Pipes Feed Preview: Il Fatto Quotidiano

  1. Conte alla festa di FdI: “L’assenza di Schlein? La sedia vuota qui è quella di Meloni” – Video

    Sat, 13 Dec 2025 17:53:17 -0000

    “L’assenza di Elly Schlein ad Atreju? C’è anche una sedia vuota importante qui”, quella di “Giorgia Meloni, la padrona di casa. Mi aveva invitato a venire, aveva esteso l’invito anche a me, e io ho detto di sì, poteva esserci lei da buona padrona di casa. Però verrà il giorno, io sono sicuro che verrà […]

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    <p>&#8220;L&#8217;assenza di <strong>Elly Schlein</strong> ad <strong>Atreju</strong>? C&#8217;è anche una sedia vuota importante qui&#8221;, quella di &#8220;<strong>Giorgia Meloni</strong>, la padrona di casa. Mi aveva invitato a venire, aveva esteso l’invito anche a me, e io ho detto di sì, poteva esserci lei da buona padrona di casa. Però verrà il giorno, io sono sicuro che verrà un giorno in cui faremo questo confronto&#8221;. Lo ha detto il leader del M5s, <strong>Giuseppe Conte</strong>, parlando dal palco di Atreju, la kermesse di FdI in corso a Roma.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/conte-atreju-schlein-meloni-assente-oggi/8226855/">Conte alla festa di FdI: &#8220;L&#8217;assenza di Schlein? La sedia vuota qui è quella di Meloni&#8221; &#8211; Video</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  2. Conte ad Atreju punge Meloni: “Genuflettersi a Trump e accettare ciò che desidera non è patriottico”

    Sat, 13 Dec 2025 17:33:28 -0000

    “Se mi sento patriota? Certo, ma bisogna intendersi sul significato. Per esempio per me non è patriottismo andare a Washington e inchinarsi e genuflettersi a Donald Trump e promettere acquisti di gas liquido, di armi, zero tassazione ai giganti del web americano. Senza peraltro chiedere nulla in cambio”. Lo ha detto alla festa dei giovani […]

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    <p>&#8220;Se mi sento patriota? Certo, ma bisogna intendersi sul significato. Per esempio per me <strong>non è patriottismo</strong> andare a Washington e inchinarsi e <strong>genuflettersi</strong> a <strong>Donald Trump</strong> e promettere acquisti di gas liquido, di armi, zero tassazione ai giganti del web americano. Senza peraltro chiedere nulla in cambio&#8221;. Lo ha detto alla festa dei giovani di FdI, Atreju, il presidente del M5s, <strong>Giuseppe Conte</strong>, intervistato da <strong>Tommaso Cerno</strong>, che da poche settimane dirige il Giornale. Il riferimento dell&#8217;ex presidente del Consiglio va a <strong>Giorgia Meloni</strong>, e infatti la platea di Atreju lo ha fischiato. &#8220;Mi spiace rompere il clima di festa della vostra kermesse &#8211; ha aggiunto Conte &#8211; ma vi devo dire le cose come stanno, questi sono fatti&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/conte-meloni-atreju-trump-patriottismo-news/8226827/">Conte ad Atreju punge Meloni: &#8220;Genuflettersi a Trump e accettare ciò che desidera non è patriottico&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  3. Il film patrocinato dagli esorcisti scala le classifiche negli Stati Uniti: “Abbiamo evitato il sensazionalismo”

    Sat, 13 Dec 2025 17:31:54 -0000

    Un fenomeno da botteghino, la sorpresa dell’anno, il successo che non t’aspetti. Tra mille possibili frase fatte, un unico dato certo: nessuno – sbagliando – avrebbe mai scommesso un euro sull’exploit di un’opera del genere. Al centro del caso cinematografico il docu-film indipendente patrocinato dall’Associazione internazionale esorcisti (Aie) Libera Nos – Il Trionfo sul Male, […]

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    <p>Un fenomeno da <strong>botteghino</strong>, la sorpresa dell&#8217;anno, il successo che non t&#8217;aspetti. Tra mille possibili frase fatte, un unico dato certo: nessuno &#8211; sbagliando &#8211; avrebbe mai scommesso un euro sull&#8217;exploit di un&#8217;opera del genere. Al centro del caso cinematografico il docu-film indipendente patrocinato dall’Associazione internazionale esorcisti (Aie) <em>Libera Nos &#8211; Il Trionfo sul Male</em>, diretto da <strong>Giovanni Ziberna</strong> e <strong>Valeria Baldan.</strong> &#8220;Sorprendentemente, sta scalando le classifiche oltreoceano e continua il suo percorso internazionale tra successi, nuove uscite e un interesse crescente da parte di un pubblico globale”, fa sapere l&#8217;Aie. Dopo l’uscita nelle sale della Spagna e dei Paesi dell’America Latina, il film ha debuttato negli Stati Uniti con il titolo &#8216;<em>Triumph over evil &#8211; battle of the exorcists</em>&#8216; ottenendo risultati inaspettati: nella settimana di lancio ha raggiunto l’8° posto al <strong>box office Usa</strong> tra le uscite indipendenti. “Il film &#8211; spiegano gli esorcisti &#8211; affronta con rigore e sensibilità il tema complesso dell’azione demoniaca straordinaria e del ministero dell’esorcistato attraverso le testimonianze reali degli esorcisti e un linguaggio visivo di forte impatto che evita il facile sensazionalismo&#8221;. Il film uscirà in <strong>Francia</strong> nel 2026.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/libera-nos-film-esorcisti-box-office-news/8226848/">Il film patrocinato dagli esorcisti scala le classifiche negli Stati Uniti: &#8220;Abbiamo evitato il sensazionalismo&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  4. Trovato un cadavere in un baule a Campi Bisenzio, in casa la madre denutrita e i due fratelli

    Sat, 13 Dec 2025 16:50:06 -0000

    Sabato 13 dicembre i vigili urbani di Campi Bisenzio, a Firenze, hanno trovato il corpo di un uomo senza vita all’interno di un baule, in un’abitazione della frazione di Sant’Angelo a Lecore dove il morto viveva insieme all’anziana madre trovata in stato di denutrizione e ai due fratelli di età compresa tra i 30 e […]

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    <p>Sabato 13 dicembre i vigili urbani di <strong>Campi Bisenzio</strong>, a Firenze, hanno trovato il corpo di un uomo senza vita all’interno di un<strong> baule</strong>, in un’abitazione della frazione di <strong>Sant&#8217;Angelo a Lecore</strong> dove il morto viveva insieme all’anziana madre trovata in stato di denutrizione e ai due fratelli di età compresa tra i 30 e i 40 anni.</p> <p>Il controllo nell’appartamento è scattato a seguito di una <strong>segnalazione</strong>. Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe deceduto da diverso tempo. Sul posto è intervenuto il pubblico ministero di turno della <strong>Procura di Firenze</strong>, che ascolterà i familiari:</p> <p>Dai primi accertamenti sul cadavere non sarebbero emersi elementi riconducibili a una<strong> morte violenta</strong>, ma le condizioni del cadavere farebbero risalire la morte a molto tempo prima del ritrovamento. L’uomo aveva 32 anni ed era, secondo le prime informazioni, il più giovane dei tre fratelli, tutti residenti con la madre nella casa di via Ippolito Nievo.</p> <p>Gli stessi vigili urbani avevano fatto un primo intervento la sera del 12 dicembre in base a una segnalazione che hanno ricevuto, non è chiaro al momento se dai <strong>vicini</strong> o dal <strong>118</strong> per un intervento di soccorso proprio all’anziana donna. In quella prima ispezione di venerdì non era però emerso nulla, poi sabato mattina sono tornati e in una delle camere hanno individuato il baule con il cadavere.</p> <p>La donna era in gravi condizioni di salute ed è stata ricoverata in ospedale. I figli sono stati accompagnati presso gli uffici della polizia locale di Campi e sono stati sentiti. Da quanto emerge la famiglia non risulta fra quelle seguite dagli<strong> assistenti sociali</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/polizia-municipale-cadavere-baule-bisenzio/8226839/">Trovato un cadavere in un baule a Campi Bisenzio, in casa la madre denutrita e i due fratelli</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  5. “Cent’anni non sono abbastanza. Vuoi vivere di più e io lo faccio. Ho una gamba malconcia, ma ballo”: festa per Dick Van Dyke, lo spazzacamino di “Mary Poppins”

    Sat, 13 Dec 2025 16:37:32 -0000

    “Cam-caminì, cam-caminì, spazzacamin…Allegro e felice pensieri non ho” cantava felice e spensierato nel film cult “Mary Poppins” lo spazzacamino Bert, nel lontano 1964. L’attore che ha dato il volo al celebre personaggio, Dick Van Dyke, compie oggi 13 dicembre 100 anni. Una cosa è certa, Dick Van Dyke non ha intenzione di cedere: “Cent’anni non […]

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    <p>&#8220;Cam-caminì, cam-caminì, spazzacamin&#8230;Allegro e felice pensieri non ho&#8221; cantava felice e spensierato nel film cult &#8220;<strong>Mary Poppins&#8221;</strong> lo spazzacamino Bert, nel lontano 1964. L&#8217;attore che ha dato il volo al celebre personaggio, <strong>Dick Van Dyke,</strong> compie oggi 13 dicembre 100 anni. Una cosa è certa, Dick Van Dyke non ha intenzione di cedere: <strong>&#8220;Cent&#8217;anni non sono abbastanza. Vuoi vivere di più, e io ho intenzione di farlo.</strong> Ho una gamba malandata, non so per quale motivo ma provo ancora a ballare&#8221;. Per il compleanno si stanno svolgendo celebrazioni in tutti gli Stati Uniti, incluso un flash mob a Malibu, dove vive l’attore.</p> <p><strong>È stato inserito nella Hollywood Walk of Fame nel 1993 e successivamente nella Television Hall of Fame nel 1995</strong>. Nel 2017, ha ricevuto il Britannia Award for Excellence in Television e si è scusato ironicamente con i membri della Bafta &#8220;per aver inflitto loro il più atroce accento cockney nella storia del cinema&#8221; con la sua interpretazione di Bert in &#8220;Mary Poppins&#8221;.</p> <p>Nato il 13 dicembre 1925 a West Plains, Missouri, l’attore si è interessato al mondo dello spettacolo in tenera età dopo aver visto i film di Stanlio e Ollio (Laurel and Hardy).<strong> La sua popolarità come annunciatore radiofonico lo portò a firmare un contratto con la Cbs e, dopo alcuni programmi tv,</strong> si affermò come un nome familiare al grande pubblico grazie alla sua interpretazione nel musical &#8220;Bye Bye Birdie&#8221;, che gli valse la vittoria di un Tony Award nel 1961.</p> <p>Al programma di informazione statunitense &#8220;Good Morning America (Gma), ha confidato: &#8220;Ho interpretato spesso uomini anziani come arrabbiati e brontoloni, ma non è affatto così. Non conosco altri centenari, ma posso parlare per me stesso&#8221;.</p> <p>Van Dyke è anche il soggetto di un nuovo documentario e ha pubblicato un libro intitolato<strong> &#8220;100 Rules For Living To 100: An Optimist’s Guide To A Happy Life&#8221; (100 Regole per Vivere fino a 100 Anni: la Guida di un Ottimista a una Vita Felice)</strong>. L’attore attribuisce parte della sua longevità alla moglie Arlene Silver, di 46 anni più giovane, sposata nel 2012. &#8220;È un privilegio e un onore prendermi cura di lui e renderlo felice&#8221;, ha dichiarato lei a Gma. Van Dyke ha quattro figli &#8211; Barry, Carrie, Christian e Stacy &#8211; avuti dalla sua prima moglie, Margie Willett, dalla quale ha divorziato nel 1984 dopo 36 anni di matrimonio.</p> <p>Ha poi avuto una relazione trentennale con Michelle Triola Marvin, scomparsa nell’ottobre 2009 all’età di 76 anni. Tra il 1961 e il 1966, l&#8217;attore è stato protagonista della sitcom &#8220;The Dick Van Dyke Show&#8221;, che lo ha reso una star della TV. Ha inoltre trovato il successo con la serie televisiva <strong>&#8220;Diagnosis: Murder&#8221;</strong> (in Italia &#8220;Un detective in corsia&#8221;), andata in onda dal 1993 al 2001 e da cui sono stati tratti alcuni film per la TV.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/centanni-non-sono-abbastanza-vuoi-vivere-di-piu-e-io-lo-faccio-ho-una-gamba-malconcia-ma-ballo-festa-per-dick-van-dyke-lo-spazzacamino-di-mary-poppins/8226785/">&#8220;Cent&#8217;anni non sono abbastanza. Vuoi vivere di più e io lo faccio. Ho una gamba malconcia, ma ballo&#8221;: festa per Dick Van Dyke, lo spazzacamino di &#8220;Mary Poppins&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  6. Fiumicino, addetto alle pulizie trova una borsa con 10mila euro e la consegna alla polizia: “Ho fatto quello che è giusto”

    Sat, 13 Dec 2025 16:32:58 -0000

    Trova una borsa incustodita con dentro 10mila euro in contanti mentre, come ogni mattina, stava lavorando all’aeroporto di Fiumicino. Non ci pensa due volte: la consegna immediatamente alla polizia presente nello scalo e torna a lavorare. Il protagonista di questa storia è Oumar Ndiaye, 45enne addetto alle pulizie dell’aeroporto della Capitale. Originario del Senegal e […]

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    <p>Trova una <strong>borsa</strong> <strong>incustodita</strong> con dentro <strong>10mila euro in contanti </strong>mentre, come ogni mattina, stava lavorando all&#8217;aeroporto di Fiumicino. Non ci pensa due volte: la consegna immediatamente alla polizia presente nello scalo e torna a lavorare. Il protagonista di questa storia è <strong>Oumar</strong> <strong>Ndiaye</strong>, 45enne addetto alle pulizie dell&#8217;aeroporto della Capitale. Originario del Senegal e da 20 anni vive in Italia insieme alla moglie e i due figli: da un anno è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato dall&#8217;azienda barese &#8220;la Lucente Spa&#8221; e lavora a Fiumicino.</p> <p>Non è strano per gli addetti che lavorano nello scalo più grande d&#8217;Italia trovare degli oggetti smarriti. Questa volta però quella borsa era piena di banconote da 100 euro. &#8220;<strong>Non avevo visto in vita mia così tanti soldi</strong>&#8220;, ha raccontato Oumar, come riporta il <em>Corriere del Mezzogiorno</em>. Il suo gesto onesto e corretto non è passato inosservato e a lui sono arrivati i <strong>complimenti</strong> dei colleghi, del personale aeroportuale e dell&#8217;azienda per la quale lavora. Ma il 45enne sembra quasi sorpreso: &#8220;Mi hanno detto che ho fatto un bel gesto. Io ho risposto che <strong>è ciò che mi hanno insegnato</strong> ed era ciò che <strong>era</strong> <strong>corretto</strong> <strong>fare</strong>. Sono contento del mio lavoro, con cui riesco a mantenere la mia famiglia&#8221;, ha concluso.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/fiumicino-borsa-10mila-euro-consegnata-oumar-ndiaye-notizie/8226808/">Fiumicino, addetto alle pulizie trova una borsa con 10mila euro e la consegna alla polizia: &#8220;Ho fatto quello che è giusto&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  7. Hamas e Israele contro il report Amnesty. I miliziani negano i crimini di guerra, l’ong conferma che Tel Aviv ha ucciso suoi cittadini

    Sat, 13 Dec 2025 16:14:51 -0000

    Protestano sia Hamas che Israele dopo la pubblicazione del rapporto di Amnesty International intitolato Prendere di mira i civili: omicidi, prese di ostaggi e altre violazioni da parte di gruppi armati palestinesi in Israele e Gaza. Protestano perché entrambi vorrebbero che le informazioni contenute nelle 177 pagine prodotte dalla ong rispecchiassero maggiormente i contenuti delle […]

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    <p>Protestano sia <strong>Hamas</strong> che <strong>Israele</strong> dopo la pubblicazione del rapporto di <strong>Amnesty International</strong> intitolato <em><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/11/hamas-crimini-umanita-amnesty-report-news/8223805/">Prendere di mira i civili: omicidi, prese di ostaggi e altre violazioni da parte di gruppi armati palestinesi in Israele e Gaza</a></em>. Protestano perché entrambi vorrebbero che le informazioni contenute nelle 177 pagine prodotte dalla ong rispecchiassero maggiormente i contenuti delle proprie propagande: il partito armato palestinese nega le responsabilità che gli vengono attribuite dal 7 ottobre 2023, mentre Israele ritiene le accuse contro il Movimento islamico di resistenza troppo morbide. E pure il riconoscimento dell&#8217;utilizzo del <strong>protocollo Hannibal</strong> non sarà certo piaciuto a Tel Aviv.</p> <h2>Le accuse di Hamas e Israele al rapporto Amnesty</h2> <p>Nel documento, Amnesty accusa Hamas e gli altri gruppi armati palestinesi di <strong>crimini di guerra</strong> e contro <strong>l’umanità</strong>, per l’orrore inflitto ai civili israeliani: <strong>violenze sessuali</strong>, <strong>torture</strong>, <strong>rapimenti</strong> e <strong>omicidi</strong> contro persone inermi, nelle loro case, senza pietà per bambini e anziani. Eppure Hamas sostiene di non aver ucciso civili nell’eccidio del 7 ottobre 2023, né commesso violenze su persone senza divisa. Anzi attribuisce la morte di molti israeliani indifesi al fuoco amico dell’esercito di Tel Aviv. “Amnesty diffonde menzogne israeliane”, l’accusa lanciata da Hamas dopo la pubblicazione del rapporto sui crimini della milizia islamista. La miglior smentita alle accuse di Hamas contro l&#8217;ong arriva proprio da Tel Aviv che non ha apprezzato il rapporto. Ma per motivi opposti: &#8220;È molto lontano dal riflettere l’intera portata delle atroci violenze di Hamas&#8221;, ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri, <strong>Oren Marmorstein</strong>, definendo &#8220;di parte&#8221; l’organizzazione per i diritti umani.</p> <h2>L’eccidio del 7 ottobre e il protocollo Hannibal: almeno 15 israeliani vittime di fuoco amico</h2> <p>Attaccata da ambo i lati, Amnesty lascia parlare i dati e gli indizi raccolti. Ingenti, nel caso dei crimini commessi da Hamas e altri gruppi islamisti della a Gaza, dal 7 ottobre 2023 ad agosto 2025. Le sigle terroristiche coinvolte nelle violenze sono le <strong>Brigate Al-Quds</strong> e le <strong>Brigate dei martiri di</strong> <strong>Al-Aqsa</strong>. Ma all’eccidio del 7 ottobre, scrive Amnesty, hanno partecipato anche “uomini armati palestinesi in abiti civili”, compiendo “saccheggi diffusi di case e proprietà in comunità residenziali di Israele. Alcuni hanno partecipato anche a omicidi, distruzione di proprietà, rapimenti e altre violazioni gravi”. Giova ricordare i numeri del 7 ottobre: 1200 persone sono state uccise. Altre 251 – per lo più civili – sono state rapite e tenute in ostaggio a Gaza: in 36 casi, le persone sequestrate “erano già morte al momento della cattura”.</p> <p>Secondo Amnesty, “nella grande maggioranza dei casi, i responsabili delle uccisioni erano combattenti palestinesi”. Tuttavia il rapporto conferma vittime civili per mano dell’esercito israeliano, anche a causa del <strong>protocollo Hannibal</strong>: un codice militare che mette a rischio le stesse forze armate di Tel Aviv, pur di evitare il rapimento di un soldato Idf. “In alcuni casi, civili israeliani sono stati effettivamente uccisi dalle forze israeliane in caso di errata identificazione e/o nell&#8217;applicazione della direttiva Hannibal”, si legge nel rapporto. Amnesty cita i due attacchi a Be&#8217;eri e Nahal Oz: “Sono state uccise dal fuoco militare israeliano fino a <strong>12 persone</strong> e tre persone rispettivamente, secondo le indagini militari israeliane”. Ma è bene ricordare la responsabilità delle milizie palestinesi, il 7 ottobre. Anche perché, “l&#8217;esercito israeliano non era presente quando sono avvenute la maggior parte delle uccisioni”.</p> <h2>Il catalogo degli orrori del 7 ottobre</h2> <p>Il rapporto di Amnesty smentisce la narrazione di Hamas, secondo cui i miliziani avrebbero commesso violenze solo contro i soldati. “<strong>Combattenti</strong> pesantemente armati di fucili d&#8217;assalto, mitragliatrici, granate e granate a propulsione a razzo hanno compiuto attacchi sistematici e deliberati contro la <strong>popolazione civile</strong>”, si legge nel rapporto. Più di 3 mila combattenti palestinesi hanno superato il muro che separa Gaza da Israele, dopo che migliaia di <strong>razzi</strong> furono lanciati contro i civili israeliani, uccidendo e ferendo “diverse persone civili, per lo più minori”. Poi le violenze indiscriminate contro “i kibbutz di Be&#8217;eri, Holit, Kfar Azza, Magen, Nahal Oz, Re&#8217;im e Sufa, il moshav di Netiv HaAsara, le città di Ofakim e Sderot, la spiaggia di Zikim e il sito del festival musicale Nova”.</p> <p>A <strong>Be&#8217;eri</strong>, Amnesty conta 101 civili uccisi,” tra cui 10 minori, la più giovane dei quali Mila Cohen, di nove mesi, uccisa tra le braccia della madre nella stanza di sicurezza della famiglia”. Molte famiglie hanno contemplato l’orrore. Come “le due <strong>sorelle</strong> Yahel e Noiya Sharabi, di 13 e 16 anni, uccise insieme alla madre Lianne Brisley-Sharabi, 48 anni, nella loro casa a nord-ovest del kibbutz, dopo aver assistito alla cattura del padre, Eli Sharabi, 51 anni, da parte di combattenti delle Brigate Al-Qassam”. Il papà Eli, ostaggio a Gaza per 16 mesi, ha saputo dello sterminio di moglie e figlie solo al momento del rilascio.</p> <p><strong>Rotem Matthias</strong>, sedicenne del villaggio di <strong>Holit</strong>, “ha raccontato ad Amnesty International che degli uomini armati palestinesi hanno lanciato una granata nella stanza di sicurezza della sua casa di famiglia, uccidendo sua madre, Schahar Matthias, 50 anni, e suo padre, Sholmi Matthias, 47 anni”. Rotem ha detto di essersi salvato perché “sua madre lo ha fatto sdraiare sul pavimento in uno spazio piccolo tra il letto e il muro, e si è sdraiata sopra di lui, proteggendolo e salvandogli la vita”.</p> <p>I residenti di <strong>Kfar Azza</strong> hanno raccontato l’assalto alle case di israeliani disarmati, per un bilancio di 57 civili uccisi. Tra le vittime, gli ingneri trentenni “<strong>Hadar</strong> <strong>Rosenfeld</strong> e suo marito, <strong>Itay Berdichesky</strong>, uccisi a colpi di arma da fuoco nella loro abitazione, lasciando i loro gemelli di 10 mesi. Il cugino di Hadar, Yahav Winner, attore e regista di 36 anni, è stato ucciso nella sua casa mentre sua moglie è fuggita con la loro bambina di tre settimane e si è nascosta per ore fino a quando non sono state salvate.</p> <p>Neppure gli <strong>anziani</strong> e i <strong>migranti</strong> sono stati risparmiati. A <strong>Sderot</strong> “vi era un gruppo di 13 civili, la maggior parte pensionati provenienti da aree vicine, uccisi a colpi di arma da fuoco a una fermata dell&#8217;autobus nelle prime ore del mattino, mentre si accingevano a partecipare a una gita di un giorno verso il Mar Morto”. La violenza si è scagliata anche contro i lavoratori stranieri. Amnesty ha documentato l’omicidio di 14 lavoratori agricoli <strong>thailandesi</strong> tra <strong>Re&#8217;im</strong> e <strong>Nir Oz</strong>. In quest’ultima località i terroristi palestinesi hanno ucciso 10 studenti agricoli <strong>nepalesi</strong>. Una violenza cieca che non distingue più neppure la nazionalità. L’eccidio al <strong>Festival Nova</strong>, scrive Amnesty, non era neppure pianificato ma del tutto casuale: “Hanno sparato in aree piene di persone civili, hanno preso di mira civili terrorizzati che cercavano di fuggire e hanno dato la caccia ad altri nei luoghi dove cercavano di nascondersi – in rifugi antiaerei, bagni pubblici, fossi e cespugli”.</p> <h2>Gli ostaggi</h2> <p>Dei 251 ostaggi, solo 27 erano soldati, mentre “la stragrande maggioranza delle restanti 224 persone erano civili: 124 uomini, 64 donne e 36 bambini”. Tra le persone sequestrate c’era la pacifista <strong>Shoshan Haran</strong>, fondatrice e presidente dell’Ong israeliana Fair Planet. I miliziani hanno preso in ostaggio anche i tre figli e due suoi nipoti, dalla loro casa a Be&#8217;eri. Ecco il racconto di Shoshan ad Amnesty: “Uno dei terroristi ha urlato in inglese: ‘Donne, bambini, prendere. Uomini, boom-boom’”. Solo dopo 50 giorni di “terrificante prigionia”, la donna ha scoperto l’uccisione di suo marito.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/amnesty-hamas-crimini-guerra-report-news/8226487/">Hamas e Israele contro il report Amnesty. I miliziani negano i crimini di guerra, l&#8217;ong conferma che Tel Aviv ha ucciso suoi cittadini</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  8. Senza stipendio da due mesi, i giornalisti di Telesud annunciano lo sciopero: “Situazione già complessa, aggravata dalle incertezze sul futuro”

    Sat, 13 Dec 2025 16:09:07 -0000

    Telesud – emittente televisiva trapanese di Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio e Trapani Shark, anche queste in situazioni complicate – ha annunciato uno sciopero per lunedì 15 dicembre. Alla base della decisione e dello stato d’agitazione dichiarato oggi c’è una situazione economica difficile: i dipendenti non ricevono stipendio da due mesi e aspettano ancora […]

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    <p><strong><em>Telesud</em></strong> &#8211; emittente televisiva trapanese di <strong>Valerio Antonini,</strong> presidente del <strong>Trapani Calcio</strong> e <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/07/trapani-shark-cosa-sta-succedendo-scenari-club-squadra-news/8219223/"><strong>Trapani Shark,</strong> anche queste in <strong>situazioni complicate</strong></a> &#8211; ha annunciato uno <strong>sciopero</strong> per <strong>lunedì 15 dicembre.</strong> Alla base della decisione e dello stato d&#8217;agitazione dichiarato oggi c&#8217;è una <strong>situazione economica difficile</strong>: i dipendenti non ricevono <strong>stipendio</strong> da due <strong>mesi</strong> e aspettano ancora la <strong>tredicesima</strong> del <strong>2024.</strong></p> <p>A comunicarlo è stata proprio la redazione con un <strong>documento</strong> <strong>indirizzato</strong> al direttore responsabile <strong>Nicola</strong> <strong>Baldarotta</strong> e al direttore generale <strong>Ignazio Grimaldi</strong>: &#8220;La redazione giornalistica di Telesud entra da oggi in stato di <strong>agitazione.</strong> Alla base della decisione c’è il <strong>mancato pagamento</strong> degli ultimi <strong>due stipendi</strong>, a cui si aggiunge la tredicesima del 2024. Una situazione già complessa, aggravata dalle incertezze sul futuro dell’emittente e dalla prospettiva di <strong>possibili tagli</strong> <strong>al personale</strong>&#8220;, si legge all&#8217;inizio della lettera.</p> <p>&#8220;A nulla sono valsi, finora, i <strong>tentativi di dialogo.</strong> In seguito alla <strong>comunicazione</strong> ricevuta oggi dalla Società, <strong>prendiamo atto</strong> della risposta fornita alle richieste avanzate dalla redazione. Una risposta che, tuttavia, non può essere ritenuta soddisfacente né risolutiva rispetto alla grave situazione in atto&#8221;, prosegue la nota.</p> <p>La società ha infatti confermato il <strong>mancato pagamento</strong> di due mensilità, della tredicesima 2024 e ha annunciato che, <strong>entro il 24 dicembre</strong>, verrà corrisposta esclusivamente la <strong>retribuzione</strong> del mese di ottobre, rinviando i <strong>pagamenti successivi</strong> a tempi e modalità indefiniti.</p> <p>&#8220;Una prospettiva che lascia i lavoratori in una condizione di <strong>totale incertezza economica e personale</strong>, tanto più grave in prossimità delle festività natalizie. Ancora più preoccupante è la comunicazione relativa alla cosiddetta &#8216;<strong>totale riorganizzazione aziendale</strong>&#8216;, che prevede il <strong>mancato rinnovo</strong> dei <strong>contratti</strong> in scadenza al 31/12/2025 e l’abbattimento dei costi del personale&#8221;, prosegue la presa di posizione dei dipendenti.</p> <p>&#8220;Le <strong>difficoltà economiche</strong> dell’Azienda non possono e <strong>non devono</strong> <strong>ricadere</strong> esclusivamente sui lavoratori, che continuano a garantire quotidianamente <strong>informazione,</strong> <strong>professionalità</strong> e <strong>presenza</strong>, nonostante mesi di sacrifici, ritardi e silenzi&#8221;, si legge.</p> <p>Infine i dipendenti di <em>Telesud</em> concludono: &#8220;Per queste ragioni, pur prendendo atto della risposta ricevuta, la redazione giornalistica di Telesud <strong>la ritiene inadeguata e ribadisce la necessità di un piano certo</strong> e immediato per il pagamento di tutte le spettanze arretrate; chiarezza sul futuro dell’emittente e sui livelli occupazionali e l’avvio di un confronto reale e trasparente con i lavoratori&#8221;.</p> <h2>La nota dell&#8217;azienda</h2> <p>Stato d&#8217;agitazione e sciopero che sono arrivati dopo una <strong>nota dell&#8217;azienda</strong>: “Purtroppo la mancanza di ricavi – si legge nella stessa , così come l’impossibilità di ottenere gli auspicabili finanziamenti agevolati in favore delle emittenti locali, ha generato una <strong>crisi totale</strong> di <strong>liquidità,</strong> tant’è che, sino ad ora, si è reso necessario, il <strong>ricorso</strong> a <strong>consistenti finanziamenti</strong> da parte del socio, per far fronte alle spese correnti”.</p> <p>Infine il comunicato della società si conclude: “Stiamo facendo uno <strong>sforzo gigantesco</strong> che mette tutti a dura prova, è con l’alto spirito di <strong>servizio</strong> e di <strong>abnegazione</strong> di tutti che, insieme, stiamo riuscendo a fronteggiare questi difficili momenti. Confidando nella vostra piena comprensione, auspica una pacifica soluzione di qualsivoglia questione”.</p> <h2>Il documento scomparso</h2> <p>Poche ore dopo la diffusione della nota, <strong>la stessa è sparita</strong> dal <strong>sito</strong> di <em>Telesud.</em> Troppo tardi, però, visto che tra <strong>screenshot</strong> e <strong>salvataggi pregressi,</strong> la stessa è ancora consultabile sui vari social e su varie pagine locali. Una vicenda che diventa sempre più complessa e che si arricchisce di ulteriori sfaccettature.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/telesud-giornalisti-sciopero-stipendi-notizie/8226806/">Senza stipendio da due mesi, i giornalisti di Telesud annunciano lo sciopero: &#8220;Situazione già complessa, aggravata dalle incertezze sul futuro&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  9. Giuseppe Conte ad Atreju, rivedi l’intervista integrale al leader M5s

    Sat, 13 Dec 2025 16:05:37 -0000

    Ecco l’intervista, fatta dal direttore de il Giornale, Tommaso Cerno, al presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite ad Atreju, la festa dei giovani di Fratelli d’Italia.

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    <p>Ecco l&#8217;intervista, fatta dal direttore de <em>il Giornale</em>,<strong> Tommaso Cerno</strong>, al presidente del Movimento 5 stelle, <strong>Giuseppe Conte</strong>, ospite ad Atreju, la festa dei giovani di Fratelli d&#8217;Italia.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/conte-atreju-m5s-intervento-diretta/8226564/">Giuseppe Conte ad Atreju, rivedi l&#8217;intervista integrale al leader M5s</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  10. Il video dello show di Renzi ad Atreju: “Mi fate fare il ruolo di Bocchino da Gruber”. Poi litiga con Rampelli, Calderoli e il pubblico

    Sat, 13 Dec 2025 16:02:53 -0000

    Matteo Renzi show ad Atreju. Il leader di Italia viva sale sul palco “contro” gli esponenti del centrodestra Roberto Calderoli, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Paolo Zangrillo e Fabio Rampelli, moderati – si fa per dire, visto che il visto il pallino lo tiene sempre Renzi – da Bruno Vespa. L’ex presidente del Consiglio litiga con […]

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    <p><strong>Matteo Renzi</strong> show ad <strong>Atreju</strong>. Il leader di Italia viva sale sul palco &#8220;contro&#8221; gli esponenti del centrodestra <strong>Roberto Calderoli</strong>, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Paolo Zangrillo e <strong>Fabio Rampelli</strong>, moderati &#8211; si fa per dire, visto che il visto il pallino lo tiene sempre Renzi &#8211; da <strong>Bruno Vespa</strong>. L&#8217;ex presidente del Consiglio litiga con Rampelli: &#8220;Se Meloni ha cambiato idea sull&#8217;autonomia e ora vuole abolire le regione è segno di intelligenza, perché cambiare idea è segno di intelligenza&#8221;. &#8220;Allora tu sei un fenomeno&#8221;. &#8220;Io sulla Nato, sull&#8217;euro e sulle trivelle non ho mai cambiato idea&#8221; è la replica del leader di Iv, &#8220;parliamo di futuro che vi faccio un favore&#8221;. A questo punto interviene Calderoli: &#8220;Matteo, ma lo fai tu il moderatore o Vespa?&#8221;. &#8220;Ragazzi, relax. Se volete che dica che va tutto bene è inutile che chiamate gli altri&#8221; risponde Renzi. Poi cita lo stesso Calderoli e la sua legge elettorale, il Porcellum, augurandosi che la riforma sull&#8217;autonomia non diventi <strong>&#8220;una porcata&#8221;</strong>. E così battibecca col pubblico: &#8220;Ce l&#8217;hai con me? Ho citato il termine di Calderoli. Roberto, spiegalo tu&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/renzi-atreju-scontro-centrodestra-news-video/8226800/">Il video dello show di Renzi ad Atreju: &#8220;Mi fate fare il ruolo di Bocchino da Gruber&#8221;. Poi litiga con Rampelli, Calderoli e il pubblico</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  11. “La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita”: Elkann risponde a “Tether Investments” – Video

    Sat, 13 Dec 2025 15:43:01 -0000

    “La Juventus, la nostra storia, i nostri valori, non sono in vendita”, così John Elkann in un video diffuso sul sito ufficiale della Juventus. Il messaggio dell’amministratore delegato di Exor arriva dopo il rifiuto ufficiale della proposta di Tether Investments per rilevare la Juventus. “La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni, fa […]

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    <p>&#8220;La Juventus, la nostra storia, i nostri valori, non sono in vendita&#8221;, così <strong>John Elkann</strong> in un video diffuso sul <strong>sito ufficiale</strong> della <strong>Juventus.</strong> Il messaggio <strong>dell&#8217;amministratore delegato</strong> di <em><strong>Exor</strong></em> arriva dopo il rifiuto ufficiale <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/12/juventus-tether-offerta-exor-elkann-news-ultime-notizie/8226141/">della proposta di <strong><em>Tether Investments</em></strong> per rilevare la Juventus</a>. &#8220;La Juve fa parte della <strong>mia famiglia da 102 anni</strong>, fa parte nel vero senso della parola perché nel corso di un secolo, <strong>quattro generazioni</strong> l&#8217;hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili e festeggiata nei tanti momenti felici&#8221;, ha spiegato John Elkann.</p> <p>L&#8217;ad di <em>Exor</em> ha poi rivolto un <strong>messaggio</strong> ai <strong>tifosi</strong> della <strong>Juventus</strong>: &#8220;Ma non solo: la Juve fa parte di una famiglia, molto, molto più grande. Quella bianconera fatta da <strong>milioni</strong> di <strong>tifosi</strong> in <strong>Italia</strong> e nel <strong>mondo</strong>, che amano la Juve come si amano le <strong>persone</strong> <strong>care</strong>. Proprio pensando a questa passione e questa <strong>storia d&#8217;amore</strong> che ci unisce da oltre un <strong>secolo</strong>, come famiglia continuiamo a sostenere la nostra squadra e guardare al <strong>futuro</strong> per costruire una <strong>Juve</strong> <strong>vincente</strong>&#8220;.</p> <p>In precedenza era arrivata la nota ufficiale di Exor: “Il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità una <strong>proposta non richiesta</strong> presentata da Tether Investments per <strong>l’acquisizione</strong> di tutte le <strong>azioni</strong> della <strong>Juventus Football Club</strong> di proprietà di Exor”. Exor nel comunicato ufficiale “<strong>ribadisce</strong> le sue precedenti e coerenti dichiarazioni secondo cui <strong>non ha alcuna intenzione</strong> di vendere alcuna delle sue azioni della Juventus a <strong>terzi</strong>, inclusa, ma non limitatamente a, Tether con sede in El Salvador”.</p> <p>A presentare l’offerta al <strong>Consiglio di amministrazione</strong> della Juve è stata <strong>Tether Investments</strong>, interamente controllata da <strong>Tether Holdings</strong>, colosso degli <strong>stablecoin</strong>. L’offerta era a un prezzo di acquisto interamente in denaro pari a <strong>2,66 euro</strong> per azione con un <strong>equity value</strong> per l’acquisizione del 100% della società pari a circa <strong>1,1 miliardi</strong>. Nel comunicato si sottolineava che, se l’operazione fosse andata a buon fine, ci sarebbe stato un impegno a mettere a disposizione della società bianconera risorse per circa <strong>1 miliardo.</strong></p> <div class="lazy-twitter" data-script="https://platform.twitter.com/widgets.js"> <blockquote class="twitter-tweet" data-media-max-width="560"> <p dir="ltr" lang="it">????️”La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita.”</p> <p>[ John <a href="https://twitter.com/hashtag/Elkann?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Elkann</a> ]</p> <p>???? <a href="https://twitter.com/juventusfc?ref_src=twsrc%5Etfw">@juventusfc</a> <a href="https://t.co/UjRFZEsJCR">pic.twitter.com/UjRFZEsJCR</a></p> <p>— RiD ThE RoCk™️ (@RidTheRock) <a href="https://twitter.com/RidTheRock/status/1999861808547639305?ref_src=twsrc%5Etfw">December 13, 2025</a></p></blockquote> </div> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/juventus-elkann-tether-offerta-rifiutata-video-news/8226778/">&#8220;La Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita&#8221;: Elkann risponde a &#8220;Tether Investments&#8221; &#8211; Video</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  12. Battibecco Casalino-Renzi. “Chieda scusa per aver fatto cadere Conte”. “Pentitevi voi per aver governato con Salvini”. Su La7

    Sat, 13 Dec 2025 15:25:37 -0000

    Prove tecniche di “pace” a Otto e mezzo (La7) tra il M5s e Italia Viva: nella trasmissione condotta da Lilli Gruber, il senatore Matteo Renzi e l’ex portavoce di Giuseppe Conte, Rocco Casalino, dialogano sul futuro del centrosinistra unito, non senza colpi di fioretto per il turbolento passato. Pur essendo concordi sulla necessità di unire […]

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    <p>Prove tecniche di &#8220;pace&#8221; a <a href="http://www.la7.it/ottoemezzo" target="_blank" rel="noopener"><em><strong>Otto e mezzo</strong> </em></a>(La7) tra il <strong>M5s e Italia Viva:</strong> nella trasmissione condotta da <strong>Lilli Gruber,</strong> il senatore <strong>Matteo Renzi</strong> e l&#8217;ex portavoce di <strong>Giuseppe Conte, Rocco Casalino,</strong> dialogano sul futuro del centrosinistra unito, non senza colpi di fioretto per il turbolento passato.<br /> Pur essendo concordi sulla necessità di unire il centrosinistra contro la destra e di scegliere il candidato premier attraverso le primarie, le scintille avvengono quando Renzi rievoca gli attriti coi 5 Stelle: &#8220;Il passato vede una divisione profonda tra la nostra esperienza e l&#8217;esperienza del M5s. Ed è inutile stare a rivangarla, perché è scritta nell&#8217;esperienza di <strong>Mario Draghi</strong>&#8220;.<br /> Casalino obietta: &#8220;Ma non è arrivato il momento che lei si possa pentire, visto che quella esperienza da lei interrotta poi ci ha portato a<strong> 5 anni di governo Meloni</strong>? Non crede che sia arrivato il momento di<strong> chiedere pubblicamente scusa</strong> e di <strong>ammettere che ha sbagliato</strong>? Forse<strong> se non avesse fatto cadere Conte, avrebbe rivinto il centrosinistra</strong> e non ci sarebbe stata la Meloni al governo. È arrivato il momento di fare un&#8217;analisi anche di quegli errori&#8221;.</p> <p>&#8220;<strong>A me scappa da ridere</strong> &#8211; ribatte Renzi &#8211; Mi piace la categoria del pentimento e che la invochi il mio amico Rocco Casalino. <strong>Se c&#8217;è qualcuno che si deve pentire è chi ha fatto il governo con la Lega,</strong> non io. Io non l&#8217;ho fatto il governo con <strong>Salvini</strong>&#8220;.<br /> &#8220;Abbiamo fatto il governo con la Lega perché <strong>lei, che era a capo del Pd, ha detto di no</strong> &#8211; ricorda Casalino &#8211; Noi siamo venuti prima da lei e ha rifiutato la nostra proposta&#8221;.<br /> &#8220;Io non ho da pentirmi per il governo con la Lega. Io&#8221;, ripete Renzi.<br /> &#8220;Ma ci ha mandato lei dalla Lega &#8211; ribadisce Casalino &#8211; Altrimenti saremmo dovuti tornare al voto&#8221;.<br /> &#8220;Effettivamente c&#8217;ho la bandiera verde sulla giacca &#8211; rilancia Renzi &#8211; <strong>Io non ho da pentirmi di un bel niente</strong>. Io voglio ragionare del futuro perché c&#8217;è una situazione devastante nel Paese. E di fronte a questo, il centrosinistra, sondaggi o non sondaggi, se sta insieme vince. Se sta diviso perde. Allora, se vogliamo ragionare del passato, perdiamo tempo&#8221;.</p> <p>&#8220;Ma lei pensa di essere credibile in questa sua volontà adesso di unire il centrosinistra?&#8221;, chiede Lilli Gruber.<br /> &#8220;Assolutamente sì &#8211; risponde il leader di Italia Viva &#8211; perché lei ha visto che quel successo quando i 5 Stelle hanno messo il veto su di noi:<strong> in Liguria abbiamo perso. Quando hanno tolto il veto a Genova, abbiamo vinto</strong>. Dico Genova ma potrei dire la Toscana e la Campania. Quando noi facciamo il 9% in Toscana e il 6% in Campania o il 5% in Calabria, peraltro appoggiando un candidato 5 stelle, non sono numeri di sondaggi, sono numeri veri&#8221;.<br /> E aggiunge: &#8220;Come si fa a stare insieme? Innanzitutto, <strong>i leader scelti con le primarie se c&#8217;è una legge elettorale nuova, e qui Casalino ha ragione</strong>. Non vedo alternative. Non credo che rimanga questa legge elettorale, perché la Meloni non è molto brava a fare politica, ma sui conti è la numero uno. E sa benissimo che <strong>con questa legge elettorale</strong> &#8211; conclude &#8211; <strong>se non parliamo del passato e non ci mettiamo a rivendicare il passato, vinciamo noi</strong>. Perché da Firenze in giù, quanti collegi prende il centrodestra? Magari qualcuno sì, ma non tanti. Il terzo punto cruciale, sul quale penso che ci sia davvero la possibilità di costruire una coalizione vera, sono i contenuti&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/casalino-renzi-campo-largo-m5s-italia-viva-draghi-conte-centrosinistra-salvini/8226752/">Battibecco Casalino-Renzi. &#8220;Chieda scusa per aver fatto cadere Conte&#8221;. &#8220;Pentitevi voi per aver governato con Salvini&#8221;. Su La7</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  13. La sposa bambina Goli Koohkan salvata dall’esecuzione in Iran: ha ottenuto il “perdono” della famiglia della vittima

    Sat, 13 Dec 2025 15:22:30 -0000

    Era in carcere in Iran da quando aveva 18 anni, e dietro le sbarre ha passato gli ultimi sette, in attesa dell’esecuzione: era stata infatti condannata a morte per avere ucciso il marito, un cugino al quale era stata data in sposa, senza il suo consenso, e l’anno dopo era rimasta incinta. Ma ora Goli […]

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    <p>Era in carcere in <strong>Iran</strong> da quando aveva 18 anni, e dietro le sbarre ha passato gli ultimi sette, in attesa dell&#8217;esecuzione: era stata infatti condannata a morte per avere ucciso il marito, un cugino al quale era stata data in sposa, senza il suo consenso, e l&#8217;anno dopo era rimasta incinta. Ma ora <strong>Goli Koohkan</strong> è stata salvata grazie a una raccolta internazionale di fondi, rende noto &#8220;Nessuno tocchi Caino&#8221;, che il tre novembre aveva segnalato il caso. La scorsa settimana, i relatori speciali delle <strong>Nazioni Unite</strong>, compreso il relatore speciale sull&#8217;<strong>Iran</strong>, avevano formalmente invitato le autorità iraniane a sospendere la sua esecuzione. <strong>Koohkan</strong>, di etnia <strong>Baluca</strong>, ha ottenuto il “perdono” dalla famiglia della vittima. Ha trascorso gli ultimi sette anni nella prigione di <strong>Amirabad</strong> a <strong>Gorgan</strong> in attesa dell’esecuzione. Al processo ha raccontato di essere stata sottoposta per anni a gravi violenze fisiche e psicologiche. Quest’anno in <strong>Iran</strong> sono state giustiziate più di 50 donne, molte delle quali in circostanze simili. Secondo l’agenzia di stampa <strong>Mizan</strong>, vicina alla magistratura, i querelanti nel caso di <strong>Goli Kouhkan</strong> hanno accettato di rinunciare al loro diritto all’esecuzione come punizione. I funzionari giudiziari non hanno rivelato l’importo pagato, anche se la famiglia della vittima aveva precedentemente richiesto 10 miliardi di toman (circa 100mila euro), oltre all’esilio permanente di <strong>Koohkan</strong> da <strong>Gorgan.</strong></p> <p>L’avvocato di Goli, <strong>Parand Gharahdaghi</strong>, ha confermato in un post sui social media che l’originale &#8216;diya&#8217; è stata ridotta a 8 miliardi di toman (circa 80mila euro) e che era stata raccolta attraverso <strong>donazioni</strong> e <strong>beneficenza.</strong><br /> Goli è stata condannata al &#8216;qisas&#8217; (principio della giustizia islamica che in Occidente viene spesso tradotto, con qualche approssimazione, come “legge del taglione&#8217;) per una lite che ha portato alla morte di suo marito. Assieme a Goli, anche <strong>Mohammad Abil,</strong> il cugino della vittima che Goli quel giorno aveva chiamato in preda alla disperazione, è stato considerato responsabile della morte della vittima, ed è stato condannato a morte. Va notato che <strong>Mohammad</strong> rimane nel braccio della morte e rischia l’esecuzione. <strong>Mizan</strong> ha scritto che la grazia è stata concessa “grazie alla mediazione del sistema giudiziario”. Tuttavia, sottolinea l’ong, fonti indipendenti sottolineano il ruolo delle <strong>campagne pubbliche</strong> e degli <strong>attivisti</strong> per i diritti umani che hanno raccolto il prezzo del sangue per garantire il suo rilascio. Le sue ex compagne di cella hanno testimoniato che <strong>Koohkan</strong> aveva subito anni di violenza domestica e che la morte di suo marito è avvenuta durante una <strong>lite familiare</strong> senza premeditazione. Hanno detto che lei aveva immediatamente chiamato i servizi di emergenza nel tentativo di portarlo in ospedale. Durante la detenzione, <strong>Koohkan</strong> ha imparato a leggere e scrivere ed è stata descritta dalle altre detenute come “la detenuta più calma e gentile”. Al momento della condanna, <strong>Koohkan</strong> non aveva accesso a un avvocato indipendente ed era analfabeta. Gli esperti delle <strong>Nazioni Unite</strong> hanno descritto il suo caso come un chiaro esempio di “discriminazione strutturale contro le donne” in Iran.</p> <p><em>(immagine di repertorio)</em></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/goli-koohkan-sposa-bambina-salvata-esecuzione/8226757/">La sposa bambina Goli Koohkan salvata dall&#8217;esecuzione in Iran: ha ottenuto il &#8220;perdono&#8221; della famiglia della vittima</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  14. Pace tra Rwanda e Congo, così gli Usa hanno provato a limitare il dominio cinese sulle miniere

    Sat, 13 Dec 2025 15:21:40 -0000

    Come dicono gli anglosassoni, “il Diavolo si nasconde nei dettagli”. E i dettagli nell’accordo di pace mediato da Donald Trump tra il Rwanda e la Repubblica Democratica del Congo (RDC) non mancano davvero. Più che il Diavolo, però, tra le righe del documento si intravede la sagoma del Dragone cinese. La traballante intesa sta già […]

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    <p>Come dicono gli anglosassoni, “il Diavolo si nasconde nei dettagli&#8221;. E i dettagli nell’accordo di pace mediato da <strong>Donald Trump</strong> tra il <strong>Rwanda</strong> e la <strong>Repubblica Democratica del Congo</strong> (RDC) non mancano davvero. Più che il Diavolo, però, tra le righe del documento si intravede la sagoma del<strong> Dragone cinese</strong>. La traballante intesa sta già facendo discutere. Non solo perché, dopo la firma del 4 dicembre, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/11/congo-rwanda-m23-miniere-news/8224328/" target="_blank" rel="noopener">nella regione orientale del Congo sono ripresi i combattimenti con il <strong>M23</strong></a>, il gruppo separatista sostenuto da <strong>Kigali</strong>. Le condizioni imposte dal presidente americano ai due Paesi rivali richiedono al governo di <strong>Kinshasa</strong> gravose concessioni con un forte impatto sull’<strong>industria mineraria congolese</strong>. Settore che conta per oltre la metà del Pil nazionale.</p> <p>Tralasciando i risvolti legati alla spinosa ingerenza di <strong>Washington</strong> nella sovranità della RDC, il “trattato ineguale” concertato da Trump riguarda molto da vicino anche la <strong>Cina</strong>. Ad oggi sono almeno una quindicina le miniere operative e oltre trenta i siti minerari in varie fasi di sviluppo (esplorazione, costruzione e produzione) controllati o partecipati da aziende cinesi. Se si restringe la lente solo sulla raffinazione del <strong>cobalto</strong>, il coinvolgimento della Repubblica popolare riguarda ben il 90% del comparto. Anche se quanto estratto proviene da giacimenti a gestione mista o artigianale.</p> <p>Sono progetti che la Repubblica popolare ha coltivato nell’ultimo decennio per aggiudicarsi i materiali critici indispensabili nella <strong>transizione energetica</strong>. Lo ha fatto sfruttando proprio l’<em>America First</em> del primo mandato Trump. Fiutando lo scetticismo del <em>tycoon</em> sul cambiamento climatico, tra il 2016 e il 2017 il gigante minerario statunitense <strong>Freeport</strong> ha ceduto a un consorzio guidato dalla statale <strong>China Molybdenum Co.</strong> la sua partecipazione nella <strong>Tenke Fungurume</strong>, consegnando in mani cinesi una delle miniere di <strong>rame</strong> e cobalto più grandi al mondo.</p> <p>Oggi <em>The Donald</em> non è più sensibile ai problemi ambientali di quanto non lo fosse all’epoca. Ma la competizione tecnologica con <strong>Pechino</strong> sembra aver indotto la <strong>Casa Bianca</strong> a cambiare strategia. Per comprendere la portata della manovra trumpiana bisogna riprendere in mano l’accordo. Le clausole nel testo sono numerose ed estremamente restrittive: la RDC dovrà individuare i giacimenti più promettenti &#8211; quelli già in esplorazione o ancora da assegnare &#8211; e inserirli in una lista speciale, la <strong>Strategic Asset Reserve</strong> (SAR), riservandoli in via prioritaria a imprese statunitensi e ai Paesi “allineati”. Provvedimento che impedisce a un’azienda congolese o straniera di vendere i propri asset a un gruppo cinese, se il progetto è inserito nella SAR. La RDC dovrà inoltre informare ogni tre mesi l’ambasciata USA di qualsiasi accordo relativo all’esportazione di minerali.</p> <p>Le vendite non potranno più essere decise autonomamente da Kinshasa, dovranno sempre tener conto degli interessi americani. La gestione dei giacimenti SAR sarà affidata a un comitato congiunto che deciderà per consenso, ma con gli Stati Uniti a godere del <strong>potere di veto</strong>. Come se non bastasse, il governo congolese è chiamato a rivedere le proprie quote minoritarie nei progetti strategici, così da facilitare l’ingresso di investitori americani. Mossa che potrebbe aprire la porta a Washington anche in miniere oggi quasi interamente cinesi, come Tenke. In sostanza, mentre la Cina continuerà a gestire i progetti già esistenti, le nuove misure rendono un&#8217;espansione nei giacimenti della RDC quasi impossibile.</p> <p>È una vera manovra a tenaglia quella ordita dall’amministrazione Trump, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/25/congo-usa-diritti-minerari-kobold-gates-notizie/8072833/" target="_blank" rel="noopener">già impegnata attivamente nello sviluppo del “<strong>corridoio di Lobito</strong>”</a>. Progetto che punta a resuscitare la vecchia via commerciale che all’inizio del XX secolo collegava le ricche regioni minerarie del <strong>Katanga</strong> nella Repubblica Democratica del Congo e della <strong>Copperbelt</strong> in <strong>Zambia</strong> al porto angolano di Lobito. Lanciato da <strong>Joe Biden</strong> &#8211; e abbracciato dall’<strong>Unione europea</strong> con un investimento di <strong>2 miliardi di euro</strong> &#8211; il piano prevede di rimodernare la <strong>ferrovia di Benguela</strong>, arteria vitale per il trasporto di materie prime (in particolare rame e cobalto) verso la costa atlantica e i mercati internazionali.</p> <p>Secondo il Ministero degli Esteri italiano, il Corridoio &#8211; parte del <strong>Piano Mattei</strong> &#8211; “diventa così una valida alternativa ad altri progetti, consentendo sia all’Ue sia agli Stati Uniti di rafforzare i propri legami con l’Africa e al contempo di facilitare l’accesso alle materie prime critiche necessarie per la transizione energetica globale”. Dove per “altri progetti” si intendono chiaramente quelli di Pechino.</p> <p>Insomma, dopo innumerevoli promesse disattese, finalmente Washington e Bruxelles sembrano fare sul serio. Sembrano, appunto. “Sono quindici anni che gli Stati Uniti dicono di voler raggiungere la Cina in Congo, ma non è successo nulla di concreto. Quindi non ci spero molto che questa volta sarà diverso”, commenta a <em>Ilfattoquotidianoi.it</em> <strong>Eric Olander</strong>, cofondatore di <em>The China Global South Project</em>.</p> <p>Arginare l’espansionismo cinese in Africa non sarà semplice. Non solo perché, come ammette la Farnesina, “la realizzazione del pieno potenziale del Corridoio di Lobito non è priva di sfide, a cominciare dalla difficoltà a incoraggiare gli investimenti in un’area segnata da una lunga storia di instabilità politica e sociale”. Non solo perché la <strong>China Communications Construction Company</strong> possiede circa un terzo della multinazionale portoghese incaricata di ristrutturare il collegamento ferroviario. Come spiega Olander, “le aziende minerarie che utilizzeranno il progetto non sono allineate con le priorità di alcun governo. Quindi nulla impedisce alle società della logistica o del mining di portare quei carichi in Cina per la lavorazione. Anzi è molto probabile che accadrà”.</p> <p>Il fatto è che non basta ottenere la proprietà dei giacimenti. La capacità di raffinazione dell’Occidente non è in grado di sostenere la domanda di minerali essenziali. Sebbene buona parte del rame proveniente dalla RDC sia sufficientemente puro da non necessitare di particolari trattamenti, altri materiali &#8211; come il cobalto &#8211; richiederanno una maggiore lavorazione. E qual è il paese primo al mondo per capacità di raffinazione? La Cina, ovviamente. Non è un dettaglio trascurabile, soprattutto considerata la competitività di quegli “altri progetti”.</p> <p>“Costerebbe troppo trasportare il materiale verso ovest, fino a Lobito, e poi spedirlo circumnavigando tutto il <strong>Capo di Buona Speranza</strong>”, avverte Olander. D’altronde una soluzione più pratica già c’è. Si chiama <strong>Tazara</strong>: la ferrovia che fece costruire <strong>Mao Zedong</strong> per collegare i giacimenti dello Zambia e del Congo con le coste della <strong>Tanzania</strong>. A distanza di oltre cinquant&#8217;anni, il presidente cinese <strong>Xi Jinping</strong> la sta rimettendo in sesto con un investimento da <strong>1,4 miliardi</strong> di dollari. La funzione è la stessa di Lobito: trasportare rame e cobalto dalla Copperbelt. Ma in questo caso verso il porto di <strong>Dar es Salaam</strong>. Ovvero lungo la costa orientale con affaccio sull&#8217;<strong>Oceano Indiano</strong>. “Nei prossimi dieci anni assisteremo a un duello molto interessante tra le due ferrovie &#8211; conclude Olander &#8211; dato che è rivolta a est ed è considerata parte integrante dell&#8217;ecosistema logistico cinese, io punto tutto sulla Tazara”.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/rwanda-congo-accordo-trump-cina-miniere-notizie/8226649/">Pace tra Rwanda e Congo, così gli Usa hanno provato a limitare il dominio cinese sulle miniere</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  15. In Spagna sono allibiti: “Sinner disprezzato nel suo paese, l’atleta dell’anno è Musetti. Ma perché?”

    Sat, 13 Dec 2025 15:21:27 -0000

    La scelta de La Gazzetta dello Sport di assegnare il “premio sportivo dell’anno 2025” a Lorenzo Musetti è un caso. Più che in Italia, in Spagna. E il motivo è semplice: in tanti si chiedono perché sia stato votato Musetti e non Jannik Sinner, che quest’anno ha rivinto le Atp Finals e ha ottenuto il […]

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    <p>La scelta de <em>La Gazzetta dello Sport</em> di assegnare il &#8220;<strong>premio sportivo dell&#8217;anno 2025</strong>&#8221; a <strong>Lorenzo Musetti</strong> è un <strong>caso.</strong> Più che in Italia, <strong>in Spagna</strong>. E il motivo è semplice: in tanti si chiedono perché sia stato votato <strong>Musetti</strong> e non <strong>Jannik Sinner</strong>, che quest&#8217;anno <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/sport-miliardi/live-post/2025/11/16/sinner-alcaraz-finale-atp-finals-2025-risultato-commento-diretta/8197627/">ha rivinto le <strong>Atp Finals</strong></a> e ha ottenuto <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/13/sinner-wimbledon-vittoria-storica-tennis-italiano-oggi/8060531/">il <strong>primo storico successo</strong> sull&#8217;erba di <strong>Wimbledon</strong></a>. Sia il quotidiano <em>As</em> che la versione spagnola di <em>Eurosport</em> hanno infatti commentato la decisione con grande stupore. &#8220;<strong>Sinner, disprezzato in patria</strong>: Musetti nominato sportivo italiano dell&#8217;anno&#8221;, titola <em>As</em> in un suo recente articolo. &#8220;<strong>L&#8217;Italia dimentica Jannik Sinner</strong>: Lorenzo Musetti nominato miglior sportivo dell&#8217;anno da <em>La Gazzetta dello Sport</em>&#8220;, scrive invece Eurosport.</p> <p>Una scelta che <strong>stona</strong> se si considerano le <strong>vittorie</strong> di <strong>uno</strong> e <strong>dell&#8217;altro</strong> nel <strong>2025</strong>. Musetti &#8211; che è stato autore di una stagione straordinaria, senza dubbio &#8211; quest&#8217;anno <strong>non è riuscito a vincere alcun titolo</strong> e i suoi punti più alti sono stati tre finali perse: Atene, Chengdu e Monte Carlo, oltre alla qualificazione in extremis per le <strong>Atp Finals</strong>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/sport-miliardi/live-post/2025/11/13/musetti-alcaraz-atp-finals-2025-risultato-commento-diretta/8195110/">dove non è però riuscito a superare la fase a gironi</a>.</p> <p>Al contrario, <strong>Sinner</strong> ha <strong>lottato</strong> per il <strong>numero uno</strong> nel <strong>ranking Atp</strong> fino alla fine (dopo esserlo stato per larghi tratti) e ha vinto sei tornei &#8211; tra cui <strong>l&#8217;Australian Open, Wimbledon</strong> e le già citate <strong>Atp Finals</strong> &#8211; nonostante i tre mesi di sospensione per il <strong>caso Clostebol</strong>. L&#8217;altoatesino ha anche raggiunto la finale agli <strong>Australian Open</strong> e agli <strong>US Open</strong>, dove è stato sconfitto da Carlos Alcaraz.</p> <p>Una differenza notevole, che però non è bastata a Sinner per replicare la vittoria del trofeo &#8220;sportivo dell&#8217;anno&#8221; per <em>La Gazzetta dello Sport</em>, già vinto l&#8217;anno scorso. E in Spagna provano a darsi delle <strong>spiegazioni</strong>: tra le possibili cause &#8211; secondo <em>Eurosport</em> &#8211; ci sarebbe la <strong>rinuncia</strong> alla <strong>Coppa Davis</strong> da parte di <strong>Sinner</strong>. Rinuncia che il quotidiano italiano aveva già rimarcato più volte sia quest&#8217;anno che nel 2023, con un emblematico: &#8220;Non si fa così&#8221;.</p> <p>Ma la tesi non <strong>regge</strong>: in primis perché è una scelta legittima, soprattutto dopo le due vittorie &#8211; grazie anche e soprattutto all&#8217;altoatesino &#8211; del <strong>2023</strong> e del <strong>2024</strong>. In secondo luogo perché <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/13/musetti-rinuncia-coppa-davis-parole-spiegazione-annuncio/8195383/">anche <strong>Musetti</strong> ha <strong>comprensibilmente rinunciato</strong></a> dopo esser arrivato <strong>stanco</strong> alla fine dell&#8217;anno (e visto il figlio in arrivo in quel periodo). Sempre secondo i quotidiani spagnoli, un&#8217;altra motivazione potrebbe essere la <strong>sospensione</strong> di <strong>tre mesi</strong> per il caso <strong>Clostebol,</strong> dove Sinner però &#8211; ed è già stato accertato &#8211; <strong>non ha responsabilità</strong>.</p> <p>Il quotidiano italiano ha motivato così la decisione: &#8220;Lorenzo Musetti, entrato quest&#8217;anno nella top ten mondiale, <strong>è l&#8217;ultimo poeta ancora con una racchetta in mano</strong>. È la prova vivente di ciò che si può ottenere con una combinazione di classe e perseveranza. È stato <strong>definito</strong> un <strong>talento incompiuto</strong>, come se entrare nella top 20 della classifica – cosa che ha ottenuto nel 2023, a meno di 21 anni – fosse un gioco da ragazzi&#8221;. E se in Italia il dibattito è arrivato <strong>timidamente</strong> sui <strong>social</strong> (in particolare su X), in Spagna non riescono ancora a darsi una <strong>spiegazione</strong>. Intanto Sinner è stato <strong>eletto</strong> dall&#8217;Atp come &#8220;<strong>atleta più amato dell&#8217;anno dai tifosi</strong>&#8220;. Riconoscimento che il tennista ha condiviso sui social, scrivendo &#8220;<strong>Grazie</strong>&#8220;, con un cuore.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/sinner-musetti-premio-sportivo-polemiche-spagna-news/8226494/">In Spagna sono allibiti: &#8220;Sinner disprezzato nel suo paese, l&#8217;atleta dell&#8217;anno è Musetti. Ma perché?&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  16. “Il numero 1000 Atp meglio di una top 10 Wta”: Muguruza sulla “battaglia dei sessi”

    Sat, 13 Dec 2025 15:18:15 -0000

    Il dicembre del tennis è da sempre un mese di bilanci dell’anno appena concluso e di attesa per l’anno successivo. E ormai da qualche stagione – per ingannare l’attesa – è anche il mese in cui si giocano diverse esibizioni, mentre i tennisti preparano la nuova annata. Il 28 dicembre a Dubai andrà in scena […]

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    <p>Il <strong>dicembre</strong> del <strong>tennis</strong> è da sempre un mese di <strong>bilanci</strong> dell&#8217;anno appena concluso e di <strong>attesa</strong> per l&#8217;anno successivo. E ormai da qualche stagione &#8211; per ingannare l&#8217;attesa &#8211; è anche il mese in cui si <strong>giocano</strong> diverse <strong>esibizioni</strong>, mentre i tennisti preparano la nuova annata. Il <strong>28 dicembre</strong> a <strong>Dubai</strong> andrà in scena infatti la <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/07/battaglia-sessi-tennis-sabalenka-kyrgios-dubai-notizie/8184581/">&#8220;<strong>battaglia dei sessi</strong>&#8221; tra <strong>Nick Kyrgios</strong> e </a><strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/07/battaglia-sessi-tennis-sabalenka-kyrgios-dubai-notizie/8184581/">Aryna Sabalenka</a>.</strong></p> <p>Una partita che ha fatto tanto discutere di sé <strong>nelle ultime settimane</strong> e sulla quale si è espressa anche <strong>Garbine Muguruza,</strong> tennista ritiratasi nel <strong>2024</strong> e oggi <strong>co-dirigente</strong> del <strong>Masters 1000</strong> di <strong>Madrid</strong> e dirigente delle <strong>Wta</strong> <strong>Finals</strong>: &#8220;Quando ero numero 1 al mondo, non avrei battuto <strong>neanche un junior</strong> &#8211; ha dichiarato l&#8217;ex tennista spagnola -. Un <strong>ragazzo</strong> che è mille al mondo, o anche non classificato, può essere molto più bravo di una <strong>top 10 Wta</strong>&#8220;.</p> <p>La campionessa <strong>Wimbledon</strong> nel <strong>2017</strong> ha poi spiegato quali secondo lei sono i motivi di questa <strong>disparità</strong> tra <strong>uomini</strong> e <strong>donne</strong>: &#8220;La superiorità maschile non si basa solo sulla potenza, ma anche sulla <strong>resistenza fisica</strong> e sulla <strong>massa muscolare.</strong> Mi allenavo con <strong>sparring partner</strong> maschi e non sono mai riuscito a stappargli un set&#8221;.</p> <p>In passato c&#8217;è già stata dimostrazione, tra esibizioni varie, come quando <strong>Serena</strong> e <strong>Venus Williams</strong> persero all&#8217;Australian Open 1998 contro l&#8217;allora n.203 al mondo <strong>Karsten Brasch</strong>. Per questo motivo Muguruza non ha dubbi: <strong>Aryna Sabalenka</strong> &#8211; numero uno al mondo e regina indiscussa del tennis femminile &#8211; <strong>partirà sfavorita contro Nick Kyrgios</strong>, che ha giocato l&#8217;ultimo match ufficiale il 21 marzo e che tra 2024 e 2025 ha disputato solo sei partite.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/battaglia-sessi-tennis-muguruza-kyrgios-sabalenka-notizie/8226687/">&#8220;Il numero 1000 Atp meglio di una top 10 Wta&#8221;: Muguruza sulla &#8220;battaglia dei sessi&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  17. Salvini sfotte Sala: “Ha detto davvero che le strade sono piene di fascisti? Ma era sobrio?” – Video

    Sat, 13 Dec 2025 15:18:04 -0000

    “Veramente il sindaco Sala ha detto che le nostre strade sono ancora piene di fascismo? Ma era sobrio? Era sereno, tranquillo? Va bene che è Santa Lucia, però stia sereno”. Con una battuta il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, a margine di una iniziativa della Lega alla Bocciofila Martesana di Milano, commenta le […]

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    <p>“Veramente il sindaco Sala ha detto che le nostre strade sono ancora piene di <strong>fascismo</strong>? <strong>Ma era sobrio</strong>? Era sereno, tranquillo? Va bene che è Santa Lucia, però stia sereno”. Con una battuta il vicepremier e leader della Lega <strong>Matteo Salvini</strong>, a margine di una iniziativa della Lega alla Bocciofila Martesana di Milano, commenta le frasi pronunciate ieri dal sindaco <strong>Giuseppe Sala</strong> durante la commemorazione della strage di Piazza Fontana, a Milano. Per Salvini Sala dovrebbe “preoccuparsi di Milano, con i problemi che ci sono a Milano, che non sono le strade invase da fascisti”. Anche perché “c&#8217;è un tema di sicurezza che lo stesso sindaco ha negato per troppo tempo, e che noi stiamo lavorando per risolvere assumendo forze dell’ordine e accendendo telecamere”. Poi, “certo, se la polizia locale di Milano fosse usata maggiormente sul tema della sicurezza e non per fare multe dalla mattina alla sera, visto che Milano è la città più multata d’Italia, probabilmente faremmo un bel lavoro di squadra”.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/salvini-sala-fascisti-milano-oggi-sobrio-video/8226769/">Salvini sfotte Sala: &#8220;Ha detto davvero che le strade sono piene di fascisti? Ma era sobrio?&#8221; &#8211; Video</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  18. Exor respinge l’offerta di Tether Investments: “La Juventus è un club di successo di cui la famiglia Agnelli è azionista orgogliosa”

    Sat, 13 Dec 2025 15:01:17 -0000

    Exor ha rifiutato ufficialmente la proposta di Tether Investments per rilevare la Juventus. Ad annunciarlo è proprio la stessa holding con una nota ufficiale: “Il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità una proposta non richiesta presentata da Tether Investments per l’acquisizione di tutte le azioni della Juventus Football Club di proprietà di Exor”. Exor […]

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    <p><strong>Exor</strong> ha rifiutato ufficialmente <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/12/juventus-tether-offerta-exor-elkann-news-ultime-notizie/8226141/">la proposta di <strong><em>Tether Investments</em></strong> per rilevare la Juventus</a>. Ad annunciarlo è proprio la stessa <strong>holding</strong> con una <strong>nota ufficiale:</strong> &#8220;Il proprio Consiglio di Amministrazione ha respinto all’unanimità una <strong>proposta non richiesta</strong> presentata da Tether Investments per <strong>l’acquisizione</strong> di tutte le <strong>azioni</strong> della <strong>Juventus Football Club</strong> di proprietà di Exor&#8221;. Exor nel comunicato ufficiale &#8220;<strong>ribadisce</strong> le sue precedenti e coerenti dichiarazioni secondo cui <strong>non ha alcuna intenzione</strong> di vendere alcuna delle sue azioni della Juventus a <strong>terzi</strong>, inclusa, ma non limitatamente a, Tether con sede in El Salvador&#8221;.</p> <p>Poi la holding ha <strong>ribadito l&#8217;impegno</strong> della <strong>famiglia Agnelli</strong>: &#8220;La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono <strong>azionisti stabili</strong> e <strong>orgogliosi</strong> da oltre un secolo, e rimangono <strong>pienamente impegnati</strong> nei confronti del Club, sostenendo il suo <strong>nuovo gruppo</strong> dirigente nell’attuazione di una <strong>strategia chiara</strong> per ottenere risultati eccellenti sia dentro che fuori dal campo&#8221;.</p> <p>A presentare l’offerta al <strong>Consiglio di amministrazione</strong> della Juve è stata <strong>Tether Investments</strong>, interamente controllata da <strong>Tether Holdings</strong>, colosso degli <strong>stablecoin</strong>. L’offerta era a un prezzo di acquisto interamente in denaro pari a <strong>2,66 euro</strong> per azione con un <strong>equity value</strong> per l’acquisizione del 100% della società pari a circa <strong>1,1 miliardi</strong>. Nel comunicato si sottolineava che, se l’operazione fosse andata a buon fine, ci sarebbe stato un impegno a mettere a disposizione della società bianconera risorse per circa <strong>1 miliardo.</strong></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/juventus-offerta-tether-exor-rifiuto-notizie/8226707/">Exor respinge l&#8217;offerta di Tether Investments: &#8220;La Juventus è un club di successo di cui la famiglia Agnelli è azionista orgogliosa&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  19. Conversione industriale

    Sat, 13 Dec 2025 14:56:11 -0000

    Conversione industriale – la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola #natale #riarmo #guerra #leonardo #vignetta #fumetto #satira #ilfattoquotidiano #natangelo

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    <p>Conversione industriale &#8211; la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola </p> <p>#natale #riarmo #guerra #leonardo #vignetta #fumetto #satira #ilfattoquotidiano #natangelo<br /> <img fetchpriority="high" decoding="async" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/12/13/IMG_20251213_154538_468-630x591.jpg" alt="" width="630" height="591" class="alignnone size-large wp-image-8226744" /></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/conversione-industriale-vignetta-natangelo-13-dicembre/8226743/">Conversione industriale</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  20. Lukashenko libera 123 prigionieri politici, tra cui il Nobel Bialiatski: gli Usa revocano sanzioni alla Bielorussia

    Sat, 13 Dec 2025 14:41:08 -0000

    Prima la liberazione, poi l’allentamento di alcune sanzioni da parte di Washington, in particolare quella sul potassio bielorusso, nel più recente segnale di disgelo tra Stati Uniti e Minsk. Le autorità bielorusse hanno rilasciato 123 prigionieri, tra cui il premio Nobel per la pace Ales Bialiatski, la figura chiave dell’opposizione Maria Kolesnikova, e Viktor Babariko, […]

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    <p>Prima la <strong>liberazione</strong>, poi l&#8217;allentamento di alcune sanzioni da parte di Washington, in particolare quella sul potassio bielorusso, nel più recente segnale di disgelo tra <strong>Stati Uniti</strong> e <strong>Minsk.</strong> Le autorità bielorusse hanno rilasciato 123 prigionieri, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/07/nobel-per-la-pace-a-ales-bialiatski-e-alle-ong-per-i-diritti-umani-memorial-e-center-for-civil-liberties/6831455/">tra cui il premio Nobel per la pace <strong>Ales Bialiatski</strong></a>, la figura chiave dell’opposizione <strong>Maria Kolesnikova</strong>, e <strong>Viktor Babariko</strong>, uno dei principali sfidanti del presidente bielorusso <strong>Alexander Lukashenko</strong> prima di essere incarcerato in vista delle elezioni del 2020, ampiamente denunciate come truccate da gruppi per i diritti umani e osservatori indipendenti, innescando proteste di massa in tutto il Paese, stretto alleato della <strong>Russia</strong>. Liberati anche 5 cittadini ucraini, ha riferito <strong>Zelensky</strong>, lodando gli &#8220;sforzi congiunti con gli Stati Uniti&#8221;. &#8220;Grazie al ruolo attivo degli Stati Uniti e alla collaborazione delle nostre agenzie di intelligence, circa un centinaio di persone vengono ora rilasciate, tra cui cinque ucraini&#8221;, ha sottolineato il presidente ucraino, come riportano i media ucraini. Allo stesso tempo, ha incaricato i servizi di massimizzare gli sforzi sul fronte russo, in modo che il rilascio dei prigionieri di guerra ucraini potesse avvenire entro il nuovo anno. Oltre 100 dei prigionieri politici liberati sono stati trasferiti in Ucraina e &#8220;dopo aver ricevuto le cure mediche necessarie e se lo desiderano, i cittadini bielorussi rilasciati saranno trasportati in Polonia e Lituania&#8221;, ha dichiarato il centro di coordinamento dei <strong>prigionieri di guerra di Kiev</strong> in una nota, aggiungendo che 114 delle 123 persone liberate si trovano ora in <strong>Ucraina</strong>. Parlando a <strong>Vilnius</strong>, un portavoce della leader dell’opposizione bielorussa in esilio Svetlana Tikhanovskaya ha dichiarato che sono stati trasferiti &#8220;inaspettatamente&#8221; in Ucraina anziché in Lituania, una decisione presa dallo stesso<strong> Lukashenko</strong>. Il rilascio arriva mentre il presidente autoritario <strong>Alexander Lukashenko</strong> cerca di migliorare le relazioni con <strong>Washington </strong>e in generale con l’Occidente. Vicina a <strong>Mosca</strong>, <strong>Minsk</strong> ha dovuto affrontare l’isolamento e le sanzioni occidentali per anni. <strong>Lukashenko</strong> ha governato la nazione di 9,5 milioni di abitanti con il pugno di ferro per oltre tre decenni, e il paese è stato ripetutamente sanzionato dai paesi occidentali sia per la sua repressione dei diritti umani sia per aver permesso a <strong>Mosca</strong> di utilizzare il suo territorio durante l’invasione dell’<strong>Ucraina</strong> nel 2022.</p> <p><strong>John Coale,</strong> inviato speciale degli <strong>Stati Uniti</strong> per la <strong>Bielorussia,</strong> ha incontrato Lukashenko per colloqui a <strong>Minsk</strong>, venerdì e sabato e, parlando con i giornalisti, ha affermato che normalizzare le relazioni tra <strong>Washington</strong> e <strong>Minsk</strong> era &#8220;il nostro obiettivo&#8221;. &#8220;Stiamo revocando le sanzioni, <strong>prigionieri</strong> vengono rilasciati. Ci parliamo costantemente&#8221;, ha dichiarato, secondo <em>Belta</em>. Inoltre, ha affermato che le relazioni tra i due Paesi si stavano evolvendo da &#8220;piccoli passi a passi più sicuri&#8221; con l’intensificarsi del dialogo. L’ultima volta che i funzionari statunitensi hanno incontrato <strong>Lukashenko</strong>, nel settembre 2025, <strong>Washington</strong> ha annunciato l’allentamento di alcune delle sanzioni contro la <strong>Bielorussia</strong>, mentre <strong>Minsk</strong> ha rilasciato più di 50 prigionieri politici in <strong>Lituania.</strong> Complessivamente, la <strong>Bielorussia</strong> ha rilasciato più di 430 prigionieri politici da luglio 2024, in quello che è stato ampiamente visto come un tentativo di riavvicinamento con <strong>l’Occidente.</strong></p> <p>La leader dell’opposizione bielorussa <strong>Sviatlana Tsikhanouskaya</strong> ha dichiarato all’<em>Associated Press</em> che l’allentamento delle sanzioni faceva parte di un accordo tra <strong>Minsk</strong> e <strong>Washington</strong>, in base al quale un altro folto gruppo di prigionieri politici in <strong>Bielorussia</strong> avrebbe dovuto essere rilasciato. &#8220;La liberazione dei prigionieri politici significa che Lukashenko comprende il dolore delle sanzioni occidentali e sta cercando di alleviarle&#8221;, ha detto Tsikhanouskaya. &#8220;Ma non siamo ingenui: <strong>Lukashenko</strong> non ha cambiato le sue politiche, la sua <strong>repressione</strong> continua e continua a sostenere la guerra della <strong>Russia</strong> contro l’Ucraina. Ecco perché dobbiamo essere estremamente cauti con qualsiasi discorso sull&#8217;allentamento delle <strong>sanzioni,</strong> in modo da non rafforzare la macchina da guerra russa e incoraggiare continue repressioni&#8221;, ha aggiunto. <strong>Tsikhnouskaya</strong> ha anche definito le sanzioni dell’<strong>Unione europea</strong> contro i <strong>fertilizzanti potassici bielorussi</strong> come molto più dolorose per <strong>Minsk</strong> di quelle imposte dagli <strong>Stati Uniti,</strong> affermando che, mentre l’allentamento delle sanzioni statunitensi potrebbe portare al rilascio dei prigionieri politici, le sanzioni europee dovrebbero spingere verso cambiamenti sistemici a lungo termine in <strong>Bielorussia</strong> e la fine della guerra russa in Ucraina. Gli ultimi colloqui hanno toccato anche il tema <strong>Venezuela,</strong> così come l’invasione russa in corso dell’Ucraina. Coale ha dichiarato ai giornalisti che <strong>Lukashenko</strong> aveva dato &#8220;buoni consigli&#8221; su come affrontare il conflitto, affermando che Lukashenko e il presidente russo <strong>Vladimir Putin</strong> erano &#8220;amici di lunga data&#8221; con &#8220;il livello di relazione necessario per discutere di tali questioni&#8221;. &#8220;Naturalmente, il presidente Putin potrebbe accettare alcuni consigli e non altri&#8221;, ha detto Coale.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/bielorussia-prigionieri-politici-sanzioni-usa-notizie/8226699/">Lukashenko libera 123 prigionieri politici, tra cui il Nobel Bialiatski: gli Usa revocano sanzioni alla Bielorussia</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  21. Veneto, Stefani presenta la sua giunta: alla Sanità il cardiochirurgo Gerosa. E da Roma arriva il sottosegretario Bitonci

    Sat, 13 Dec 2025 14:34:22 -0000

    La velocità con cui Alberto Stefani, nuovo governatore leghista del Veneto, ha varato la prima giunta del dopo-Zaia non è sufficiente a dissipare nuvole e criticità di un parto politico-amministrativo pur accompagnato da larghi sorrisi al momento dell’annuncio, dato in conferenza stampa a Venezia. Il numero degli incarichi aumenta, la Lega pareggia il conto delle […]

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    <p>La velocità con cui <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/24/alberto-stefani-veneto-zaia-salvini-elezioni/8206394/"><strong>Alberto</strong> <strong>Stefani</strong>, nuovo governatore leghista del Veneto</a>, ha varato la prima <strong>giunta</strong> del dopo-Zaia non è sufficiente a dissipare nuvole e criticità di un parto politico-amministrativo pur accompagnato da larghi sorrisi al momento dell’annuncio, dato in conferenza stampa a Venezia. Il numero degli incarichi aumenta, la <strong>Lega</strong> pareggia il conto delle poltrone grazie ad un paio di “<strong>deleghe</strong>” specifiche, mentre i <strong>Fratelli</strong> <strong>d’Italia</strong> dimostrano di non essere riusciti a proporre una candidatura di valore per la <strong>Sanità</strong>, posto che era loro destinato dagli <strong>accordi preelettorali</strong>. In termini interni alla Lega si può dire che il ministro <strong>Matteo</strong> <strong>Salvini</strong> piazza un proprio uomo di peso come il sottosegretario <strong>Massimo Bitonci</strong>, ma <strong>Luca</strong> <strong>Zaia</strong> si consola tenendo in giunta la sua <strong>ex vicepresidente</strong>. Quasi un pareggio.</p> <h2>Gli incarichi aumentano del 50%</h2> <p>Nella giunta precedente gli <strong>assessori</strong> erano <strong>8</strong>, adesso le poltrone sono diventate <strong>12</strong>, 4 in più se si considera che ai 10 nuovi titolari si aggiungono <strong>due</strong> <strong>consiglieri</strong> <strong>con</strong> <strong>delega</strong> <strong>speciale</strong>. Con qualche anomalia, perché <strong>Elisa</strong> <strong>De</strong> <strong>Berti</strong> avendo già fatto due mandati non poteva diventare nuovamente assessore, ma per lei si aprirà la prospettiva della nuova carica di <strong>sottosegretario</strong>. <strong>Gino</strong> <strong>Gerosa</strong>, professore di cardiochirurgia dell&#8217;ospedale di Padova e <strong>cardiochirurgo</strong> di fama internazionale, è il nome più prestigioso, anche se non è un politico, e si occuperà di Sanità, un pacchetto che in bilancio vale quasi <strong>11 miliardi di euro</strong>.</p> <h2>I leghisti</h2> <p>La squadra della Lega (che a novembre ha ottenuto il<strong> 36,28 per cento</strong> dei voti) avrà <strong>cinque</strong> nomi: il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy <strong>Massimo</strong> <strong>Bitonci</strong>, ex sindaco di Padova, per Imprese, commercio, innovazione e sburocratizzazione; la sindaca di Ponte di Piave, <strong>Paola</strong> <strong>Roma</strong>, per Sociale, abitare e sport; l’ex sindaco di Orgiano, <strong>Marco</strong> <strong>Zecchinato</strong>, per Rapporti internazionali, urbanistica e identità veneta. Vanno poi aggiunte De Berti che mantiene – da consigliere delegato – le Infrastrutture, con l’aggiunta dell’attuazione del programma di governo che le garantirà una presenza pressoché costante in giunta. Ultima scelta è quella dell’insegnante vicentina <strong>Morena</strong> <strong>Martini</strong>, per la promozione della partecipazione giovanile alla politica.</p> <h2>La squadra di Fdi</h2> <p>Sul fronte di Fratelli d’Italia (che alle elezioni hanno <strong>dimezzato</strong> <strong>i consensi</strong> con il 18,69 per cento) troviamo, da vicepresidente, l&#8217;ex capogruppo <strong>Luca</strong> <strong>Pavanetto </strong>(che avrà anche Turismo e Lavoro), mentre l’ex assessore <strong>Valeria</strong> <strong>Mantovan </strong>si occuperà di Istruzione, formazione e cultura. Gli altri tre sono: <strong>Dario</strong> <strong>Bond </strong>per Agricoltura, Politiche venatorie e aree montane, <strong>Filippo</strong> <strong>Giacinti</strong> per il Bilancio e <strong>Diego</strong> <strong>Ruzza</strong> per Trasporti e mobilità. Chiude l’elenco <strong>Elisa</strong> <strong>Venturini</strong> (Ambiente e protezione civile) che segna il ritorno in giunta di <strong>Forza Italia.</strong></p> <h2>La sanità tra pubblico e privato</h2> <p>La scelta del professor Gerosa alla sanità ha risolto molti dei problemi della maggioranza. Fratelli d’Italia non è riuscita a produrre un nome di valore e quindi si è vista <strong>sfilare</strong> l’assessorato di maggior peso a favore di un <strong>tecnico</strong>. “È una scelta di altissima qualità” ha detto Stefani. Eppure si tratterà di verificare se un’eccellenza chirurgica saprà far funzionare la macchina amministrativa della sanità pubblica. “A mio giudizio si tratta di un <strong>parafulmine</strong> per il potere politico, con una sanità sempre più <strong>sbilanciata</strong> <strong>verso</strong> <strong>il</strong> <strong>privato</strong>: potranno sempre dire che le scelte saranno di natura tecnica” commenta il neo consigliere <strong>Carlo</strong> <strong>Cunegato</strong> di Alleanza Verdi Sinistra. Il nome di Gerosa ha coperto il vuoto propositivo dei Fratelli d’Italia, che avevano ottenuto il boccone più ghiotto, forti della supremazia elettorale alle <strong>Europee</strong> 2024, anche se poi sono stati ribaltati dalla Lega. La Sanità è così stata sfilata dall’elenco degli assessori meloniani, che sono tuttavia rimasti cinque. La continuità con il passato zaiano potrebbe essere garantita per la Lega dalla presidenza della Commissione salute, nel caso fosse affidata all’ex assessore <strong>Manuela Lanzarin</strong>.</p> <h2>Salvini piazza Bitonci</h2> <p>La scelta di Gerosa ha comportato la <strong>riduzione</strong> per i leghisti a soli tre assessorati, che si sono rifatti con le due consigliere delegate, mantenendo il controllo delle Infrastrutture. La lettura politica mostra come Stefani, già plenipotenziario di Matteo Salvini in Veneto, accentui il controllo del segretario federale sulla Regione. La scelta di Bitonci, che lascia il governo nazionale, è un evidente contrappeso allo strapotere elettorale di Zaia, che ha ottenuto<strong> 200 mila preferenze</strong>, un modo per girare pagina rispetto ai tre mandati dell’ex governatore. Quest’ultimo verrà probabilmente eletto <strong>presidente</strong> <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>regionale</strong> la prossima settimana, anche se poi potrebbe optare per finire in Parlamento al posto di Stefani o di Bitonci quando si terranno le <strong>elezioni</strong> <strong>suppletive</strong>.</p> <h2>Sociale e autostrade</h2> <p>Presentando la giunta, Stefani ha sottolineato di aver puntato sulla “qualità” degli assessori e sulla loro competenza amministrativo. Ha annunciato di voler puntare sugli <strong>interventi</strong> <strong>sociali</strong> e a favore della popolazione anziana, il che spalanca prospettive inedite in materia di case di riposo e di assistenza alla popolazione sempre più vecchia. Ha però anche fatto capire come le <strong>infrastrutture</strong> subiranno un’accelerazione. Ad esempio il controverso progetto di far proseguire verso Trento <strong>l’autostrada Valdastico</strong> è stato indicato come uno dei punti del programma. “Ho già incontrato il presidente del trentino <strong>Maurizio</strong> <strong>Fugatti</strong> e a gennaio andremo al Ministero delle infrastrutture a discutere della Valdastico e di una holding autostradale a Nordest”. Affari e cantieri, come nel caso delle <strong>Olimpiadi Milano Cortina 2026</strong>, l’eredità di Zaia che non è stata nemmeno citata.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/giunta-veneto-stefani-presenta-gerosa-bitonci-news/8226668/">Veneto, Stefani presenta la sua giunta: alla Sanità il cardiochirurgo Gerosa. E da Roma arriva il sottosegretario Bitonci</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  22. Sanremo 2026, ecco chi è la finalista di “Sarà Sanremo” Senza Cri: da “Amici” all’amore puro di “Spiagge”

    Sat, 13 Dec 2025 14:29:29 -0000

    Si intitola “Spiagge”, il brano con cui Senza Cri è in gara a “Sarà Sanremo” per conquistare uno dei due posti disponibili per entrare di diritto nella categoria delle Nuove Proposte del prossimo Festival di Sanremo 2026. “Questo brano è il racconto di un amore puro, che sta nei piccoli dettagli, nel crescere insieme. – […]

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    <p>Si intitola “Spiagge”, il brano con cui <strong>Senza Cri</strong> è in gara a <strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/le-polemiche-sul-cast-e-normale-se-no-non-sarebbe-sanremo-stockholma-moslehi-e-rey-al-prima-festival-gazzoli-co-conduttore-per-i-giovani-cosi-carlo-conti/8226559/">“Sarà Sanremo” per conquistare uno dei due posti disponibili per entrare di diritto nella categoria delle Nuove Proposte</a></strong> del prossimo Festival di Sanremo 2026.</p> <p>&#8220;Questo brano è il racconto di un amore puro, che sta nei piccoli dettagli, nel crescere insieme. &#8211; ha detto Senza Cri &#8211; Associo chi amo al mare, qualcosa che ho sempre amato ma che va compreso. Io vengo dal mare e chi viene dal mare sa che il mare è tuo amico ma è anche imprevedibile, solo uno stupido non ne ha paura. L’amore è come il mare: qualcosa da conoscere e scoprire, ma che può spaventare. L’emotività è anche questo. È una corrente che si può scegliere di seguire oppure no. Il mare è una danza da fare in due. Con “Spiagge” volevo racchiudere una persona nel suo elemento. Il nostro amore nell’eternità di una canzone, comunque sia, comunque vada, comunque andrà&#8221;.</p> <p>Senza Cri ha pubblicato il 19 settembre il brano “Anno del Drago”, un augurio di buona fortuna a sé e a chi, come l’artista, continuerà a sognare. Il percorso è proseguito con il live del 28 settembre alla Santeria Toscana di Milano.</p> <p>Senza Cri, artista non-binary classe 2000, si avvicina alla musica già durante la sua infanzia, iniziando a suonare la chitarra. A 15 anni scrivere i testi delle prime canzoni e, dopo la sua prima esibizione al liceo, ad agosto 2021 pubblica come artista indipendente il primo brano “Tu Sai”. Nello stesso anno, il Premio Tenco invita l’artista ad esibirsi nel corso della serata finale della rassegna per presentare in anteprima il suo primo EP “Salto nel Vuoto”.</p> <p>Nel 2022 partecipa a Sanremo Giovani, arrivando ad esibirsi nella serata finale in diretta su Rai 1. Nel 2024 entra a far parte della scuola di Amici, facendosi conoscere così dal grande pubblico e arrivando alla fase serale del programma. Il 14 maggio Senza Cri pubblica il nuovo singolo “Tokyo Nite”, che anticipa l’uscita dell’omonimo Ep, uscito il 30 maggio.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/13/sanremo-2026-ecco-chi-e-la-finalista-di-sara-sanremo-senza-cri-da-amici-allamore-puro-di-spiagge/8226706/">Sanremo 2026, ecco chi è la finalista di “Sarà Sanremo” Senza Cri: da “Amici” all&#8217;amore puro di &#8220;Spiagge&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>