parola, una carezza; tali cose sono il nutrimento dell’anima.</em></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/gli-adulti-vi-criticano-succede-da-millenni-non-ascoltateli-siete-il-centro-del-mondo-siate-pieni-di-vita-la-lettera-di-brunello-cucinelli-ai-giovani/7971047/">&#8220;Gli adulti vi criticano? Succede da millenni, non ascoltateli. Siete il centro del mondo, siate pieni di vita&#8221;: la lettera di Brunello Cucinelli ai giovani</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  20. Ritrovarsi a Tokyo, l’inferno dell’affido condiviso per un padre francese in Giappone in un film toccante e appassionante

    Wed, 30 Apr 2025 14:52:25 -0000

    E stavolta i giapponesi non ci fanno una bella figura. In quello che pare un lungo voyeuristico revival cinematografico “Occidente guarda Oriente”, che parte da Lost in translation e arriva a Perfect days, si aggiunge il racconto toccante, possente e appassionato, di un padre francese separato da una madre giapponese che per antica norma giuridico-culturale […]

    L'articolo Ritrovarsi a Tokyo, l’inferno dell’affido condiviso per un padre francese in Giappone in un film toccante e appassionante proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>E stavolta i giapponesi non ci fanno una bella figura. In quello che pare un lungo voyeuristico revival cinematografico “Occidente guarda Oriente”, che parte da <em><strong>Lost in translation</strong></em> e arriva a <em><strong>Perfect days</strong></em>, si aggiunge il racconto toccante, possente e appassionato, di un padre francese separato da una madre giapponese che per antica norma giuridico-culturale locale non può più rivedere sua figlia. <strong>Già, perché in Giappone non esiste l’affido congiunto e il diritto di visita</strong>. Anche se la questione è stata ritoccata per legge proprio negli ultimi mesi del 2024, a Tokyo e dintorni sostanzialmente ci si rifà a una legge di centocinquanta anni fa: chi fra genitori separati si prende per primo il figlio o la figlia se lo tiene in esclusiva fino al compimento dei suoi 18 anni, togliendo l’altro genitore perfino dalla visuale propria e della prole. Una specie di rapimento, giustificato dall’etica pubblica di un luogo tanto instancabilmente ipermodernizzato quanto perennemente ancorato ad antiche e intoccabili tradizioni.</p> <p>In <em><strong>Ritrovarsi a Tokyo</strong> </em>del francese <strong>Guillame Senez</strong>, a rimetterci anima, cuore e contatto fisico paterno è il francese Jerome <strong>(Romain Duris</strong>) che dal giorno della separazione dalla compagna nipponica e per nove anni è rimasto a Tokyo a fare il taxista (parla un giapponese perfetto) con l’idea che prima o poi incontrerà l’amata figlia Lily (<strong>Mei Cirne-Masuki</strong>). Una continua ossessiva casuale ricerca tra frasi di circostanza, tono di voce abbassato, contenimento dell’ira, signorile ed elegante approccio professionale. Del resto, nelle prime sequenze descrittive del film, Jerome sembra un po’ quell’Hirayama di Wenders che tutti i giorni ripete incessantemente le stesse azioni, gli stessi inchini, le stesse parole, là pulendo bagni pubblici qui guidando un taxi (entrambi vanno nei “sento”). Solo che Jerome rimane uno straniero (gaijin) in un paese lontano e con un fuoco dentro, un turbine di passione paterna momentaneamente silenziata per un’impossibile accettazione sociale.</p> <p>E proprio mentre si pone educatamente in aiuto ad un’altra madre francese (<strong>Judith Chemla</strong>), che non può più rivedere il figlio per gli stessi arcaici motivi, ecco salire all’improvviso sul suo taxi l’oramai dodicenne Lily: da quel momento Jerome farà di tutto, sfidando consuetudini e leggi con veemenza e un tocco di strafottente naiveté, per riuscire a vivere qualche intenso istante con la propria bambina. <em>Ritrovarsi a Tokyo</em> (in originale il più dolente <em><strong>Une part manquant</strong><strong>e</strong></em>) vive dell’energia centripeta del suo protagonista, un Duris eccellente, ruvido, irrequieto, sempre a un passo dal torvo, aggrappato silenziosamente a quei lampi di tempo in cui osserva di nascosto sua figlia, improvvisamente solare quando Lily sale sul taxi. Del resto Senez esclude quasi del tutto dallo spettro estetico e drammaturgico l’osservazione sociale e moralistica dell’urbe, concentrandosi invece in campi stretti sulle microespressioni di Duris, la sua mimica facciale, gli occhi rabbuiati e poi illuminati, la pressione del sangue nelle vene della fronte (sottilmente ferita!).</p> <p>Un cinema che chiede con forza l’immedesimazione con la vittima maschile e il suo desiderio di giustizia, che non ha dubbi per chi parteggiare, che fa del garbo e della determinazione una sorta di sovrapponibile e duplice traiettoria tra sguardo registico e sguardo del protagonista. Senez aveva girato precedentemente <em><strong>Le nostre battaglie</strong></em> dove una coppia giovanissima lotta contro ogni pregiudizio per diventare comunque genitori. <strong>In sala grazie a Teodora.</strong></p> <p><iframe title="RITROVARSI A TOKYO - Trailer Ufficiale (dal 30 Aprile al cinema)" width="640" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/Wwb4kEo1Cp8" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" allowfullscreen></iframe></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/ritrovarsi-a-tokyo-linferno-dellaffido-condiviso-per-un-padre-francese-in-giappone-in-un-film-toccante-e-appassionante/7971045/">Ritrovarsi a Tokyo, l’inferno dell’affido condiviso per un padre francese in Giappone in un film toccante e appassionante</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  21. Bersani a La7: “Meloni e Salvini vogliono spiegarci morale e religione, arruolano Dio come sottosegretario”

    Wed, 30 Apr 2025 14:52:16 -0000

    “Nell’ideologia che accomuna Meloni, Salvini e Milei, tra le tante cose c’è l’idea di spiegare a noi e al Papa di turno la religione e la morale, arruolando Dio come se fosse un sottosegretario“. Così a Dimartedì (La7) Pier Luigi Bersani commenta le posizioni espresse anni fa su Papa Francesco dal presidente argentino Javier Milei, […]

    L'articolo Bersani a La7: “Meloni e Salvini vogliono spiegarci morale e religione, arruolano Dio come sottosegretario” proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>&#8220;Nell&#8217;ideologia che accomuna <strong>Meloni, Salvini e Milei</strong>, tra le tante cose c&#8217;è <strong>l&#8217;idea di spiegare a noi e al Papa di turno la religione e la morale</strong>, <strong>arruolando Dio come se fosse un sottosegretario</strong>&#8220;. Così a <a href="http://www.la7.it/dimartedi" target="_blank" rel="noopener"><em><strong>Dimartedì</strong></em></a> (La7) <strong>Pier Luigi Bersani</strong> commenta le posizioni espresse anni fa su <strong>Papa Francesco</strong> dal presidente argentino Javier Milei, dall&#8217;attuale premier Giorgia Meloni e dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini.<br /> E aggiunge: &#8220;Non è un caso che la Meloni, dopo i funerali di Papa Francesco, <strong>i colloqui li abbia avuti solo con Milei e con Orban</strong>, il resto erano tutte sedie. In ogni caso, rispetto alla destra di <strong>Berlusconi</strong> con questi c&#8217;è un salto di qualità: almeno il berlusconismo, da buon peccatore, che fosse ateo o devoto, delegava tutto alla Chiesa, nel senso che la Chiesa gli diceva il non negoziabile e lui obbediva. <strong>Questi, invece, come Salvini, pensano sul serio quale sia il credo</strong>&#8220;.</p> <p>L&#8217;ex ministro dello Sviluppo Economico si esprime poi sul pontificato di Papa Francesco e muove una critica <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/04/30/il-ritorno-di-don-camillo/7970121/" target="_blank" rel="noopener">al <strong>cardinale Ruini</strong>, secondo cui adesso <strong>&#8220;bisogna restituire la Chiesa ai cattolici,</strong> mantenendo però l’apertura a tutti&#8221;</a>: &#8220;Dopo Papa Francesco, non sarà certamente possibile tornare indietro, perché <strong>questo Papa ha piantato dei chiodi nella roccia.</strong> A me fa molto sorridere quello che ha detto il cardinale Ruini &#8211; continua &#8211; Lui distingue tra il popolo cattolico, che avrebbe qualche riserva su Papa Francesco, e i laici, che vorrebbero la prosecuzione del suo operato. <strong>Ma il popolo è uno solo. Come fai a ragionare così?</strong> A parte il fatto che il Vangelo veniva predicato all&#8217;esterno e non restava nel chiuso della comunità cattolica, ma il popolo, che creda o non creda, è quello lì&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/bersani-meloni-salvini-papa-francesco-ruini-milei/7971010/">Bersani a La7: &#8220;Meloni e Salvini vogliono spiegarci morale e religione, arruolano Dio come sottosegretario&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  22. Lucio Corsi fa le prove generali al Concertone del Primo Maggio: poi inizia l’avventura dell’Eurovision Song Contest 2025

    Wed, 30 Apr 2025 14:42:00 -0000

    Lucio Corsi non si ferma mai. Il 4 maggio a Milano si terrà l’ultima tappa del suo tour nei club iniziato da Bologna il 10 aprile scorso. Ma l’autore di “Volevo essere un duro”, secondo posto al Festival di Sanremo 2025, è atteso sul palco del Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni in […]

    L'articolo Lucio Corsi fa le prove generali al Concertone del Primo Maggio: poi inizia l’avventura dell’Eurovision Song Contest 2025 proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Lucio Corsi</strong> non si ferma mai. Il 4 maggio a Milano si terrà l&#8217;ultima tappa del suo tour nei club iniziato da Bologna il 10 aprile scorso. Ma l&#8217;autore di &#8220;Volevo essere un duro&#8221;, secondo posto al Festival di Sanremo 2025, è atteso sul palco del Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. <strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/21/olly-eurovision-song-contest-decisione-lucio-corsi-album-volevo-essre-un-duro-intervista/7922138/">Una prova generale in vista della partecipazione al prossimo Eurovision Song Contest 2025 dal 13 maggio al 17 maggio a Basilea</a></strong>.</p> <p>A giugno avrà invece inizio “Estate 2025” nei festival estivi italiani, 28 appuntamenti che comprendono anche gli imperdibili show di “Ippodromi 2025” a Roma e Milano (21 giugno al Rock in Roma, Ippodromo delle Capannelle e 7 settembre al Milano Summer Festival, Ippodromo Snai San Siro).</p> <p>Nella scaletta della performance di Lucio Corsi non mancheranno i brani dell&#8217;ultimo disco che porta il titolo del brano sanremese: &#8220;Ho cercato di cantare in maniera chiara e diretta di persone. &#8216;Volevo essere un duro&#8217; è nato strisciando sui marciapiedi, nascondendomi negli armadi o sotto le zampe dei tavoli, girando tra i panni sporchi nelle lavatrici, appendendomi con le mollette ai capelli ai panni stesi, cercando ricordi non miei nei cappelli degli altri, cercando nuovi orizzonti nelle scarpe degli altri. Dopo circa due anni ho trovato nove canzoni diverse e le ho convinte ad andare ad abitare nello stesso palazzo&#8221;.</p> <p>Sul palco con Corsi ci saranno anche: Achille Lauro, Alfa, Andrea Cerrato, Anna and Vulkan, Anna Carol, Anna Castiglia, Arisa, Bambole di Pezza, Brunori Sas, Carl Brave, Centomilacarie, Dente, Ele A, Elodie, Eugenio in Via di Gioia, Federica Abbate, Franco126, Fulminacci, Gabry Ponte, Gaia, Gazzelle, Ghali, Giglio, Giorgia, Giorgio Poi, Giulia Mei, i Benvegnù, Il Mago del Gelato, I Patagarri, Joan Thiele, Legno &amp; Gio Evan, Leo Gassmann, Luchè, Mimì, Mondo Marcio, Orchestraccia ft. Mundial, Pierdavide Carone, Rocco Hunt, Senhit, Serena Brancale, Shablo con special guests, The Kolors e Tredici Pietro.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/lucio-corsi-fa-le-prove-generali-al-concertone-del-primo-maggio-poi-inizia-lavventura-delleurovision-song-contest-2025/7971024/">Lucio Corsi fa le prove generali al Concertone del Primo Maggio: poi inizia l&#8217;avventura dell&#8217;Eurovision Song Contest 2025</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  23. L’incoerenza di Kyrgios: attacca Sinner, ma difende l’amico Purcell che si è auto-denunciato per doping

    Wed, 30 Apr 2025 14:36:44 -0000

    Nick Kyrgios non si è mai risparmiato nel criticare Jannik Sinner riguardo al caso Clostebol, con continui attacchi e frecciatine lanciate sui social network. Era già ovvio come dietro le sue accuse all’italiano non ci fosse nessuna motivazione nobile: la questione che ha coinvolto Sinner non c’entra nulla con la vera lotta al doping. Kyrgios […]

    L'articolo L’incoerenza di Kyrgios: attacca Sinner, ma difende l’amico Purcell che si è auto-denunciato per doping proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p><strong>Nick Kyrgios</strong> non si è mai risparmiato nel <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/15/kyrgios-commenta-accordo-sinner-wada-tweet-critiche-news/7879164/" target="_blank" rel="noopener"><strong>criticare Jannik Sinner</strong> riguardo al caso Clostebol</a>, con continui<strong> attacchi e frecciatine</strong> lanciate sui<strong> social network</strong>. Era già ovvio come dietro le sue accuse all&#8217;italiano non ci fosse nessuna motivazione <strong>nobile</strong>: la questione che ha coinvolto Sinner non c&#8217;entra nulla con la vera<strong> lotta al doping</strong>. Kyrgios attaccava Sinner per avere notorietà e per un odio personale. La dimostrazione è arrivata oggi, quando l&#8217;australiano ha mostrato tutta la sua <strong>incoerenza</strong> sul tema doping commentando la <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/29/max-purcell-sospeso-doping-tennis-auto-denuncia-iniezione-vitamine-news/7969519/" target="_blank" rel="noopener"><strong>sospensione</strong> rimediata dal connazionale <strong>Max Purcell</strong>, condannato ieri dall’Itia a 18 mesi di stop forzato.</a></p> <p>“Onestamente, ma <strong>quanto è ridicola la sospensione di Purcell?</strong> Vitamine? Possiamo davvero giustificarla? Oppure possiamo semplicemente ammettere che <strong>l’intero sistema è fallito</strong>?”, ha scritto l&#8217;australiano su X. Ma i<strong> casi di Sinner e <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/28/iga-swiatek-positiva-doping-tennista-squalificata-contaminazione-melatonina/7784544/" target="_blank" rel="noopener">Swiatek</a></strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/28/iga-swiatek-positiva-doping-tennista-squalificata-contaminazione-melatonina/7784544/" target="_blank" rel="noopener"> (anche lei finita nel mirino di Kyrgios in più occasioni)</a> <strong>non sono paragonabili</strong> a quello di Purcell. Il doppista numero 12 al mondo ha accettato una <strong>sospensione di 18 mesi</strong> dopo aver ricevuto un paio di iniezioni di <strong>vitamine</strong> che hanno superato i limiti di <strong>100 ml in 12 ore</strong> consentiti dal <em>Tennis Anti-Doping Programme</em>.</p> <p>“Purcell <strong>ha ammesso le violazioni</strong>, a seguito di un’indagine completa da parte dell’Itia, che ha incluso la raccolta di prove e colloqui con il giocatore. La<strong> piena collaborazione del tennista </strong>e la condivisione delle informazioni hanno permesso una<strong> riduzione del 25% della sanzione</strong>“, ha informato l&#8217;Itia che però è entrata anche in possesso di una <strong>chat</strong> di Purcell con un amico in cui rivelava di aver <strong>chiesto</strong> alla clinica dove ha fatto le iniezioni di <strong>non conservare le ricevute</strong>, preoccupandosi di come giustificare quelle trasfusioni e <strong>verificando solo in un secondo momento</strong> se la <strong>procedura</strong> si fosse svolta<strong> in conformità con le normative</strong> antidoping. In sostanza, l&#8217;australiano ha violato le regole dato che ha ricevuto una dose di vitamine superiore al limite consentito e in più ha cercato di nasconderne le tracce. <strong>Sinner e Swiatek</strong> invece hanno fornito <strong>prove</strong> a sufficienza di come la loro fosse stata una <strong>contaminazione involontaria.</strong></p> <p>Evidentemente però <strong>a Kyrgios </strong>tutto questo<strong> non importa</strong>: “Morale della storia: prendete gli steroidi, ma non le vitamine”, ha infatti scritto in un altro tweet. Il<strong> caso Purcell</strong> era <strong>scoppiato</strong> lo scorso <strong>12 dicembre</strong> e anche in quel momento il 30enne australiano ha subito <strong>preso posizione</strong> sui social <strong>contro il sistema antidoping</strong>: “Dov’era questo tipo di annuncio quando sono stati sospesi i <strong>dopati come Iga e Sinner?</strong> I numeri 1 del tennis sono entrambi positivi,<strong> siamo alla frutta</strong>”. Per fortuna però, l&#8217;opinione di <strong>Kyrgios</strong> non viene presa in considerazione dalle aule dei tribunali. E anche sul campo il suo <em>status</em> ormai è <strong>ai minimi storici.</strong> Su 5 partite disputate in stagione, ne ha <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/20/kyrgios-vince-dopo-piu-2-anni-895-giorni-appoggia-sindacato-ptpa-djokovic/7921782/" target="_blank" rel="noopener">vinta una sola contro McDonald a Miami</a>. Per il resto, solo delusioni: il classe 1995 ha vinto solamente 2 set in tutto il 2025.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/kyrgios-difende-purcell-doping-differenze-caso-sinner/7970823/">L&#8217;incoerenza di Kyrgios: attacca Sinner, ma difende l&#8217;amico Purcell che si è auto-denunciato per doping</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  24. Strage di Bologna, per Paolo Bellini ultimo atto in Cassazione il prossimo 30 giugno. Accusa e difesa a confronto

    Wed, 30 Apr 2025 14:29:34 -0000

    È stato fissato al prossimo 30 giugno il processo in Cassazione per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, accusato della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e condannato all’ergastolo in primo e secondo grado. Fu lui, killer a pagamento e terrorista di destra che – insieme ai Nar Valerio Fioravanti, Francesca […]

    L'articolo Strage di Bologna, per Paolo Bellini ultimo atto in Cassazione il prossimo 30 giugno. Accusa e difesa a confronto proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>È stato fissato al prossimo 30 giugno il processo in Cassazione per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale <strong>Paolo Bellini</strong>, accusato della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e condannato all&#8217;ergastolo in primo e secondo grado. Fu lui,<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/06/strage-di-bologna-chi-e-paolo-bellini-dallestremismo-nero-alla-seconda-trattativa-a-suo-carico-un-video-e-una-intercettazione/6550641/"> killer a pagamento e terrorista di destra</a> che – insieme ai Nar<strong> Valerio Fioravanti</strong>, <strong>Francesca Mambro</strong> e<strong> Luigi Ciavardini</strong> (condannati in via definitiva) e <strong>Gilberto Cavallini</strong> (<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/27/strage-di-bologna-confermata-in-appello-la-condanna-allergastolo-per-gilberto-cavallini/7305809/">condannato in appello</a>), <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/05/strage-di-bologna-prova-eclatante-che-licio-gelli-e-i-servizi-segreti-di-damato-contribuirono-le-motivazioni-dei-giudici/7121666/">finanziati da Licio Gelli e coperti dai servizi segreti</a>, a portare o ad aiutare coloro che portarono l’ordigno che provocò la “micidiale esplosione” causando “l’orribile strage” secondo i giudici dell&#8217;appello. Oltre a Bellini affronteranno il processo davanti ai giudici della Suprema corte anche l’ex capitano dei carabinieri <strong>Piergiorgio Segatel,</strong> condannato a sei anni per depistaggio, e <strong>Domenico Catracchia</strong>, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, condannato a quattro anni per false informazioni al pubblico ministero.</p> <p>I giudici della <strong>Corte d’assise d’appello di Bologna</strong> –<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/08/bellini-processo-strage-bologna/7615895/"> che l’8 luglio 2024 hanno confermato l’ergastolo nei confronti di Paolo Bellini</a> – nelle 421 pagine di motivazioni del verdetto non solo ribadiscono le conclusioni dei giudici di primo grado ma aggiungono: “È provata, al di là di ogni ragionevole dubbio, la consapevole e premeditata partecipazione attiva del Bellini alla strage di Bologna”. Un verdetto che arriva a pochi mesi dal 45° anniversario della strage e su cui dovrà esprimersi solo la Cassazione che sarà chiamata anche a vagliare le matrice e le coperture di altissimo livello che, sia per i giudici di primo che di secondo grado, i terroristi hanno ricevuto e su cui hanno potuto contare per anni.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>I 18 motivi della difesa &#8211;</strong> </span>Contro questo verdetto hanno presentato appello i difensori Bellini. Per gli avvocati “le due sentenze conformi” non hanno rispettato “lo standard valutativo della prova indiziaria, in quanto sia nell’operazione propedeutica consistente nella valutazione di ogni singola prova, sia nella valutazione globale, riteniamo che non abbiano risolto la fisiologica parzialità, e connessa relativa ambiguità, di ciascun indizio, per pervenire alla certezza che consente di attribuire il reato all&#8217;imputato &#8216;al di là di ogni ragionevole dubbio’”. Antonio Capitella e Manfredo Fiormonti, nel ricorso depositato in Cassazione per chiedere “l’annullamento, con o senza rinvio”, hanno elencato 18 motivi. Tra questi anche il rigetto della richiesta di citare nuovamente come testimone la nipote di Paolo Bellini, <strong>Daniela</strong>, che in primo grado era stata citata dall’accusa e si era avvalsa della facoltà di non rispondere: “Una teste fondamentale – per i due difensori &#8211; perché avrebbe deposto sul fatto decisivo se erano o meno passati per Bologna, oppure avevano ininterrottamente viaggiato da <strong>Scandiano</strong> fino a <strong>Rimini</strong>”.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>La nipote &#8211;</strong></span> Bellini ha sempre dichiarato di non essere stato in stazione perché in viaggio con i suoi familiari al passo del Tonale, mentre per l’accusa e per i giudici di primo e di secondo grado Bellini e i suoi familiari partirono da Rimini più tardi, intorno all’ora di pranzo. Ore dopo che il tetto della sala d’aspetto collassasse per effetto della deflagrazione. Bellini si era fatto vedere in giro con la bimba proprio per costituirsi l’alibi, poi crollato per effetto del video e delle testimonianze. Per i magistrati dell’appello “non si è in presenza di un alibi semplicemente ‘fallito’, ma di un alibi <strong>appositamente preordinato ed apparentemente solidissimo e granitico</strong> in quanto egli, diverse ore prima della strage, si è fatto consegnare da terze persone lontane da Bologna una bambina (<strong>la nipote Daniela</strong>, ndr) con la quale si è poi fatto vedere da altre persone dopo la strage ancora lontano da Bologna, alibi rivelatosi falso soprattutto per una circostanza assolutamente fortuita e imprevedibile, vale a dire un video girato da un turista straniero per ricordo famigliare”. Si tratta del video di <strong>Harald Polzer</strong>, girato dalle ore 10.13 del 2 agosto 1980.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>L&#8217;orologio &#8211;</strong> </span>Altro elemento per chiedere l’annullamento della sentenza, per Capitella e Fiormonti, è “l’aver omesso di accertare <strong>l’orario segnato sull’orologio indossato</strong> da una signora ripresa dietro l’anonimo ritenuto Paolo Bellini, oppure di accertare l’orario in cui sono state riprese le immagini nelle quali compare l’anonimo ritenuto Paolo Bellini con il ricorso allo strumento del Sun Earth Tools, secondo le regole della scienza gnomonica”. Per i due legali, infatti, l’orologio della signora segnerebbe le 12.15 o le 13.15, orari in cui Bellini non poteva essere presente in stazione. La questione dell&#8217;orologio era stata già proposta dalla difesa e l&#8217;accusa, sostenuta dal pg di Bologna Nicola Proto, aveva spiegato perché non poteva essere così. &#8220;Quelle immagini non potevano essere girate alle 13.15 perché il treno su cui si trovava Polzer non era più sul posto alle 13.15 e lui non avrebbe mai potuto girare le riprese a quell’ora- Sul binario &#8211; aveva sostenuto Proto – rimasero solo le carrozze 9 e 10, mentre Polzer si trovava nella carrozza 11, che poco dopo l’esplosione (che avvenne alle 10.25, ndr) fu spostata per consentire il passaggio dei soccorsi dal binario 1 al binario 3”. Proto poi aveva citato quella che aveva definito una “prova formidabile” ovvero le immagini di un filmato di <strong>una tv amatoriale in cui il cameramen</strong> inquadra l’orologio del terzo binario che segna le 11.23 e dal treno su cui viaggiava Polzer erano già state staccate le carrozze dalla 11 alla 14. Quindi secondo la ricostruzione della Procura generale, Polzer alle 13.15 non avrebbe potuto fare quelle riprese perché la carrozza su cui si trovava era già stata spostata altrove.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il finanziamento della strage &#8211;</strong> </span>Poi c’è il capitolo del “<strong>finanziamento della strage</strong>” e della “remunerazione degli esecutori materiali”, che per i difensori è contraddistinto da “mancanza, contraddittorietà e travisamento della prova”, così come c’è “manifesta illogicità” per quanto riguarda la presenza di Bellini alla stazione di Bologna e in relazione alla sua militanza in Avanguardia Nazionale. I legali mettono in discussione anche la perizia esplosivistica svolta da Danilo Coppe e Adolfo Gregori nel processo a carico dell’ex Nar Gilberto Cavallini, poi acquisita nel processo a Bellini, parlando di “travisamento della prova”.</p> <p>Inoltre spiegano che la Corte cade in errore “nel ritenere estranee al capo di imputazione e quindi alla contestazione operata nei confronti di Bellini tutte le condotte ascritte a<strong> Licio Gelli, Federico Umberto D’Amato, Umberto Ortolani e Mario Tedeschi</strong> integranti il mandato ed il finanziamento” della strage. “Dette condotte – spiegano &#8211; al contrario costituiscono un segmento del fatto contestato all’imputato, integranti un elemento costitutivo del reato di cui all’art. 285 c.p., con la conseguenza che, a causa della premorienza dei soggetti indicati, l’accertamento di un elemento costitutivo del reato è sottratto”.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>La figura di Bellini &#8211;</strong> </span>I giudici d&#8217;appello avevano invece rilevato che “dalla storia criminale di Paolo Bellini – killer a pagamento e disponibile a commettere su richiesta gravissimi delitti, anche per ragioni “politiche” e ciò sia PRIMA che dopo la strage di Bologna – dalla sua militanza in Avanguardia Nazionale, dai suoi rapporti con la destra eversiva militarmente organizzata, con i <strong>servizi di sicurezza</strong> e<strong> segreti deviati</strong> e con il procuratore della Repubblica <strong>Ugo Sisti</strong> nonché dalle coperture e protezioni ricevute anche da apparati istituzionali, in Italia ed all’estero, PRIMA e DOPO la strage di Bologna ed, altresì, dal suo acclarato ruolo di “infiltrato” nella mafia e di “mediatore” nella trattativa con esponenti mafiosi di altissimo ed apicale livello, emerge <strong>con assoluta evidenzia la sua piena disponibilità</strong> a partecipare ad operazioni delittuose gravissime per ricevere in contropartita agevolazioni, protezioni ed anche compensi in denaro, compensi in denaro che Licio Gelli ha sicuramente versato per far compiere e depistare la strage di Bologna”.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>I collegamenti con Gelli &#8211;</strong></span> Inoltre sono stati ritenuti &#8220;provati anche i collegamenti personali tra Paolo Bellini e colui il quale aveva sua volta contatti personali con i finanziatori e gli organizzatori materiali della strage, poiché senza ombra di dubbio alcuno non solo sono provati i rapporti diretti tra <strong>Licio </strong><strong>Gelli e Federico Umberto D’Amato e Stefano Delle Chiaie</strong>, ma anche quelli tra quest’ultimo e l’imputato, entrambi militanti nella formazione di destra eversiva Avanguardia Nazionale”. I magistrati sottolineano che “è quindi provato che pochi giorni prima della strage di Bologna, Marco Ceruti, factotum di Licio Gelli, ed anche quest’ultimo, si trovassero a Roma laddove vi erano anche due degli esecutori materiali del grave crimine, con la conseguenza che in uno di questi giorni (il 30 o il 31 luglio 1980) è<strong> stato possibile consegnare al Fioravanti e alla Mambro</strong> (o a un loro emissario) il compenso in denaro pattuito per commettere la strage”.</p> <p>Ci saranno questi elementi al vaglio dei giudici della VI sezione della Cassazione. Il verdetto potrebbe arrivare prima del 45° anniversario del massacro della sala d&#8217;aspetto di seconda classe che esplose portandosi via 85 vite e lasciando tra le macerie e la polvere quelle di altri oltre 200 persone.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/30/strage-di-bologna-per-paolo-bellini-ultimo-atto-in-cassazione-il-prossimo-30-giugno-accusa-e-difesa-a-confronto/7970878/">Strage di Bologna, per Paolo Bellini ultimo atto in Cassazione il prossimo 30 giugno. Accusa e difesa a confronto</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>